Suzuki Jimny, come va prova su strada ed in fuoristrada
Il nuovo "suzukino" è il capolavoro della tecnologia 4x4 Suzuki con ponti rigidi, dimensioni compatte, con una vera trazione integrale e linee spigolose tutte nuove che richiamano il passato di questo nuovo city-suv. Va a 170 km/h
Finalmente ecco la prova del nuovo Suzuki Jimny il più piccolo dei veri fuoristrada sotto i 4 metri che dal 1970 è entrato nel cuore di tantissimi ammiratori ed elaborato con mille soluzioni. Jimny o “suzukino” come lo chiamano tutti è stato un vero successo per Suzuki che aveva pensato ad un mezzo inizialmente da lavoro, piccolo e agile per affrontare strade di montagna anche impervie. Ma poi è diventato anche e soprattutto di moda.
Il successo si è visto recentemente anche nel lancio della serie limitata Suzuki Jimny 2019 Sakigake, una edizione speciale esaurita sul web in pochissimi istanti.
Suzuki Jimny prova su strada come va
Prima di passare alla prova su strada ed in off road del nuovo Jimny che abbiamo effettuato sulle strade sterrate della Sardegna, vogliamo ricordare le 4 serie del Jimny a partire dal LJ (1970-1981), all’SJ Samurai (1981-1998) per arrivare all’ultimo Jimny completamente più addolcito nelle forme dal 1998 a quest’anno. I numeri sono impressionanti: quasi 3 milioni di Jimny venduti e ben 80.000 solo in Italia dell’ultima serie.
Grandissimo successo alle prime porte aperte nei giorni del lancio dove presso le concessionarie SUZUKI si è registrato un grande afflusso ed ordini di acquisto.
JIMNY caratteristiche nuova versione
Il nuovo Suzuki Jimny, come le tre versioni precedenti, continua a piacere tanto soprattutto ai fuoristradisti perché dotato delle 4 caratteristiche molto importanti su un veicolo in fuoristrada che deve viaggiare in 4×4:
1. telaio a traliccio che consente di ottenere angoli caratteristici estremi;
2. motore longitudinale, ha tutti i benefici dovuti alla migliore distribuzione dei pesi verso il centro della vettura ed un maggior raggio di sterzata consentito;
3. sospensioni ad assale, permettono una maggiore escursione quando abbinante a molle elicoidali;
4. trasmissione 4WD ALLGRIP PRO, con marce ridotte e funzione “diff look” elettronica su una trasmissione totalmente gestibile manualmente.
Nuovo Jimny, cosa cambia?
Migliorata l’agilità in fuoristrada grazie ad angoli di attacco anch’essi migliorati con attacco da 35° a 37°, di dosso da 27° a 28° e di uscita da 46° a 49°. Migliorata l’illuminazione grazie ai fari full-led di serie!
Il nuovo Suzuki Jimny rispetto alla precedente versione, la terza, sono evidenti miglioramenti negli angoli di attacco, sul motore e nelle dimensioni.
Il motore è salito di cilindrata passando da 1.300 a 1.500 cc, i cavalli da 85 a 102 e la coppia da 110 a 130 NM.
Le dimensioni restano immutate per altezza (1,72 m.) e passo (2,25 m.) con una dimensione totale ridotta di 5 centimetri (3,6 metri) per l’unico vero fuoristrada sotto i 4 metri. L’altezza da terra è migliorata con + 2 cm di luce (da 19 a 21 cm).
Come è fatto fuori il nuovo Jimny?
Da fuori nelle linee della carrozzeria è subito evidente il nuovo carattere: linee squadrate che richiamano su alcuni punti fuoristrada più blasonati, ed altrettanto iconici, come il Classe G (nel posteriore e nella grondaia del tettino) o il Defender (nei parafanghi anteriori).
Tutto sommato le linee sono semplici ma rendono molto particolare il nuovo Jimny che è rivolto al massimo della funzionalità in fuoristrada ma anche in ambito urbano. I cerchi sono da 15″ con pneumatici 195/80 15″ (27,3″) dotati di una spalla alta in grado assorbire molto bene qualsiasi asperità del terreno.
Guardandolo con l’occhio da fuoristradista sono evidenti alcuni valori importanti per un veicolo 4×4: l’ampio angolo di attacco anteriore di 37°, quello di dosso da 28° e di uscita di 49° che consentono al Jimny di affrontare ostacoli e superarli senza toccare il fondo (altezza minima passata da 19 a 21 cm). Sul tetto si notano le canaline un pò retrò ma preziose in fuoristrada perché impediscono l’ingresso di acqua, fango o neve nell’abitacolo durante l’apertura o la chiusura di una portiera.
