Volkswagen diesel, dal 2026 stop allo sviluppo
Dal 2026 Volkswagen dice addio allo sviluppo dei motori diesel e benzina. Il colosso tedesco concentrerà i suoi sforzi sulla mobilità elettrica, nella digitalizzazione e nella guida autonoma
VOLKSWAGEN DIESEL ADDIO DAL 2026 – Nei prossimi anni Volkswagen punta a migliorare significativamente il suo rendimento per finanziare con le proprie risorse gli investimenti in tecnologie future.
Volkswagen diesel addio dal 2026
Per fare questo, la gamma di modelli verrà snellita e il numero di varianti ridotto e nel 2026 ci sarà l’addio definitivo allo sviluppo dei motori diesel e benzina Volkswagen. Tra 8 anni infatti comincerà la produzione dell’ultima piattaforma con motore a combustione.
Si tratta di un addio che si consumerà verosimilmente intono al 2036 o 2040, considerata la vita media delle attuali piattaforme e motorizzazioni compresi gli aggiornamenti. Ma l’impegno maggiore del colosso tedesco sarà rivolto allo sviluppo di motorizzazioni e modelli elettrici.
“Dobbiamo accelerare il ritmo della nostra trasformazione e diventare più agili ed efficienti – ha dichiarato lo Chief Operating Officer (COO) della Volkswagen Ralf Brandstätter – non possiamo ridurre i nostri sforzi e, anzi, dobbiamo ancora realizzare miglioramenti sostanziali. Quello che abbiamo raggiunto finora non è ancora abbastanza”.
Volkswagen elettrica
Dal 2019 al 2023, la marca Volkswagen investirà nella mobilità elettrica, nella digitalizzazione, nella guida autonoma e nei servizi più di 11 miliardi di Euro; di questi, oltre 9 miliardi verranno spesi nell’offensiva elettrica. Al momento, la Marca ha due veicoli completamente elettrici in programma, che aumenteranno fino a circa 20 entro il 2025, con una produzione prevista di oltre un milione di unità.
La conversione alla mobilità elettrica dello stabilimento di Zwickau è già in corso. A partire dal 2022, anche le fabbriche di Emden e Hannover verranno adibite alla produzione di veicoli elettrici. Insieme, questi tre siti diventeranno la rete di produzione di auto elettriche più grande d’Europa. Due impianti per la costruzione di veicoli elettrici sono in fase di realizzazione anche ad Anting e Foshan, in Cina. L’inizio della produzione è previsto per il 2020.
Per quanto riguarda l’America Settentrionale, la Volkswagen prevede di definire presto un sito produttivo destinato ai veicoli elettrici. Con la ID. totalmente elettrica realizzata a Zwickau, la Marca porterà su strada una nuova generazione di veicoli caratterizzati da livelli straordinari di digitalizzazione e connettività.
Volkswagen ID simbolo della Nuova Volkswagen
La ID. sarà la prima vettura completamente elettrica e connessa, simbolo della ‘Nuova Volkswagen’. La Volkswagen investirà molto anche nella digitalizzazione. Grazie al Volkswagen Automotive Cloud sviluppato con altri partner, si pongono le basi per poter offrire una gamma sempre crescente di servizi digitali per veicoli completamente connessi.
L’obiettivo è creare il più grande ecosistema automobilistico del mondo. Per finanziare i notevoli investimenti futuri, Volkswagen dovrà ridurre i costi in maniera ancora più decisa di quanto previsto., attraverso il Patto per il Futuro per il 2025.
Patto per il Futuro Volkswagen
Il Patto per il Futuro Volkswagen permetterà di risparmiare oltre 2,2 miliardi di Euro entro la fine del 2018; ciò significa che la maggior parte dei 3 miliardi di risparmi previsti entro il 2020 verrà raggiunta con largo anticipo. L’estensione dell’utilizzo delle piattaforme porterà altri ingenti risparmi. Oggi circa il 60% dei modelli convenzionali si basa sulla piattaforma modulare MQB ma, entro il 2020, questa percentuale raggiungerà circa l’80%. In totale, la Volkswagen ha già costruito più di 50 milioni di veicoli su base MQB e prevede un volume simile nei prossimi anni.
A livello di Gruppo, circa 15 milioni di veicoli costruiti sulla base della piattaforma MEB daranno vita alla prima ondata di modelli elettrici dal 2019. Fino al 2025, è previsto inoltre un incremento medio della produttività degli impianti pari al 30%. Allo stesso tempo, ci sarà anche una significativa riduzione nella complessità dell’offerta. In Europa, la Marca cancellerà il 25% delle varianti motore-trasmissione quelle meno richieste dagli automobilisti, con una corrispondente riduzione della complessità della produzione e della catena di fornitura.