smart EQ fortwo, stress test (batterie) in pista!
Un banco di prova eccezionale quello del campionato smart EQ fortwo e-cup dove da sei anni vengono stressate batterie, bms, motore e meccanica della smart elettrica. Divertimento assicurato in pista dove si testa la resistenza di un'auto elettrica in condizioni d'uso estremo e nella massima sicurezza
La smart EQ fortwo e-cup è una simpatica iniziativa di corse per auto elettriche che da sei stagioni si disputano in pista dove gareggia la smart EQ fortwo. NewsAuto ha voluto essere presente ad una gara del campionato per capire come sono fatte e come si guidano queste city-car in una competizione in circuito.
smart EQ fortwo
La smart EQ fortwo è una city car elettrica a due posti prodotta dalla Smart nel 2017. E’ equipaggiata con un motore elettrico da 60 kW (82 CV) e 160 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi e raggiunge la velocità massima di 130 km/h. La batteria ha una capacità di 17,6 kWh e garantisce un’autonomia WLTP di 135 chilometri. E’ una citycar molto compatta con una lunghezza di soli 2,69 metri. Questo la rende ideale per muoversi in città e parcheggiare in spazi ristretti, ma non solo!
La Lug Prince & Decker Italia ha avuto una bella idea, organizzare un bel campionato monomarca in pista con le smart EQ fortwo che da sei anni vede sfidarsi in pista la smart nei principali autodromi italiani.
smart EQ fortwo e-cup
Dopo sei anni di evoluzione, le smart EQ fortwo e-cup di oggi sono radicalmente cambiate rispetto a quelle degli esordi. Se esteticamente e all’interno dell’abitacolo nulla è mutato, le modifiche si presentano a livello di meccanica: a partire dalla ripartizione dei pesi, con un baricentro bassissimo grazie al posizionamento del pacco batterie, costituito a sua volta da tre gruppi da 32 celle ciascuno per una capacità complessiva di 17,5 Kw e del peso di quasi 200 kg, concentrato tutto in basso sul pianale.
L’alleggerimento di 250 kg della vettura è stato reso possibile grazie all’asportazione del materiale inutile ai fini della competizione, all’eliminazione del servofreno, dei proiettori anteriori, e all’adozione dei vetri in lexan che da soli valgono una riduzione di 30 kg.
Smart EQ fortwo, il segreto delle modifiche
Le smart EQ fortwo sono state riviste anche nella meccanica tramite l’adozione di una centralina riprogrammata con la disattivazione di tutti i controlli elettronici, l’utilizzo di ammortizzatori Bilstein modificati e molle di derivazione Eibach e il montaggio di un impianto frenante a dischi forati più performante privo di ABS e di servofreno.
In questo modo la smart EQ fortwo diventa più una macchina da corsa, una sorta di grosso go-kart con un comportamento nervoso a causa del passo corto e dell’immediatezza di risposta del propulsore elettrico alle sollecitazioni dell’acceleratore.
Sicurezza auto elettrica in pista
Ogni auto è dotata poi di una luce verde e rossa sia all’interno dell’abitacolo che all’esterno, per avvisare piloti e marshall dello stato di sicurezza degli accumulatori in tempo reale: luce verde, nessun problema; luce rossa, i commissari devono avvicinarsi con le dovute cautele. Inoltre, le vetture dispongono di un ulteriore sistema di sicurezza: questo evita che le auto si fermino in pista scariche, garantendo una energia residua per consentire il rientro ai box quando il livello di carica scende sotto il 10%.
Anche i pneumatici hanno la loro importanza nella corretta gestione dell’energia: infatti non vengono utilizzate le gomme racing in quanto fanno troppo attrito al suolo, ma bensì delle normali coperture stradali ad alte prestazioni Kumho Ecsta nella misura 185/55 R15 su entrambi gli assi montate su cerchi in lega.