Molto belli i passaruota maggiorati e le protezioni laterali che salvano la carrozzeria da sassi e pietre. Altra caratteristica è lo spostamento dei gruppi ottici posteriori ora integrati nel paraurti che consente un’apertura più ampia del portellone posteriore.
Sulla carrozzeria sono previsti otto colori, inclusi due nuovi colori sviluppati esclusivamente per il nuovo Jimny: il “Giallo Kinetic”, ad alta visibilità per essere visti ovunque e il “Verde Amazzonia”, una tonalità a bassa visibilità, perfetta per mimetizzarsi con l’ambiente, ideale per non farsi vedere!
Suzuki Jimny, dentro come è?
Il nuovo Suzuki Jimny internamente nell’abitacolo spicca il nero dominante e comandi pratici pensati per essere utilizzati in maniera efficace ed immediata, anche se “si indossano i guanti” ci dicono in Suzuki. Si vede che ogni dettaglio è realizzato con cura e pensato per il fuoristrada più impegnativo!
Sulla plancia spicca un nuovo monitor da 7″ e possibilità di collegamento con lo smartphone (Android Auto, MirrorLink e Apple CarPlay), un pulsante per avviare la modalità di guida assistita in discesa (Hill descent control, HDC) e la leva (finalmente!) per azionare manualmente la trazione integrale e le marce ridotte (sulla precedente versione era elettronico con pulsante).
Dobbiamo dire che all’interno, negli spazi ridotti, si sta veramente bene anche se più raccolti sui sedili poco contenitivi ma molto efficaci. La visibilità risulta migliorata anche grazie agli specchietti retrovisori elettrici regolabili e riscaldabili.
Trasmissione 4×4 AllGrip Pro, sotto come è?
Sotto ritroviamo l’impostazione generale del Jimny che resta fedelmente immutata: dual body, telaio a scala (ladder) ma tutto nuovo, puntoni longitudinali, due barre Panhard per trattenere lateralmente due classici ponti “dipendenti” cioè rigidi, sway bar anteriore, trazione part time “AllGrip Pro”.
AllGrip Pro sul Jimny è un sistema con riduttore di trazione integrale inseribile tramite leva per passare da 2WD a 4WD anche con veicolo in movimento. Quando la modalità 4WD è selezionata, le ruote anteriori e posteriori sono collegate insieme senza slittamenti.
La trazione integrale 4WD ALLGRIP PRO è part time con 3 modalità inseribili a richiesta:
- 2WD: ideale sull’asfalto, trazione posteriore.
- 4WD: consigliato su fondi con scarsa aderenza come sterrati con ghiaia. Il sistema collega direttamente le ruote anteriori e posteriori senza slittamenti. Il passaggio da 2WD a 4WD può avvenire anche in movimento a velocità inferiore ai 100 km/h;
- 4WD-L: quando c’è bisogno delle ridotte per la massima trazione su pendii e sterrati
Trasmissione “Part Time”, come funziona?
Sul Jimny la trazione “AllGrip Pro” sulle quattro ruote è di tipo “part time”. Come funziona? Pro e contro? Solitamente la trazione è solo sull’asse posteriore: quando con la leva si innesta la modalità 4H (lunghe) o 4L (ridotte) la trazione viene trasmessa anche all’asse anteriore in modo diretto (senza un differenziale centrale tra i due ponti ant. e post.).
La vera caratteristica con le 4×4 inserite in una trasmissione Part Time è quella di avere il “centrale bloccato” (ripeto, manca proprio il differenziale) con “pro” in fuoristrada e “contro” su strada.
Infatti nella guida in fuoristrada in presenza di fondi scivolosi questa configurazione esprime la massima aderenza trasferendo la coppia dove c’è più aderenza, senza slittamenti tra asse anteriore e posteriore.
Su asfalto (o strada cementata) non si può viaggiare in 4×4: il problema è soprattutto in curva perché una trasmissione Part Time non permette una differenza di velocità tra asse anteriore e posteriore, assolutamente vitale per girare. In curva su asfalto con la trazione inserita si generano sforzi importanti tra i due assi che potrebbero danneggiare la trasmissione stessa.
Dopo questa disquisizione tecnica dovresti aver capito che con il Suzuki Jimny puoi utilizzare la trazione 4×4 (4L o 4H) solo in fuoristrada: dimenticala su asfalto!
