Auto da corsa del futuro?
Futuro del motorsport? Una evoluzione anche in questo settore che vede il passaggio ad auto da corsa elettriche e non solo. Dalla Formula E all'ETCR passando per la Formula SAE
FUTURO DEL MOTORSPORT – Una riflessione sul motorsport in continua evoluzione che sta cambiando e sulle auto da corsa del futuro. Trofei Monomarca, gare di Drifting e Drag Racing, Time Attack, rally, corse in salita, slalom e pista: questo è il Motorsport! Prima o poi tutti sono passati all’automobilismo sportivo, lo hanno fatto anche le Case auto partecipando ufficialmente ai Campionati di vario livello, più o meno impegnativi, fino ad arrivare alla Formula 1. Negli ultimi anni si sta registrando un notevole cambiamento di tutto ciò che ci circonda, compreso il Motorsport. Vediamo come cambiano e si evolvono le gare automobilistiche e quale sarà il futuro del motorsport
GARE AUTO ELETTRICHE: FORMULA E
La F1 è in pericolo, il Motorsport vacilla? Forse per problemi di costi? Le Case auto non hanno più denaro o i motivi sono altri? Audi e Porsche hanno rinunciato al WEC, con quest’ultima che abbandona perfino la storica 24 Ore di Le Mans; la Mercedes si ritira dal mitico DTM.
Le Case spostano oggi budget importanti sulla Formula E, la nuova disciplina del Motorsport nata nel 2014 sulla quale Renault, DS, Jaguar e Mahindra hanno deciso di puntare fin da subito. Effettivamente di soldi ne servono tanti, per partecipare al WEC o a Le Mans occorrono pressapoco 200 milioni di Euro, contro i 400 milioni necessari per correre in F1 a livello top. Qui però i primi 4 team classificati nel campionato beneficiano anche dei contributi (diritti TV e premi) dell’ordine di 110/160 milioni mentre per gli altri ci sono circa 60 milioni di Euro…
Cosa sta accadendo nel motorsport?
Formula E: perché?
Le corse sono importanti per i costruttori di auto per due motivi: partecipano alle competizioni sia per diffondere il proprio marchio, sia per mettere alla prova lo sviluppo della tecnologia impiegata sulle nuove vetture. In questo momento storico nel quale il diesel è “sporco” (ma sta resuscitando grazie a Bosch) e l’elettrico è “pulito”, riscuote sempre più consenso la Formula E (a Roma abbiamo avuto la gara il 14 aprile scorso), con le monoposto spinte da un motore elettrico, una tecnologia molto meno costosa rispetto ad una F1 e di altre Formule: auto tutte uguali, elettriche con costi decisamente ridotti, anche se si parla sempre di 20 milioni di Euro per disputare un Campionato di Formul E, praticamente un decimo rispetto a WEC!
GARE CON AUTO ELETTRICHE DIFFICILI DA DIGERIRE?
È anche vero che un’auto elettrica 100% come la Formula E non emette alcun rumore, se non un ronzio difficile da digerire dagli appassionati del Motorsport vecchio stampo.
In questa disciplina non c’è neanche l’odore di benzina né il sound, le velocità sono ridotte nei circuiti cittadini e i “brividi” per gli spettatori vengono decisamente meno. Se si guarda poi il rapporto peso/potenza della Formula E pari a 2,96 kg/CV (270 CV su 800 kg di peso), questo è molto lontano dal valore 1 (prototipi del WEC 900 CV su 900 kg), figuriamoci quanto dallo 0,6 kg/CV della F1 (1.000 CV su 600 kg).
FORMULA SAE 2018 Italia FOCOLAI DI PASSIONE!
Altra realtà è quella della Formula SAE. All’interno delle Università italiane nei dipartimenti di ingegneria meccanica vengono progettate da zero e realizzate monoposto impegnate nella Formula Student o Formula SAE, una competizione riservata agli studenti universitari organizzata dalla Society of Automotive Engineers (SAE) dove l’auto da corsa viene valutata durante una serie di prove in base alle sue qualità di design e di efficienza ingegneristica.
