Il risultato del Hong Kong ePrix, prima prova del Campionato del Mondo di Formula E 2016-2017 per monoposto a propulsione 100% elettrica, non deve trarre in inganno. Il fatto che la corsa sia stata vinta dal campione in carica della categoria, lo svizzero Sebastian Buemi, e che nei primi quattro posti ci siano due protagonisti della passata stagione come il brasiliano Lucas Di Grassi ed il francese Nicolas Prost non vuol dire affatto che non sia cambiato nulla. L’ottimo terzo posto del tedesco Nick Heidfeld con la monoposto di Mahindra Racing ed il giro più veloce in gara fatto registrare dal compagno di squadra, lo svedese Felix Rosenquist, sono solo un indizio che qualcosa è cambiato.
Tanto per cominciare le monoposto sono molto diverse rispetto a quelle utilizzate nella passata stagione. Anche esteticamente per via della nuova ala anteriore che modifica sensibilmente il frontale delle vetture. E poi ci sono i propulsori che in gara possono utilizzare una potenza di 200 kW (272 CV) grazie anche alla presenza di batterie più “importanti” il cui peso massimo è passato da 200 kg a 230 kg e ad una quantità di rigenerazione consentita aumentata da 100 kW a 150 kW. Se a tutto questo aggiungiamo che il peso minimo delle monoposto è stato ridotto da 888 kg a 880 kg è chiaro che il potenziale prestazionale dei concorrenti è salito ulteriormente.
“Grazie a tutta la squadra per un lavoro ben fatto!» ha commentato Dilbagh Gill, Team Principal di Mahindra Racing in di Formula E – sono davvero soddisfatto per come è iniziata la nostra stagione e perché questo riflette il ritmo con cui abbiamo lavorato durante l’estate sulla nuova monoposto M3Electro. Le qualifiche potevano andare meglio, ma poi Nick ha fatto una gara fantastica. Ha iniziato in modo molto aggressivo, cosa che gli consentito di guadagnare subito sei posizioni e poi gestire al meglio l’energia della sua vettura e di adattare la strategia di gara. Felix ha mostrato un potenziale incoraggiare: dopo il suo errore gli abbiamo chiesto di cercare di stabilire il giro più veloce, cosa che ha fatto con successo. A questo punto sappiamo di avere un pacchetto che ci consente di lottare per il podio. Un buon inizio insomma sul quale si può qualcosa costruire di buono”.