Dimenticavo: quando si viaggia con la trazione con le 2 ruote motrici posteriori i mozzi anteriori sono sbloccati (non c’è collegamento tra semiasse e ruota) grazie ad un attuatore elettropneumatico e depressione generata nel collettori di aspirazione del motore! Viaggiando in 2 due ruote motrici insomma albero di trasmissione anteriore, semiassi e differenziale ant. sono tutti fermi: meno vibrazioni e consumi ridotti come in una vera 2 ruote motrici.
Telaio Suzuki Jimny rinforzato e non solo!
Sono i dettagli costruttivi che fanno la differenza di questa quarta generazione, decisamente migliore. La barra trasversale anteriore (sotto il motore) è smontabile e generosamente dimensionata e dovrebbe risolvere definitivamente qualche problema lamentato sul modello precedente.
Evidente sul telaio la nuovissima struttura a X che irrigidisce la zona centrale e protegge il transfer: effettivamente mancava e ora è tutta un’altra storia che si sente su asfalto e fuoristrada.
Bello la linea di scarico (inox!) davvero ben posizionata, pur con i catalizzatori per rientrare in Euro 6d. Un bel lavoro che speriamo non venga demolito da preparatori poco accorti.
Altri particolari testimoniano una nuova cura di “classe superiore” al modello precedente. Verniciatura e insonorizzazione della scocca e del telaio migliorata, saldature degli attacchi al telaio dei puntoni migliorati, leveraggi dello sterzo ora più robusti, ben assemblati e soprattutto con un ammortizzatore di sterzo che prima non esisteva.
Ottima anche la sigillatura con feltro delle “bocce” degli omocinetici anteriori: un dettaglio che ricorda i “vecchi” fuoristrada giapponesi di una volta, e questo è un bene! Restano ancora i “tubicini” degli attuatori pneumatici dei mozzi liberi: ricordiamo solo di tenere ben puliti i ponti: ma questo vale per tutti, cari duri, puri e sozzi! Ben rastremati i longheroni longitudinali che si restringono sotto il motore, consentendo alle ruote una buona sterzatura (raggio minimo 4,9 m!).
Motore Suyuki Jimny 1.500 cc
Il nuovo Jimny è bello anche sotto il cofano, nel vano motore! Si nota subito la freschezza progettuale di questo vano motore che ospita il 4 cilindri a benzina in linea di 1.500 cc, il K15B da 102 cv 130 Nm di coppia a 4.000 g/m. C’è spazio libero per lavorare all’interno, curati i dettagli dei cablaggi e soprattutto c’è la nuova ventola di raffreddamento del radiatore senza accoppiamento viscoso ma con comando elettrico, molto più sicura ed efficace, anche in fuoristrada.
Lo spazio di carico posteriore è molto limitato ma può essere facilmente ampliato abbattendo i sedili: il volume arriva a 377 litri con una superficie completamente piatta fino ai bordi laterali. Questo grazie anche perché il retro dei sedili posteriori è rivestito in materiale plastico.
PROVA SU STRADA, come va su strada il Jimny
I primi km della prova col Suzuki Jimny li abbiamo affrontati sulle strade (asfaltate) che scorrono sulla Costa Azzurra della Sardegna. Quello che colpisce subito a bordo è la silenziosità. Il comfort è buono. La vettura è piccola e molto maneggevole, facilissima da parcheggiare anche in spazi ridotti merito di un raggio di sterzata davvero elevato. Le sue dimensioni ridotte permettono di affrontare anche vie molto strette!
Il nuovo 1.500 a benzina salito di cilindrata (era 1.300 cc prima) ha ora quei 17 cavalli (102/85) e 20 NM (130/110) in più che fanno la differenza! Bastano 20 metri per sentire la nuova elasticità nell’allungo di qualche marcia. Nei circa 50 chilometri percorsi abbiamo apprezzato la coppia a bassi regimi e la capacità di ripresa anche a marce basse.
Il rollio in curva è contenuto ed i freni lavorano alla perfezione senza accusare cali di prestazioni anche dopo diverse frenate brusche volutamente ripetute.
La velocità massima effettiva che raggiunge è 163 km/h (indicati 170 km/h) a 5.250 g/m
Per quanto riguarda il gruppo ruote, il Suzuki Jimny è dotato di 4 Bridgestone Dueler H/T di primo equipaggiamento adatti per uso stradale o al massimo per qualche strada sterrata: vanno bene per tutti i giorni ma per chi la vuole usare per passaggi più tecnici in fuoristrada dovrà passare inevitabilmente a più performanti AT o MT con i quali “vincere è più facile”!
Come va in fuoristrada il Jimny?
