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Volkswagen vuole chiudere le fabbriche in Germania, al via gli scioperi

Volkswagen si prepara a chiudere definitivamente tre delle sue fabbriche in Germania, tra cui quella di Zwickau. I lavoratori, in sciopero da dicembre 2024, stanno portando avanti una protesta che si preannuncia come uno sciopero senza precedenti nella storia tedesca.

Volkswagen, una delle case automobilistiche leader a livello mondiale, prevede di chiudere alcuni dei suoi stabilimenti in Germania, come parte di un piano volto a ridurre i costi operativi. Considerando il ruolo centrale della Germania nella creazione e nella storia dell’azienda in questione, questa è una decisione davvero significativa. La stampa tedesca infatti riporta misure di ristrutturazione approvate dal consiglio di gestione, con risparmi previsti di 4 miliardi di euro e la possibile chiusura di tre fabbriche.

Volkswagen e gli stabilimenti in Germania, una chiusura definitiva?

Questa decisione da parte di Volkswagen è soggetta ad una serie di pressioni finanziarie, inclusa la necessità di migliorare la produttività legata alla transizione verso i veicoli elettrici, che richiedono investimenti significativi. Come altre case automobilistiche, Volkswagen deve affrontare problemi dovuti all’aumento dei costi di produzione e della concorrenza, e all’incertezza legata alle nuove normative ambientali.

Secondo il quotidiano finanziario Handelsblatt, Volkswagen ha messo a punto un piano di ristrutturazione da discutere con i rappresentanti dei lavoratori, che prevede varie misure, tra cui un taglio del 10% agli stipendi, il congelamento degli aumenti salariali per i prossimi due anni, l’introduzione di un tetto ai bonus per quadri e dirigenti e la riduzione di alcuni benefit aziendali. Inoltre, il management starebbe valutando la chiusura di alcuni stabilimenti tedeschi, tra cui quelli di Emden, Zwickau, Dresda e Osnabrück.

VW in crisi con la transizione
VW in crisi con la transizione

La chiusura delle fabbriche tedesche segna un cambio di strategia per Volkswagen, che ha storicamente mantenuto una solida presenza industriale nel proprio paese d’origine. Questa mossa avrà ripercussioni significative non solo sulle operazioni locali e sull’industria automobilistica tedesca, ma anche su quella europea e italiana, strettamente legate a quella tedesca e da sempre considerate parte della “locomotiva d’Europa.”

Volkswagen, quali saranno le ripercussioni per i lavoratori di quella sede?

La chiusura di fabbrica della Volkswagen in Germania getta un’ombra sul futuro di migliaia lavoratori. I dipendenti, la maggior parte dei quali lavorano per l’azienda da decenni, si troveranno ad affrontare un futuro incerto che potrebbe includere la perdita del lavoro, oppure la riqualificazione. In molti casi, le aziende offrono programmi di riqualificazione per aiutare i dipendenti a trovare nuovi posti di lavoro, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Ma la riqualificazione professionale può essere un processo lungo e difficile, soprattutto per i lavoratori più anziani o per coloro le cui competenze sono strettamente legate alla produzione automobilistica tradizionale.

Altra conseguenza della chiusura di una delle fabbriche, è il trasferimento altrove (tuttavia, ciò può portare a difficoltà logistiche e personali, come la necessità di viaggiare in altre città o Paesi, con conseguenze sulla vita familiare e sociale). Malgrado le difficoltà, alcuni lavoratori possono trovare opportunità in nuovi settori, in particolare quelli legati alla mobilità sostenibile ed all’innovazione tecnologica. La transizione verso un’economia più verde può aprire infatti nuove posizioni, anche se la transizione non è immediata.

Sciopero dei lavoratori contro Volkswagen

I lavoratori della Volkswagen hanno avviato una serie di proteste contro il piano aziendale di chiusura degli impianti in Germania e i conseguenti tagli occupazionali, aderendo all’appello del sindacato IG Metall. Dopo le prime manifestazioni a Wolfsburg domenica sera 1 dicembre 2024, lo sciopero si è esteso, partendo da Zwickau e coinvolgendo otto altri stabilimenti, tra cui Hannover, Emden e Salzgitter. L’astensione dal lavoro, organizzata come “avvertimento”, prevede interruzioni di circa due ore per ogni turno lavorativo. IG Metall ha già dichiarato che, senza un accordo con i vertici sul rinnovo del contratto collettivo e sul piano di risparmi, le manifestazioni potrebbero intensificarsi fino a sfociare in uno sciopero senza precedenti nella storia tedesca.

L’azienda ha anche proposto un taglio del 10% degli stipendi e la cancellazione di alcuni benefit, mentre IG Metall chiede aumenti salariali del 7% e garanzie sugli investimenti e sull’occupazione. Una quarta riunione è prevista per il 9 dicembre.

Evoluzione del logo Volkswagen
Evoluzione del logo Volkswagen

Il destino dei lavoratori della Volkswagen infatti dipenderà in gran parte dalle decisioni finali dell’azienda, dalle trattative con i sindacati e dal sostegno fornito dal governo tedesco. La chiusura della fabbrica Volkswagen può avere un impatto devastante sull’economia locale, soprattutto nei luoghi in cui l’industria automobilistica è uno dei principali datori di lavoro. L’incremento della disoccupazione può portare ad una riduzione della domanda locale di beni e servizi, creando un effetto negativo sull’economia tedesca.

Cosa succederà nel prossimo futuro?

È difficile prevedere gli sviluppi futuri. Possiamo fare una serie di ipotesi, una in particolare è che la Volkswagen dovrà affrontare sfide difficili nei prossimi anni, e dovrà implementare strategie all’avanguardia per fronteggiare la concorrenza. Inoltre, è necessario specificare che la chiusura delle fabbriche è l’inizio di un processo di ristrutturazione più ampio.

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