Ricariche mobili volanti
La ricarica delle batterie sui campi di gara, gestita dal fornitore di energia Atlante, main sponsor della serie, avviene attraverso 24 colonnine in grado di ricaricare tutte le 23 auto in gara più la vettura di scorta in 40 minuti con caricatori trifase da 22 Kw/ora.
Quanto dura la batteria di un’auto elettrica sotto stress?
Batterie, inverter e motore delle smart EQ fortwo impegnate in gara sono quelli strettamente d’origine montati in fabbrica 6 anni fa, mai sostituiti e praticamente privi di manutenzione, solo oggetto di normale verifica dell’impianto. Nonostante le estreme sollecitazioni da stress in gara, dopo 7.800 km percorsi in 6 anni tutti in competizione, l’andamento del SOH è intorno al 94%, che è un valore eccellente, e l’incidenza dei guasti è di circa il 18% e interessa esclusivamente il BMS, il componente della batteria che gestisce la scarica e la carica, mentre gli accumulatori non hanno evidenziato alcun problema di sorta, così come i propulsori.
Correre con la smart fortwo in pista? smart EQ fortwo e-cup
Le gare con la smart! Come funziona? Ogni appuntamento, a cui prendono parte fino a 23 auto, consta di due gare separate, con la seconda partenza a griglia invertita rispetto all’ordine di arrivo della prima gara. La durata della gara varia tra i 14 e i 20 minuti dopo che in qualifica si è verificata la reale autonomia che possono garantire le batterie, dando quindi a tutti i concorrenti l’opportunità di esprimersi al massimo delle prestazioni proprie e della vettura senza essere costretti a mettere in atto strategie di risparmio.
Come va la smart fortwo da corsa a Vallelunga
All’Autodromo di Vallelunga, a settembre, c’eravamo anche noi di NewsAuto con la smart EQ fortwo numero 1 per le due gare di campionato, e vi posso assicurare che pilotare al massimo queste “scatolette” elettriche a passo corto è tutt’altro che facile: i 160 Nm di coppia escono di botto appena si preme sull’acceleratore, come con un interruttore on-off, e quella ottantina e passa di cavalli di cui è dotata la macchina si trasmettono nervosamente alle ruote motrici posteriori senza il filtro dell’elettronica, innescando spesso pattinamenti che richiedono correzioni di sterzo se apri troppo presto in curva.
La tenuta laterale è eccellente, e la frenata fantastica anche senza l’ausilio dell’ABS, con la possibilità di modulare come sulle monoposto data l’eliminazione del servofreno. La limitata velocità di 135 km/h in rettilineo impedisce generalmente di sfruttare la scia, pertanto i sorpassi si effettuano il più delle volte rischiando in frenata fin dentro alla curva spesso con contatti con l’avversario, oppure in accelerazione sfruttando gli errori e le sbandate di chi precede.
I tempi sul giro sono sempre vicinissimi, a Vallelunga “ballavano” circa 2 secondi tra una ventina di macchine al via, rendendo quindi le auto equiperformanti. Insomma, una vera palestra per intenditori, dove l’esperienza specifica gioca un ruolo fondamentale nell’economia della gara. In gara 1 pago lo scotto del noviziato, qualificandomi in fondo ed arrivando… prima dell’ultimo, ma facendo comunque tesoro di quello che succedeva davanti. Anche se in soli 7 giri c’è poco da imparare! Nella bagarre non è mancata una toccata con un altro concorrente. Il piccolo danno al paraurti anteriore è stato prontamente risistemato per affrontare la seconda gara.
La griglia invertita di gara 2 mi consente di partire in prima fila, e già dalla seconda curva prendo la testa del gruppo, impegnato a darsele di santa ragione per passare i più lenti. L’exploit dura un paio di fantastici giri, poi all’inizio della terza tornata gli specialisti pian piano hanno la meglio sfruttando la guida più pulita in uscita di curva. Intrappolato a metà classifica a difendere coi denti la posizione, all’ultimo giro penso bene di concedere un po’ di spettacolo al pubblico con un doppio testa-coda a ruote fumanti che offre l’opportunità a quasi tutti gli inseguitori di non perdere altri punti preziosi per il campionato… E così finisce di poco meglio che in gara 1.