Abbiamo viaggiato con velocità sostenuta sugli sterrati veloci sardi della prove speciale WRC dove abbiamo apprezzato due cose principalmente: qui nella prova in fuoristrada del Jimny è emerso il grande feeling alla guida sia con le 2 ruote motrici sia con le 4 ruote motrici ed il comfort (pressioni pneumatici a 1,5 bar).
Ma soprattutto la totale facilità di gestione in curva quando il Jimny a velocità sostenuta, per via del passo molto ridotto, tende a partire con il posteriore ma istantaneamente i controlli di trazioni riallineano perfettamente la vettura.
Nel tratto più impegnativo con sassi sporgenti (mediamente anche 20/30 cm) siamo riusciti a transitare senza alcun problema o brusco arresto: il Jimny con la seconda marcia inserita e mezzo gas ci ha portato fuori senza battere ciglio.
Nella prova “trial” molto tecnica all’interno di una cava, oltre alla facilità di superamento di ogni tipo di ostacolo, abbiamo verificato sul campo anche l’agilità nella sterzata. Bella la taratura delle nuove sospensioni!
In prima marcia ridotta a 1.000 g/m va a 3,5 km/h!
RAMP TEST e RTI SUZUKI JIMNY nuovo
Test finale quello sulla rampa calibrata a 20° dove possiamo valutare l’RTI (Ramp Travel Index). Con il piccolo interasse di 2.250 mm stacca la ruota posteriore quando quella anteriore è salita di 1 metro e 10 cm, determinando un indice di 489, davvero non male su passo così corto considerando che un veicolo inizia ad essere perfetto per il fuoristrada quando è di circa RTI=500.
La rampa ha permesso anche di valutare il TC (Traction Control) dell’All Mode Pro che funziona veramente bene, simulando i blocchi dei due differenziali (pur essendo speed sensitive).
Dobbiamo fermarci perché il Jimny può continuare sulla rampa fino al ribaltamento che sul passo corto (troppo corto) avviene istantaneamente! L’indice di rampa dipende anche dal diametro delle ruote e più sono alte più aumenta in proporzione. La conclusione è che il nuovo Jimny è performante e ancora più facile da guidare.
Conclusioni prova
Siamo giunti al temine di questa prova del Jimny, un primo contatto con il nuovo Suzuki Jimny che abbiamo anche raccontato nel video durante la prova in Sardegna. Speriamo che ti abbia soddisfatto questo primo assaggio con l’invito a recarsi in concessionaria per scoprilo proprio questo fine settimana!
COME PROVARE IL SUZUKI JIMNY
Presso tutte le concessionarie è possibile ammirarlo ed anche provarlo. Come fare? Basta recarsi presso il concessionario Suzuki a te più vicino!
Trova la concessionaria SUZUKI QUI
Quanto costa il Suzuki Jimny?
Unico prezzo tutto compreso: 22.500€ con 2 soli opzional, +1.500 Euro x il cambio automatico e +400 Euro per averla bicolore con il tetto diverso.
Tutte le foto del nuovo Suzuki Jimny
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SUZUKI JIMNY 2018/2019
caratteristiche tecniche
Dimensioni e peso
- Lunghezza 365 cm
- Larghezza 164 cm
- Altezza 172 cm
- Passo 225 cm
- Bagaglio 85 l
- Serbatoio 40 l
- Peso 1090 Kg
Motore
- Alimentazione benzina
- Trazione 4×4
- Cambio manuale
- Cilindrata 1,5 l / 1462 cm3
- Potenza 102 CV / 75 kW
- Coppia massima 130 Nm a 4000 giri/min
Motore e Performance
- Velocità massima*170 km/h (effettiva 163 km/h da GPS a 5.250 g/m))
- Accelerazione 0-100 km/h 12,2 sec
- Classe ambientale Euro 6
- Emissioni Co2 154 g/km
- Autonomia 600 km
- Consumo urbano 7,7 l/100 Km
- Consumo extra-urbano 6,2 l/100 Km
- Consumo combinato 6,8 l/100 Km
Velocità massima (V max) Suzuzki Jimny 2018/2019
ATTENZIONE il dato corretto e verificato della velocità massima del Suzuki Jimny 2019 è di 170 km/h (effettiva 163 km/h da GPS rilevata da NEWSAUTO/ELABORARE4x4 a 5.250 g/m). Il valore della velocità massima di 145 km/h riportato da tutti i media italiani è errato.
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(Thanks Roberto Croci)
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POSITIVO
– Trazione totalmente gestibile e centrale LOOK in off road
– Comfort sullo sconnesso
– Ripresa
– linea originale
NEGATIVO
– Trazione 4×4 non inseribile su asfalto