Lewis Hamilton non si allena al simulatore
Il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton afferma che non è interessato a competere nelle sim-racing ed eSports come i suoi colleghi.
Il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton invece di allenarsi al simulatore di guida, come gli altri colleghi, preferisce giocare agli spara tutto come Call of Duty: Infinite Warfare di cui è anche testimonial apparendo come personaggio del videogioco.
Invece durante il periodo di quarantena dovuta al Coronavirus Covid-19, piloti del calibro di Max Verstappen, Charles Leclerc, Lando Norris, Alex Albon e George Russell hanno preso parte a vere e proprie competizioni di eSport con videogiochi come Formula 1 2019, iRacing o rFactor2.
Hamilton non è interessato al simulatore
Come mai Lewis Hamilton dichiara di non essere interessato ad allenarsi con il simulatore di guida?
Cosa trattiene il pilota inglese a cimentarsi in sfide virtuali con gli altri?
Perfino Sebastian Vettel ha partecipato ad aprile a un paio di eventi seduto comodamente in divano con il suo simulatore domestico. Invece sei volte campione di F1 Hamilton, nonostante sia molto competitivo, ha deciso di non unirsi ai suoi compagni piloti in gare online, anche se è stato testimonial e giocatore di Gran Turismo Sport su PS4.
Hamilton ha infatti dichiarato che non utilizza i simulatori, è davvero raro che lo faccia. Perché con i simulatori è davvero molto difficile guidare, perché manca la sensazione del movimento che non è mai perfetto. È proprio qualcosa che cercano costantemente di migliorare.
Afferma che: “Se sei a casa con un simulatore, il sedile non si muove e la tua mente ti sta dicendo che la macchina si sta muovendo, ma non stai avvertendo alcun movimento.”
Inoltre in un video di Youtube su Mercedes, Hamilton ha aggiunto: “Devi in qualche modo scavalcare la tua mente e non mi piace davvero farlo, attraversando quel processo. Poi entri nella realtà, ed è completamente diverso. Non trovo personalmente alcun vantaggio nel fare la simulazione, ma il lato divertente del gioco quando si gioca con amici e persone online è un vantaggio”.
Mentre Hamilton ha candidamente ammesso di provare nostalgia per la pista, almeno stando a casa sta apprezzando i benefici di quello che definisce come un “parziale sabbatico”. Ha dichiarato che è stato bello non essere disturbati troppo e avere più tempo per se stessi, ma gli manca la squadra e vedere gli amici.
Hamilton prosegue “Non credo che per un atleta al top, sia una buona idea allontanarsi per un anno e poi tornare indietro. La tecnologia si evolve velocemente, a un ritmo tale che devi restare a seguire lo sviluppo della vettura. Prendere un anno sabbatico non era proprio sulle carte.”
Dopo aver apprezzato questo periodo sabbatico, si sente più fresco e più sano di quanto non sia mai stato. L’obiettivo è cercare di rimanere concentrati, trovando cose che ti piacciono fare e che forse non hai avuto il tempo di fare in passato. Ma l’importante è non perdere tempo.
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