Restomod in lingua inglese sta per restoration and modding, termine che tradotto in italiano suona come restauro e modifica. In sostanza, si tratta di restaurare una vettura del passato (almeno 25 anni) e nel contempo dotarla di una serie di modifiche per adeguarla alle auto di odierna produzione. In teoria tale intervento potrebbe essere realizzato su qualsiasi vettura, ma è evidente che solo quelle con una significativa storia alle spalle possono valere una spesa altrimenti insensata. Tra di esse c’è senza dubbio la leggendaria Porsche 911 che, in produzione da oltre 50 anni, vanta quotazioni assai elevate per le versioni del primo arco vitale (ossia quelle con propulsore raffreddato ad aria), terminato con la serie 964 prodotta dal 1989 al 1993 e la seguente 993 costruita fino al 1997. Ebbene, per il Restomod della 964 (la prima senza i caratteristici paraurti “a soffietto” introdotti nel 1974 per soddisfare le norme USA sulla sicurezza), c’è un’Azienda che nel giro di pochi anni è diventata un riferimento assoluto del genere: la californiana Singer. Dal 2009, infatti, questa tuning-factory si dedica al Restomod delle 911 prima maniera con particolare riguardo alla citata serie 964 che, curiosamente, viene ammodernata dal punto di vista meccanico e nel contempo retrodatata da quello estetico con risultati davvero stupefacenti. In pratica, Singer trasforma la 911/964 mantenendo rigorosamente il motore “flat-six” raffreddato ad aria, dotandola dei più moderni aggiornamenti tecnici e mutandone il look alla maniera delle 911 ante 1974 (quelle prive di “bumpers” USA), considerate esteticamente le più genuine, con particolare riferimento alla Carrera RS provvista di “ducktail”, il caratteristico spoiler posteriore a coda d’anatra. Inutile dire che queste realizzazioni abbiano un costo molto elevato, ma il successo è tale che per averne una i porschisti più facoltosi fanno la fila e chiedono sempre di più, come nel caso dell’auto di queste pagine allestita per un affezionato cliente in cerca di un Restomod veramente estremo. Si chiama Singer 911 DLS (Dynamic and Lightweighting Study), eroga ben 500 CV, pesa appena un migliaio di chili e sfoggia veste estetica e abitacolo da lasciare senza fiato. Eccola nei dettagli…
911 DLS Tuning Singer Vehicle Design Carrozzeria e interni
È una vera Porsche o no? Domanda legittima ma, visto che la scocca portante in acciaio resta quella di fabbrica –seppur irrobustita con opportune saldature di rinforzo– e il propulsore conserva alcune parti di nascita, l’auto è ritenuta originale dalla Casa madre tedesca. Alcune perplessità potrebbero sorgere per le numerose modifiche effettuate su altre parti ma, evidentemente, esse non compromettono l’effettiva originalità del mezzo rispettando le normative vigenti. In pratica, per realizzare la 911 DLS è stata smontata totalmente una 911/964 del 1990 per poi ricostruirla in una nuova veste, mantenendo i numeri di serie di telaio e motore. A prescindere dalle parti suddette, la ricostruzione ha interessato quasi ogni altra parte della vettura ad iniziare dai pannelli della carrozzeria realizzati in carbonio cotto in autoclave, comprese le portiere che nelle “normali” Singer 911 vengono mantenute in acciaio per rispettare l‘omologazione “street legal” USA. In aggiunta ci sono i parafanghi, opportunamente dilatati per accogliere le nuove ruote BBS in magnesio forgiato da 21” del tutto simili ai tipici cerchi Fuchs delle passate 911. Anche altri dettagli sono stati debitamente attualizzati, come i gruppi ottici anteriori forniti di lenti in policarbonato e moderne lampade bi-xenon, pur conservando il look originario “a cannocchiale”. Curati in modo particolare anche l’aerodinamica e il downforce mediante specifici spoiler frontale e posteriore, quest’ultimo di tipo attivo con un disegno analogo alla celebre “ducktail” fissa della citata 911 RS del 1973. Interessanti, inoltre, i due collettori di aspirazione ricavati nei finestrini posteriori che forniscono aria al potente motore posteriore, mentre per la livrea esterna è stato scelto un verde assenzio di notevole effetto. Modificato con gli stessi intenti supersportivi anche l’abitacolo, prima spogliato di ogni componente e poi ricostruito con caratteristiche racing in un misto di tradizione e attualità davvero degno di nota. L’ambiente è dominato dalla inalterata plancia delle 911 del passato, con cinque grandi strumenti circolari, e dai nuovi sedili anatomici a guscio foderati in una vivace pelle rosso/arancio; i restanti arredi, invece, sono stati eliminati a vantaggio del contenimento del peso. Tuttavia, ciò non ha impedito di rifinire le nude superfici in tinta vettura con parti in alluminio o carbonio di pregevolissima fattura, come il leveraggio del cambio lasciato a vista, o il bel volante sportivo a razze forate di ispirazione nostalgica. A dir poco eccezionale il risultato ottenuto!
