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208Rally

Trofeo Peugeot Competition TOP 208 al Rally di Roma

Appuntamento prestigioso e determinante quello che aspetta dal 15 al 17 settembre i protagonisti del Peugeot Competition TOP 208 al Rally Roma Capitale, gara in cui si incrociano il campionato italiano ed il campionato europeo rally. Un incentivo in più per chi si sta giocando l’eccezionale premio di diventare pilota ufficiale 2018 della Peugeot 208 R2B di Peugeot Italia.
Determinatissimi, ambiziosi e fiduciosi i principali candidati al successo finale – Damiano De Tommaso (45 punti), Andrea Mazzocchi (34), Luca Bottarelli (31), Tommaso Ciuffi (30), Nicola Manfredi (22) – sono pronti a misurarsi non solo fra loro ma anche con tutte le altre R2B italiane e straniere al via.

Damiano De Tommaso, varesino 21 anni leader provvisorio della classifica:

Il Peugeot Competition è una grande opportunità per i giovani ed è estremamente competitivo. Per questo non mi faccio illusioni sui miei 11 punti di vantaggio: sono parecchi ma anche pochi con 50 punti ancora in palio. Sono partito in questa stagione per vincere il trofeo ma anche il titolo italiano Junior, quindi ho davanti un duplice impegno difficilissimo. Cosa accadrà a Roma? So solo che darò il massimo senza preoccuparmi degli altri: sono tutti fortissimi.

Andrea Mazzocchi, piacentino 23 anni da compiere:

È una esperienza molto bella: gare impegnative, vettura competitiva, formula perfetta, primo premio fantastico che andrà sicuramente ad un pilota che lo merita. Sinora la fortuna non mi è stata amica e credo di aver raccolto meno di quanto avrei potuto, ma sono pronto per il passaggio determinante del Rally di Roma, che ho il vantaggio di aver corso anche l’anno passato.

Tommaso Ciuffi, quasi 24 anni:

Ho iniziato con l’obiettivo di fare esperienza sulla terra attraverso l’altro trofeo Peugeot, il 208 Rally legato alle gare dell’IRC Pirelli ma, pur avendo iniziato con una gara di ritardo, i risultati nei due rally su sterrato – il mio fondo preferito – nel TOP 208 mi hanno catapultato fra i suoi possibili vincitori finali e quindi intanto giocherò le mie carte nel Rally di Roma con il conforto della crescita sull’asfalto dimostrata nelle gare del IRC. I miei progetti? Un 2018 importante, spero con Peugeot Italia, comunque con anche gare all’estero.

Luca Bottarelli, bresciano 21 anni:

Sto vivendo una stagione bella e importante in una serie molto competitiva e ben congegnata: con 4 risultati utili e ad oggi la necessità di fare uno scarto da parte di tutti (tranne Ciuffi), sarà proprio il Rally di Roma Capitale a restringere il lotto dei possibili vincitori e personalmente conto di fare un finale di stagione sull’asfalto all’altezza dell’unica gara sinora disputata su questo tipo di fondo, il Sanremo in cui sono stato il primo dei trofeisti.

Nicola Manfredi, garfagnino 24 anni:

Non avendo esperienza sulla terra, con l’annullamento del Targa Florio ed il ritiro iniziale al Sanremo, dove ero in testa prima dello sbaglio decisivo, posso essere contento di essere ancora aritmeticamente in corsa per il titolo, anche se recuperare sarà durissima. Per me a Roma ed al successivo Due Valli esiste un solo risultato possibile: la vittoria. E ci proverò nonostante rivali fortissimi.

Peugeot Competition TOP 208
REGOLAMENTO

 

I premi: Il vincitore finale Under 25 diventerà pilota ufficiale di Peugeot Italia nella stagione 2018 su 208 R2. Inoltre i primi tre trofeisti classificati di ogni rally riceveranno un premio in denaro – rispettivamente di 3.000, 2.000 e 1.000 €.
I punti: vengono assegnati sul risultato dell’intero rally ed in base alla classifica stralcio dell’intera classe R2B – secondo la scaletta FIA (ai primi dieci a scalare 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6 ,4, 2, 1) – con i piloti non iscritti e quelli con vetture di altre marche che non prendono punti ma li tolgono. Chi porta a termine una sola delle due tappe riceve un punteggio ridotto (12, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2) con gli stessi canoni.
Classifica finale: stabilita sulla base dei 4 migliori risultati sui 6 rally a calendario, per poter dare sempre il massimo ma senza il rischio di essere condizionati da un errore o dalla sfortuna. Ma con l’obbligo che almeno uno dei risultati utili sia su terra: perché un pilota chiamato a ricoprire il ruolo di ufficiale deve dimostrare di essere efficace anche sullo sterrato.






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