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208PRIMO CONTATTO

Peugeot 208 R2 e T16 la prova

Non capita tutti giorni di testare queste Peugeot 208 speciali in una vera e propria prova speciale di un Rally con tanto di parco assistenza ufficiale tutto per sé; un percorso dove c’è tutto quello che serve per divertirsi alla guida: stretto guidato, veloce (per provare gli appoggi) e sconnesso per saggiare le sospensioni.
Peugeot 208 R2 rally
Peugeot 208 R2 | Leone domestico –  La Peugeot 208 in versione R2 è una macchina da Rally in tutto e per tutto, ma studiata per rivolgersi ai giovani. Non che sia facile, ma nemmeno inarrivabile. Telaio e differenziale autobloccante sembrano “tarati” uno sull’altro, e restituiscono un feeling di guida eccellente, anche per chi non mastica pane e terra nei rally. Di conseguenza, sbagliare è davvero difficile anche perché eventuali sbavature del pilota vengono facilmente perdonate. Il cambio, un sequenziale a cinque marce, e il motore sono perfettamente accordati, con il primo che esalta le prestazioni del secondo. In questi frangenti si apprezza il sound da aspirato di razza. Si può scegliere se ascoltare la musica dell’impianto di scarico racing, con quei lunghi collettori che avvolgono il propulsore simili a canne d’organo, oppure farsi rapire dalla voracità dell’airbox dinamico. In frenata, rigorosamente senza ABS, l’avantreno permette un inserimento importante con un posteriore collaborativo che ti segue nella svolta. Il suo comportamento è talmente ben calibrato che non sfocia mai in un controproducente sovrasterzo da farti dimenticare di “lui”, dando modo di concentrarsi sull’inserimento del muso dentro le curve.
Peugeot 208 R2 rally interni
Scheda tecnica Peugeot 208 R2

Motore tipo: EP6C (pistoni, bielle, AAC specifici)
Cilindrata: 1.598 cc
Potenza massima: 185 CV/7.800 g/m
Coppia massima: 190 Nm/6.300 g/m
Alimentazione: iniezione indiretta (Magneti Marelli)
Cambio: sequenziale a 5 rapporti con comando meccanico, 3 coppie omologate
Differenziale: autobloccante con rampa precaricata
Freni anteriori: dischi flottanti ventilati; d. asfalto Ø310 x 30 mm; terra d.285 x 26 mm; pinza a 4 pistoncini a fissaggio radiale
Freni posteriori: dischi pieni d. 290×8 mm; pinza a 2 pistoncini a fissaggio radiale
Sospensione anteriore: pseudo McPherson, triangoli specifici con giunto uniball; barra antirollio anteriore intercambiabile
Sospensione posteriore: asse ad “H” rinforzato e modificato per barra antirollio intercambiabile
Ammortizzatori ant./post.: specifici Öhlins a 3 vie + supporto idraulico regolabile
Peso: minimo norma FIA: 1.030 kg a vuoto, 1.180 kg con l’equipaggio
Ruote: da 15”
Peugeot 208 T16 rally
Peugeot 208 T16 | Leone… in gabbia – Scendo dalla Peugeot 208 R2 e mi accingo a provare la Peugeot 208 T16. Il nome è di quelli pesanti, perché richiama direttamente alla memoria la gloriosa 205 T16. Trazione integrale e motore turbo ci sono anche qui e dunque bando alle chiacchiere e fuoco alle polveri. La prima sensazione è quella di avere a che fare con un’auto dal potenziale enorme, ma ingabbiato da una flangia sulla turbina (come da regolamento della Federazione) che ne tarpa lo spirito. Il leone però non ci sta: scalpita, strappa e rende difficoltose persino le partenze da fermo. Basta azionare il pulsante del Bang, però, per far sì che lo start diventi più facile e incredibilmente godurioso. E’ una vettura per professionisti che fino ad un certo livello si fa guidare con relativa semplicità, ma che per andare forte davvero richiede tanta tecnica e chilometri passati guidandola. L’impronta di Paolo Andreucci, per l’ottava volta Campione Italiano Rally, è evidente nella messa a punto dell’assetto. Anche in presenza di ostacoli di una certa entità, l’auto rimane incollata a terra come se il tracciato fosse perfettamente livellato, una stabilità che restituisce tempi cronometrati incredibili. Il casco va allacciato bene, perché quando si frena forte l’impianto è così efficace che rischia di sfilarsi dalla testa! Quello che maggiormente mi ha impressionato, in ogni caso, è stata la tenuta in percorrenza di curva che mi permetteva ad ogni passaggio di effettuare lo stesso tratto ad una velocità superiore. Quest’aspetto mi è stato poi confermato dallo stesso Andreucci: “Emanuele devi crederci fino in fondo e salire di rapporto senza timore”… e se lo dice lui! A fine prova, come d’abitudine, controllo i pneumatici la cui usura riassume il lavoro del comparto telaio/sospensioni. Su entrambe le vetture sono rimasto colpito da come la spalla fosse ancora ben squadrata. Me lo sarei aspettato dalla Peugeot 208 T16, ma non dalla R2, a conferma di un’ottima qualità complessiva dell’auto.
Peugeot 208 T16 rally interni
Scheda tecnica Peugeot 208 T16

Motore tipo: EP6 CDT (pistoni, bielle, AAC specifici)
Cilindrata: 1.598 cc
Potenza massima: 280 CV/6.000 g/m
Coppia massima: 400 Nm/2.500 g/m
Alimentazione: iniezione diretta alta pressione (Magneti Marelli)
Trazione: 4 ruote motrici
Cambio: sequenziale a 5 rapporti con comando meccanico, 3 coppie omologate; frizione bidisco
Differenziale: 2 autobloccanti con rampa precaricata
Freni anteriori: dischi flottanti ventilati; d. Ø355 x 30 mm asfalto; d. 300 x 26 mm terra; pinza a 4 pistoni a fissaggio radiale
Freni posteriori: dischi pieni d. 290×8 mm; pinza a 2 pistoncini a fissaggio radiale
Sospensione anteriore: pseudo McPherson
Sospensione posteriore: pseudo McPherson
Peso: minimo norma FIA: 1.200 kg
Ruote: da 18” (asfalto); 15” (terra)






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