Peugeot 205 rally Gruppo B, la storia della T16
La leggendaria Peugeot 205 T16 Rally Gruppo B celebra 40 anni: ha dominato i mondiali rally dal 1984 al 1986, conquistando due titoli costruttori e due piloti. Dal 1987 ha vinto anche nei rally raid, ossia al Rally dei Faraoni e alla Parigi-Dakar nel 1987 e 1988.
Uno dei modelli che ha fatto la storia di Peugeot dagli anni ’80 in poi è la 205, un modello che segnò la svolta nel settore delle auto compatte, dal punto di vista sia tecnico che stilistico. La 205 si è fatta apprezzare anche nelle sue vesti più cattive, toccando l’apice quando Peugeot con Jean Boillot, il n.1 del Marchio all’epoca, decise di partecipare alle competizioni di massimo livello, puntando al Mondiale Rally.
Peugeot 205 T16 Rally Gruppo B
Nell’ambito del nuovo team Peugeot Talbot Sport, diretto da Jean Todt, nasce così una delle più celebri protagoniste delle gare su strada di quegli anni, la 205 T16, presentata in contemporanea con la GTI di serie, a sua volta destinata a diventare un’icona delle berlinette ad alte prestazioni. Mantenendo la fisionomia esterna tanto apprezzata dal pubblico, per la meccanica del modello da competizione si parte da un foglio bianco in base ai regolamenti del Gruppo B.
Sotto la direzione di Jean Todt e con la messa a punto affidata a Jean-Pierre Nicolas, la Peugeot 205 Turbo 16 era equipaggiata con un motore 1.700 cc a 16 valvole turbocompresso, capace di sviluppare inizialmente 320 CV.
La sua innovativa trasmissione a quattro ruote motrici era basata su un cambio della Citroën SM, con un differenziale che consentiva di modulare la potenza tra il 25% e il 45% sull’anteriore e il 55% e il 75% sul posteriore. La carrozzeria era in monoscocca, con due longheroni per sostenere la meccanica, e manteneva lo stile della Peugeot 205, con un nome che cambiò leggermente in 205 Turbo 16.
Peugeot 205 T16 risultati nei rally
Nei rally Jean Todt decise di sfruttare le ultime gare del Campionato per testare la Peugeot 205 T16. Il 16 febbraio 1983, Jean-Pierre Nicolas guidò il primo prototipo a Mortefontaine, mentre il 15 dicembre, Ari Vatanen provò un quarto prototipo nel Rally di Sanremo. L’omologazione arrivò il 29 marzo 1984, in piena stagione.
Il primo confronto avvenne al Tour de Corse, dove un prototipo, guidato da Vatanen, impressionò, vincendo 18 tappe prima di un ritiro per uscita di strada. Successivamente, il prototipo conquistò il Mille Laghi, il Sanremo e il RAC, totalizzando tre vittorie in cinque gare.
Nel 1985, la Peugeot 205 T16 vinse 7 delle 11 gare e diventò Campione del Mondo Rally, seguito da un secondo titolo consecutivo nel 1986 con sei vittorie. Con il divieto delle vetture del Gruppo B nel 1987, l’avventura nei rally terminò, ma le Peugeot 205 T16 si cimentarono con successo nella Parigi-Dakar.
Peugeot 205 T16 in Italia
La Peugeot 205 Turbo 16 debuttò in Italia al Rally Mille Miglia, piazzandosi seconda e vincendo una prova speciale. Al Costa Smeralda si dimostrò competitiva, ma forature e problemi tecnici la penalizzarono, come anche all’Elba. La prima vittoria assoluta arrivò al Rally Città di Sassari su sterrato. Successi parziali seguirono alla Targa Florio, interrotti da un’uscita di strada.
Nonostante le potenzialità dimostrate nel 1985, problemi tecnici compromisero la stagione. Nel 1986 il team guidato da Claudio Berro e Mario Cavagnero, con Andrea Zanussi al volante e una seconda Turbo 16 per l’equipaggio femminile, raggiunse il podio al Rally della Lanterna e a Limone Piemonte.
Peugeot 205 T16 Evo 2
Alla Targa Florio, Peugeot decise di puntare su Zanussi-Amati assegnando loro la potente 205 T16 Evo 2, con 430 CV e un peso ridotto a 910 kg. La vettura si dimostrò imbattibile, conquistando i primi posti al Rally della Lana, Piancavallo e Messina.
Nonostante il potenziale dimostrato, fioccarono le polemiche sulle sue mancate vittorie in Italia che poi vennero messe a tacere con i successi nei Campionati del Mondo Rally del 1985 e 1986. Nel 1987, con l’esclusione del Gruppo B dal Campionato Italiano Rally, la 205 T16 si spostò dalle strade italiane alle sfide africane.
Peugeot 205 rally stradale
Il regolamento del Gruppo B imponeva la produzione di 200 esemplari stradali per l’omologazione della versione rally, assemblati nello stabilimento di Poissy, e inviati nelle concessionarie proprio in concomitanza col lancio della sportiva Peugeot 205 GTI.
La T16 stradale quindi era una trazione integrale con motore in posizione centrale: un quattro cilindri 1.700, a 16 valvole con turbocompressore, che offriva una potenza di 200 CV nella Peugeot 205 rally stradale, e oltre 450 nelle ultime EVO2 da corsa.
Ne vennero prodotti solo 200 esemplari, necessari per l’omologazione nel Gruppo B. Tutti dello stesso colore Grigio scuro, ma il Museo Peugeot a Sochaux ne ospita anche uno di colore Bianco Madreperla, mai utilizzato di valore quasi inestimabile.
E con una storia così ricca di successi, non stupisce che anche una Peugeot 205 rally stradale rappresenti ancora oggi un’auto da sogno, il cui valore supera largamente i 200 mila euro. Chi ne ha una in garage ha sicuramente fra le mani un vero e proprio tesoro!
Peugeot 205 rally stradale
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