Kitt Supercar, caratteristiche dell’auto nel telefilm di Michael Knight
Un’auto incredibile e indistruttibile creata come strumento per combattere il male e come co-protagonista dell’attore principale. La replica allestita da Megabike lascia di stucco, anche se invece del V8 qui c’è solo un V6.
Supercar è stato il primo, e forse anche l’unico telefilm, in cui un‘automobile assumeva il ruolo di coprotagonista della serie TV. Supercar era un’auto che parlava, guidava, effettuava diagnosi mediche, faceva in salti vertiginosi e accelerazioni mozzafiato. Il problema era che, senza effetti e post produzioni digitali ancora di là da venire, la produzione di Supercar costava uno sproposito tanto che, al primo calo di ascolti, la serie fu interrotta bruscamente senza preavviso né un vero finale.
La Pontiac di Supercar, l’auto del telefilm
L’auto utilizzata per essere allestita da Supercar fu la Pontiac Firebird Trans Am del 1982 nera, con TT Top (tettino in cristallo smontabile in 2 pezzi), motore V8 5 litri e, sigh, cambio automatico. Gli interni erano Tan Parella. La vettura fu scelta per la sua linea futuristica e poche modifiche estetiche le permisero di poter essere impiegata in questo telefilm.
Supercar Kitt replica italiana, caratteristiche, com’è
L’auto del nostro test è una delle due repliche di K.I.T.T. presenti in Italia. Purtroppo è la versione con motore V6 da 150 CV, ma per il resto è stata interamente trasformata per il suo appassionato proprietario Davide Santini dai tecnici della Megabike di Roma, Antonio Giangiacomo e Marino Stefano.
La vettura è stata trovata in Germania, dimenticata in un pollaio. Il costo di acquisto, restauro e allestimento è stato di 30.000 Euro circa: niente, per un sogno… insieme alla verniciatura nera, all’ “occhio” mobile sul muso, al cruscotto spaziale esatta replica di quella del telefilm e ad un mega impianto stereo.
Quanto costa una replica di Kitt, la Pontiac Supercar
La replica di KITT è costata quasi 40.000 euro, ovvero 6.000 per l’acquisto e circa 30.000 per la trasformazione. C’è da dire che negli States molti accessori sono reperibili sul mercato del tuning, altri sono stati realizzati da zero dai tecnici Megabike per questa strana richiesta.
Oltre a una ventina di cavalli in più sotto il cofano, i punti forti della K.I.T.T. italiana sono il cervello/computer a comando vocale, che le permette di rispondere a domande e di attivare varie funzioni, come l’avviamento del motore e l’azionamento dei finestrini: è il frutto del lavoro dell’ing. Mario Ravasi.
Esteticamente questa replica di K.I.T.T. è perfettamente riuscita sia esternamente che internamente. Quello che mi sorprende è la linea ancor oggi attuale, a riprova che la scelta dell’auto fu una delle mosse più azzeccate per decretare il successo della serie e… di vendite della macchina!
Prova Kitt Supercar replica, dentro come si sta?
Guidare la replica di Kitt con la cloche originale è un’impresa non da poco… come quando Tazio Nuvolari portò alla vittoria la sua Alfa Romeo guidando con una chiave inglese (o la traversa del volante… ancora non s’è capito!): in pratica, lo sterzo è demoltiplicato e, di conseguenza, sono costretto ad impugnare la cloche in modo poco naturale.
Il cambio automatico è un vero insulto alla guida sportiva però… resto sorpreso! Nonostante sia una show car, non sia preparata per la pista e rolli come un traghetto con il mare forza 9, questa Pontiac ha un inserimento in curva favoloso e una rapidità nei cambi di direzione che mi ricordano più una Lotus che una muscle car.
Con un piccolo volante tondo e un cambio manuale sarebbe stata una macchina fantastica anche per divertirsi in pista, oltre che per fare scena a qualche raduno.
Finiti i miei giri veloci, prima di rientrare ai box, quando non mi vede nessuno voglio togliermi uno sfizio: schiaccio il pulsante del Turbo Boost! Ho sempre sognato di farlo e, anche se non succede niente, la mia mente compie un lungo balzo in avanti… altro che vampiri che bevono sangue dalle lattine!
Kitt replica italiana Pontiac Supercar caratteristiche tecniche
- Base di partenza: Pontiac Firebird Trans Am 3100 V6 170 CV (e non V8 5,0 come la versione della serie televisiva): prezzo di acquisto 6.000 Euro
- Realizzazione computer comando vocale: ing. Mario Ravasi
- Realizzazione impianto Hi-Fi: Davide Santini
- Costo totale trasformazione 18.000 Euro
- Restauro totale carrozzeria: 6.500 Euro
- Special Thanks
- Officina Megabike, American Car Club of Rome, Bar Daniels, Coccinellart di Silvia Virdis, ing. Mario Ravasi, Virsal SRL, Leone Motorsport
Supercar serie TV anni ’80, trama
Supercar è stata prodotta negli Stati Uniti dal 1982 al 1986, per 4 stagioni e 90 episodi. La trama era estremamente semplice: un miliardario filantropo allestisce una supercar che affida alle mani di un aitante giovanotto per combattere le forze del male.
Insomma, roba da ridere se non fosse per le caratteristiche dell’auto in questione, capace di volare a 480 km/h, dotata di intelligenza artificiale in grado di permetterle di guidarsi da sola, di rispondere ai comandi vocali e con uno speciale rivestimento molecolare che la rendeva resistente agli urti e ai proiettili.
Ovviamente, a queste cose, erano abbinate funzioni aggiuntive quali il Turbo Boost, che le consentiva di compiere lunghi salti, o lo Sky Mode per mettersi su due ruote ed evitare gli ostacoli. In confronto le Aston Martin e Lotus di James Bond erano dei pezzi di ferro…
Foto Kitt replica italiana
Fotografia Igor Gentili Copyright ELABORARE/NEWSAUTO
Leggi anche tutte le altre auto protagoniste nei film e telefilm
La prova insieme all’articolo completo sulla replica italiana di KITT la puoi trovare sul magazine ELABORARE n°192 ordinabile on line.
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!