Ne ha parlato ad aprile il magazine Elaborare con un servizio molto approfondito ed una panoramica della Formula SAE 2018 in Italia con aggiornamenti sulle nuove auto costruite per la stagione 2018. QUI
Un viaggio alla scoperta di dove e come nascono le monoposto della Formula SAE in Italia con ben 23 dipartimenti di ingegneria che hanno un team dedicato, dove sviluppano da zero vetture da loro progettate e autocostruite impiegando tecnologie del futuro e poi portate in pista per la partecipazione a gare specifiche.
Non tutti conoscono questa realtà delle Università italiane, un focolaio di passione per i neo-ingegneri che merita di essere approfondito.
IL FUTURO DEL MOTORSPORT
A mio avviso il Motorsport non morirà mai, finché gli appassionati di auto e della velocità continueranno a coltivare un vivo interesse per le gare in auto. Bisogna prepararsi ai cambiamenti in atto, all’elettrico sempre più presente ed andare a scovare dove può nascere la passione e soprattutto dove i giovani si avvicinano al motorsport come per esempio la Formula SAE.
Ci sono tante lodevoli l’iniziative sul territorio italiano come quella di una scuola romana (Giovanni Falcone zona Talenti diretta da Virginia Croce) che proprio in questi giorni ha in atto un progetto con attività per avvicinare giovanissimi studenti della primaria al kart di cui vi parlerò successivamente. La scuola del motorsport a Roma inizia dalla primaria a 7 anni!
AUTO DA CORSA DEL FUTURO
Motorsport finito? No. Si evolve. Dobbiamo abituarci alle competizioni con carburanti alternativi, soprattutto elettrico (100% o misto), come all’uso sempre più frequente (soprattutto per chi vive in città) di auto elettrificate e dotate di sistemi di assistenza alla guida ancor più evoluti (e invadenti) ed alla guida automoma arrivata anche nelle competizioni con la Robo Race l’auto da corsa senza pilota a bordo.
AUTO ELETTRICA DA CORSA
Anche nella gare pista come il TCR arrivano vetture turismo, auto elettriche da corsa totalmente elettriche 100% con categoria ETCR e la Cupra E- Racer appena presentata.
Costi lievietati? Dipende a quale livello. Per i comuni mortali ci sono tantissime tipologie di competizioni in pista, su strada, in salita con categorie decisamente abbordabili e costi ridotti, ideali per avvicinarsi al motorsport. Dalla Renault Twingo da corsa Entry Cup (Peroni) alla smart elettrica 100% del trofeo organizzato da Mercedes-Benz Italia.
Perfino le gare con “auto storiche” hanno ora un raggruppamento J2 dove è possibile partecipare con vetture dal 1986 al 1990 reperibili a buon prezzo, più economiche nella preparazione e nella gestione.
Il Motorsport cambia e si evolve soprattutto per le nuove generazioni che si confronteranno in campionati moderni e nuove tecnologie (vedi elettrico).
Costi lievitati in alcune situazioni ma anche soluzioni molto economiche in altre dove è possibile avvicinarsi con budget ridotti. Bisogna guardarsi intorno per trovare la soluzione calibrata per le proprie tasche.
Speriamo che la Formula E riesca ad attirare maggiori attenzioni dei giovani (nativi digitali) con un coinvolgimento attraverso le APP integrate con le quali possono partecipare alle gare attivamente (virtualmente con lo smartphone….) votando i piloti: si tratta del “fan boost”, un meccanismo attraverso il quale, prima di una competizione, i fan e gli appassionati possono votare via Internet il loro pilota preferito. Ai primi tre classificati, viene concessa la possibilità di superare in gara il limite dei 150 kW di potenza, potendo arrivare a usare 180 kW per un massimo di cinque secondi per ciascuna vettura!
L’augurio e l’invito per tutti è di una maggiore partecipazione fisica agli eventi agonistici (pista, rally e salite) come semplice spettatori ma anche nella veste di protagonisti (piloti): in bocca al lupo!