911 DLS Tuning Singer Vehicle Design Meccanica
Se l’obiettivo del committente era quello di creare una 911 al passo con le più prestazionali supersportive attuali, Singer può ben dire di esserci riuscito anche dal punto di vista meccanico ad iniziare dal motore. Il 3.6 litri 6 clindri boxer da 250 CV della 964 del 1990, infatti, è stato maggiorato fino a 4 litri e dotato di testate a doppio albero a camme in luogo di quelle originali con singolo albero a camme e bilancieri. Ovviamente le modifiche effettuate in stretta collaborazione con i tecnici inglesi della Williams non hanno riguardato solo le parti suddette, ma ogni altro ambito dell’unità motrice: dal sistema di alimentazione a quello di lubrificazione a carter secco, fino a quello di scarico realizzato in Inconel, fermo restando il tipo di raffreddamento rigorosamente ad aria come tutte le 911 fino alla serie 993 uscita di produzione nel 1997. Dopo la cura by Williams, la cavalleria risulta addirittura raddoppiata, ben 500 CV e, grazie alla più che consistente diminuzione del peso passato da 1.360 a circa 1.000 kg a secco, la Singer 911 DLS può sfidare senza timori una Ferrari 488 o una Lambo Huracán, tanto per citarne un paio. È chiaro che con prestazioni simili anche molte altre componenti meccaniche sono state oggetto di interventi, con particolare riguardo al nuovo cambio manuale Hewland a 6 marce, al potente impianto frenante Brembo con dischi in carboceramica, all’inedito assetto regolabile EXE-TC Competition coadiuvato dai leveraggi delle sospensioni interamente modificati, fino alle eccellenti coperture Michelin Pilot Sport Cup 2. Il tutto per un prezzo complessivo che, per i 75 esemplari della vettura previsti, potrebbe raggiungere cifre da capogiro, visto che per una “normale” Singer 911, il costo di oltre 300.000 Euro non sembra affatto campato in aria! In ultimo una considerazione: eravamo indecisi se pubblicare questo articolo su Elaborare o su Elaborare Classic, la nostra rivista bimestrale dedicata alle auto storiche, ma abbiamo deciso per la prima. A nostro avviso, infatti, la Singer 911 DLS è realmente una vettura attuale, dato che ora vanta tecnologia e doti dinamiche assolutamente contemporanee, nonostante il look volutamente retrodatato di cui fa accattivante sfoggio!
I numeri della Singer 911 DLS
2017 – Anno di presentazione
964 – Sigla Porsche 911 di derivazione
75 – Esemplari previsti
500 – CV potenza max
990 – Kg peso a secco
1,98 – Rapp. Kg/CV (a secco)
Porsche 911/964 Carrera 2 (1990)
Motore: a benzina, posteriore/longitudinale a sbalzo, 6 cilindri contrapposti (boxer), cilindrata 3.600 cc (alesaggio x corsa 100,0 x 76,4 mm), potenza max 250 CV (184 kW) a 4.800 g/m, coppia max 310 Nm (31,6 kgm) a 4.800 g/m, basamento e testate in lega leggera, 1 albero a camme in testa per bancata con bilancieri (catena), 2 valvole per cilindro, lubrificazione a carter secco con 2 radiatori olio, raffreddamento a circolazione forzata d’aria, accensione elettronica con 2 distributori e 2 candele per cilindro, iniezione elettronica multipoint (indiretta), catalizzatore a 3 vie
Cambio: manuale a 5 marce. Rapporti: I) 3,500:1; II) 2,059:1; III) 1,407:1; IV) 1,086:1; V) 0,868:1; rapporto finale al ponte 3,444:1
Trazione: posteriore, differenziale autobloccante al 40% (optional)
Ruote: in lega leggera, ant. 6,0Jx16”, post. 8,0Jx16”, pneumatici ant. 205/55 ZR16, post. 225/50 ZR16
Corpo vettura: Coupé, 2+2 posti, 2 porte
Sospensioni: indipendenti sulle 4 ruote, ant. tipo McPherson, post. con braccio obliquo, ammortizzatori idraulici e molle elicoidali sulle 4 ruote, barra antirollio ant. e post.
Freni: a disco autoventilanti sulle 4 ruote (diametro ant./post. 298/299 mm), pinze in alluminio a 4 pistoni ant. e post., ABS
Sterzo: a cremagliera con servocomando idraulico
Dimensioni e pesi: lungh. 4,25 m, largh. 1,65 m, alt. 1,32 m, peso (in ordine di marcia) 1.360 kg, serbatoio 77 litri, bagagliaio 200 dm³
Prestazioni: (omologate) velocità max 260 km/h, accelerazione 0-100 km/h 5,7 s, rapp. peso/potenza 5,44 kg/CV
Consumi: (omologati) urbano 5,8 km/l, extraurbano 12,8 km/l, misto 10,3 km/l
Prezzo: 102.400.000 Lire (1990), optional esclusi
Singer 911 DLS
Stesse caratteristiche della Porsche 911/964 Carrera 2 (1990) tranne:
Motore: cilindrata 4.000 cc, potenza max 500 CV (367 kW) a 9.200 g/m, coppia max N.D., nuove testate con 2 alberi a camme in testa per bancata e 4 valvole per cilindro. Nuovi albero motore, cilindri, pistoni, bielle, corpi farfallati, sistema di aspirazione e impianto di scarico in titanio
Cambio: Hewland manuale a 6 marce in magnesio. Rapporti: N.D.
Ruote: BBS “Fuchs Style” forgiate in magnesio, ant./post. 18”, pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2
Corpo vettura: scocca portante originale in acciaio Porsche 911/964 rinforzata, nuovi pannelli carrozzeria in carbonio cotto sottovuoto in autoclave
Sospensioni: leveraggi ant./post. modificati e alleggeriti, assetto regolabile EXE-TC Competition
Freni: impianto Brembo con dischi carboceramici e pinze monoblocco a 6 pistoni sulle 4 ruote
Dimensioni e pesi: lungh., largh., alt. N.D., peso (a secco) 990 kg
Prestazioni: velocità max e accelerazione 0-100 km/h N.D., rapp. peso/potenza (a secco) 1,98 kg/CV
Prezzo: (stimato) da 600 a 800 mila Euro in base alle dotazioni richieste