Test auto estremi Seat Ateca FR neve e ghiaccio -35°
Seat compie test estremi fino su 90 veicoli l’anno in mezzo a neve, ghiaccio e temperature fino a -35°. Le prove si svolgono vicino al Circolo Polare Artico dove c’è anche un lago ghiacciato che per l’occasione diventa il circuito ideale per svolgere i test
TEST AUTO ESTREMI – Le auto che vediamo sulle nostre strade di tutti i giorni prima di essere commercializzate vengono sottoposte a dei test probanti sulla loro tenuta, anche nelle condizioni più estreme.
FOTO Test Seat Ateca FR neve-ghiaccio -35°
Test auto estremi -35° | Seat Circolo Polare Artico
Ne è un esempio l’attività di Seat che ha messo alla prova la Ateca FR ad un test in un ambiente con temperature che arrivano a -35° sotto zero e che presenta un lago che, grazie allo strato di 60 cm di ghiaccio che lo ricopre, diventa un circuito perfetto per la guida durante i mesi invernali.
Il luogo prescelto per questo test si trova vicino al Circolo Polare Artico, dove gli ingegneri Seat portano al limite fino a 90 auto all’anno. In questo modo, viene garantita l’affidabilità di ogni elemento prima di arrivare sul mercato. Di seguito 5 delle 60 prove estreme alle quali viene sottoposta la vettura prima di essere commercializzata.
Test auto estremi -35° | Controllo di stabilizzazione
La prima è il controllo di stabilizzazione: la prova avviene in una pista circolare creata su un lago ghiacciato di 6 km2 di superficie. La parte interna del lago è più pulita, mentre quella esterna lo è appositamente di meno, per favorire lo slittamento dell’auto.
Il controllo di trazione è disattivabile a diversi livelli per ciascun modello, in alcuni addirittura del tutto, per una guida estremamente sportiva. Se l’auto perde la traiettoria, il sistema ESC (controllo elettronico della stabilizzazione) corregge le ruote per recuperarla.
Test auto estremi -35° | Frenata
La seconda è il test di frenata: 200 metri di pista con due differenti superfici, una ad alta e l’altra a bassa aderenza: la prima carreggiata è riscaldata fino a una temperatura di 10°, per evitare che l’asfalto ghiacci; l’altra, viceversa, è portata a una temperatura di -16°, per mantenere intatto lo strato di ghiaccio.
Grazie a questa prova viene perfezionato il sistema ABS, valido aiuto per il conducente per controllare la stabilità dell’auto anche nelle condizioni più estreme.
Test auto estremi -35° | Prova aspirazione
La terza è la prova di aspirazione: questo test ha l’obiettivo di assicurare che il filtro d’aria del motore non si ostruisca quando si viaggia dentro una nube di neve creata dall’auto che precede. Per ricreare questa situazione, occorrono due auto a una velocità di 80 km/h: la prima alza la neve, mentre il veicolo che segue è quello sotto analisi. Dopo un percorso di 50 km viene analizzato stato del filtro, verificando che non sia intasato, rischiando di causare una perdita di potenza del motore.
Test auto estremi -35° | Analisi rumore
La quarta è l’analisi della rumorosità: il conducente e, solitamente, un secondo tecnico, analizzano ogni rumore che possa risultare fastidioso per i passeggeri, ovviamente ricercandone l’eventuale origine. Per effetto del freddo, alcuni dei 3.000 componenti dell’auto si contraggono e possono produrre dei lievi rumori entrando in contatto uno con l’altro. Per analizzare ciò, le auto viaggiano su diverse tipologie di superfici, a velocità differenti. Uno degli aspetti della prova consiste nel far passare ripetutamente le auto su un percorso di 30 metri cosparso di bande irregolari a una velocità compresa tra i 20 e i 30 km/h.
Test auto estremi -35° | Guida intensiva
La quinta è 30.000 km di guida intensiva: è la distanza che percorrono le auto durante il test di resistenza su strade innevate e ghiacciate. Questa prova fa parte di un test globale di oltre 150.000 km, svolto in diverse condizioni climatiche, che serve per analizzare l’usura che le auto possono soffrire negli anni. Per tutta la durata del test viene registrato il comportamento dell’auto, per poi essere analizzato dagli ingegneri a prova conclusa.