Autonomia smart EQ, quanto fa con una guida estrema
Quanto percorre la smart EQ fortwo accelerando al massimo con un tipo di guida estrema mentre si corre in circuito? A Vallelunga la carica elettrica residua dopo 7 giri di gara (oltre al giro di formazione e schieramento), per un totale di circa 35 km, ad acceleratore completamente aperto è stata del 10%, abbastanza per percorrere ancora 5 km.
Quindi l’autonomia della smart EQ in questa situazione estrema si riduce al di sotto del 50% di quella dichiarata in sede di omologazione WLTP, 50 km reali contro i 135 km che si riescono a percorrere con un’andatura più tranquilla tipica di quella utilizzata per il ciclo di omologazione WLTP. In condizioni di guida standard, la vettura riesce a percorrere fino a 135 chilometri con una sola carica della batteria, percorrenza che arriva fino a 150 km in città. L’autonomia della Smart EQ fortwo è sufficiente per la maggior parte degli spostamenti quotidiani in città ed è perfetta soprattutto per chi ha un box dove può ricaricarla la notte con un costo dell’energia elettrica decisamente più basso.
La batteria può essere ricaricata completamente in circa 4 ore con un caricatore domestico standard, mentre con un caricatore rapido può essere ricaricata fino all’80% in circa 30 minuti.
Il monomarca della smart EQ fortwo e-cup
Dici smart e vedi una utilitaria alla moda. Dici smart EQ e vedi la stessa utilitaria in versione elettrica. Dici smart EQ e-cup e cosa vedi? Le smart EQ che gareggiano in pista in un campionato monomarca per auto alimentate a batteria. La smart EQ fortwo e-cup nasce nel 2018 da un’idea dell’agenzia Lug Prince & Decker Italia come primo campionato monomarca turismo al mondo dedicato ad una vettura elettrica e dà vita al Campionato Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport. La serie, che nel 2023 è alla sua sesta edizione, si disputa su gare doppie nei maggiori circuiti nazionali, ed ha un notevole seguito soprattutto sui social, che contano dalle 50 alle 80 mila visualizzazioni.
foto Maurizio Rigato
SCHEDA TECNICA SMART EQ FORTWO (C453)
CARATTERISTICHE TECNICHE smart EQ fortwo da corsa (tra parentesi in grassetto i dati relativi alla vettura da competizione) |
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Marca | smart |
Modello | EQ fortwo |
Generazione | EQ fortwo (C453) |
Architettura | BEV (Auto elettrica) |
Tipo di carrozzeria | Coupé (con roll-bar di sicurezza) |
Superfici vetrate | Cristallo (Lexan) |
Posti | 2 (1 con cintura a 6 punti) |
Numero Porte | 2 |
Tipo carburante | Energia elettrica |
Accelerazione 0 – 100 km/h | 11.5 s |
Velocità massima | 130 km/h (135 km/h) |
Capacità lorda della batteria | 17.6 kWh |
Autonomia elettrica | 155-160 km (ND per vettura competizione) |
Potenza | 82 CV |
Coppia | 160 Nm |
Peso | 1.085 kg (860 kg da gara) |
Lunghezza | 2.695 mm |
Larghezza | 1.663 mm |
Altezza | 1.555 mm (1.530 mm da gara) |
Passo | 1.873 mm |
Trazione | Trazione posteriore |
Cambio | mono marcia automatico |
Freni anteriori | Dischi ventilati (Dischi ventilati forati) |
Freni posteriori | Dischi (Dischi forati) |
Tipo di sterzo | A cremagliera |
Sospensioni anteriori | A ruote indipendenti sistema Mc Pherson, molle elicoidali, barra antirollio |
Sospensioni posteriori | Ponte De Dion, molle elicoidali, barra antirollio |
Pneumatici anteriori | 165/65 R15 (185/55 R15) |
Pneumatici posteriori | 185/60 R15 (185/55 R15) |