La Renault Clio R.S. Trophy “pompata” da pista
Renault Clio R.S. 220 Edc Trophy, provata in pista a Monza la serie limitata, presentata del Salone di Ginevra 2015. Motore 1.6 turbo potenziato da 220 cavalli e cambio doppia frizione rivisto
Questa Renault Clio ha sotto il cofano un dei motori più potenti mai visto su questa vettura francese. La potenza massima di questa RS speciale che si fregia del badge “Trophy” guadagna 20 cavalli, eguagliando quelli della sua sorella da competizione la Clio CUP. Abbiamo provato a Monza quest’auto sportiva, arrivata a 220 cavalli a 6.050 giri/min con una coppia massima di 280 nm (+20Nm).
Renault Clio R.S. Trophy COME È FATTA
Un upgrade di potenza per una vettura stradale ottenuto proprio grazie all’esperienza di Renault Sport sulle vetture del trofeo. Anche il cambio automatico EDC è stato rielaborato per ottenere cambi di marcia più rapidi del 30%, scalate più veloci e assicura ancora più versatilità in modalità Sport. L’assetto ribassato è stato ulteriormente irrigidito ed impiega performanti pneumatici Michelin Pilot Super Sport 205/ 40 R18 conferiscono al modello una guida sportiva e grintosa.
Tra gli elementi identificativi che caratterizzano la nuova serie limitata ci sono la nuova tinta carrozzeria BE STYLE “Blanchimont”, i cerchi in lega da 18’’ Radical diamantati, il volante in pelle goffrata, i sedili sportivi in pelle riscaldati con poggiatesta integrati e la distintiva firma “Trophy” presente sulla lama anteriore F1, sulle modanature laterali e sul battitacco numerato.
Il suo prezzo è di € 25.900. L’abbiamo provata in pista a Monza.
Renault Clio R.S. 220 Trophy PROVA IN PISTA
Impressioni in Pista a MONZA – Questo motore 1.6 turbo da 220 cv non fa rimpiangere il tiro dell’aspirato risultando molto più corposo e fruibile anche nella guida di tutti i giorni. Ha già un bel tiro in basso grazie alla coppia disponibile già a soli 1.750 giri, mentre la riserva di potenza cresce man mano che ci si avvicina alla zona rossa.
L’abbiamo guidata nella modalità che alza la soglia di intervento dell’ESP ma seppur divertente ci è parsa troppo frenata per l’uso pistaiolo dato che il retrotreno vorrebbe sempre allargare la traiettoria ed invece viene bloccato dal sistema. E’ consigliabile quindi una guida molto pulita per apprezzare tutto il know how applicato sulla piccola di mamma Renault Sport, solo così si noterà l’ottimo inserimento in curva e la taratura azzeccata dell’assetto ulteriormente ribassato e rinforzato: -20mm nella parte anteriore, -10 mm nella parte posteriore (a vuoto). Gli ammortizzatori, accoppiati a dei tamponi di fine corsa idraulici, sono rinforzati.
Sul lungo rettilineo di Monza si apprezza subito la rinnovata rapidità del cambio EDC a doppia frizione che risulta sempre pronto ad ogni comando imposto sulle leve poste dietro il volante.
Affrontiamo la prima variante dove apprezziamo lo sterzo che risulta ancora più diretto grazie all’adozione di una nuova cremagliera a demoltiplicazione ridotta del 10% che restituisce un miglior feeling al pilota, garantendo al tempo stesso un ingresso in curva più preciso. La trazione fornita dai pneumatici Michelin Sport è molto buona ma quando si cominciano ad avere certe potenze in gioco è meglio non anticipare il gas in uscita ed aspettare il momento propizio anche se un bel differenziale autobloccante meccanico sarebbe cosa gradita in pista e la renderebbe imprendibile.
I freni all’anteriore sono a disco con un generoso diametro di 320 mm mentre sono da 260 mm al posteriore. Se si pesta forte come alla staccata della seconda variante il posteriore tende a “galleggiare” e bisogna concentrarsi per tenerlo sotto controllo. Ma fa parte del divertimento!
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POSITIVO
Cambio rapido
Stabilità alle alte velocità
NEGATIVO
Manca differenziale autobloccante