Viaggi in Spagna, cose da vedere e scoprire in Andalusia
Il Sud della penisola iberica è caratterizzato dal suolo prevalentemente arido e polveroso. L’acqua scarseggia, eppure esistono imponenti letti di fiumi in secca ancora oggi utilizzati come vie di comunicazione.
Siamo affezionati alla Spagna perché offre tante possibilità di dare sfogo alla nostra passione: guidare in offroad per scoprire terre e paesaggi, luoghi dove ancora oggi l’asfalto non è arrivato. L’itinerario alla scoperta della Ruta del Agua in Andalusia ha richiesto cinque giorni di viaggio e abbiamo percorso 1.220 km in fuoristrada. Per i trasferimenti via terra ci sono voluti altri quattro giorni e 2.315 km, dal confine italiano di Ventimiglia alla partenza di Murcia e poi da Valencia a Ventimiglia.
Viaggio in 4×4 Spagna Andalusia
ANDALUSIA | DESCRIZIONE |
---|---|
Durata del viaggio | 5 giorni |
Lunghezza percorso | 1.220 km |
Sistemazione | Tutte le notti in hotel |
Difficoltà percorso | Facile con alcuni passaggi un po’ più tecnici; sterrati di grande bellezza paesaggistica, con qualche tratto pietroso |
Veicolo | Fuoristrada 4×4 di serie con marce ridotte |
Pneumatici | Preferibili All Terrain |
Cose da scoprire in Spagna Andalusia
Il Sud della Spagna non è poi così vicino a casa nostra come si potrebbe pensare: sono mille e cinquecento chilometri circa solo dal confine italo-francese di Ventimiglia, in Liguria, e di questo bisogna tenere conto nel programmare la trasferta. In alternativa c’è il traghetto Genova-Barcellona, oppure Civitavecchia-Barcellona, ma la durata del tempo di avvicinamento non cambia di molto.
Murcia, capitale dell’omonima provincia autonoma nel meridione della Spagna, è il luogo di ritrovo del nostro gruppo e punto di partenza ideale per scoprire questa arida zona della penisola iberica. Prima della partenza, su consiglio degli amici e compagni di viaggio, visitiamo la Cattedrale di Santa Maria, dall’architettura unica e splendido esempio del barocco andaluso.
Della Region de Murcia sono note soprattutto le spiagge assolate, tanto da essere soprannominate “Costa Calda”, e la fertile area lungo il fiume Segura. Il resto del territorio nell’entroterra è invece desertico.
Deserto in Europa Andalusia
La prima destinazione è l’Embalse de Puentes, un lago artificiale a 450 metri sul livello del mare che costituisce un’importante riserva idrica per la regione. Lasciamo il lago per arrampicare sulle colline, percorrendo strade sterrate polverose e ripide, ed entriamo in Andalusia, la più a sud tra le diciassette comunità autonome della Spagna. La sua configurazione geografica è quanto mai varia: si passa dalle coste del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico ai 3.480 metri di altitudine della Sierra Nevada.
Tra questi due estremi c’è una grande varietà di paesaggi, soprattutto desertici e aridi, dovuti proprio alla latitudine della regione. È qui, appena entrati in Andalusia e dopo avere superato il ponte sul Rio Almanzora, che la pista entra nel nostro primo “oued”. “Oued” in francese, oppure “wadi” o “uadi” in lingua araba, è il letto del corso d’acqua delle regioni nordafricane e desertiche in genere; resta asciutto per tutto l’anno, salvo divenire un fiume in piena nelle rare stagioni delle piogge. Il letto del “oued” che percorriamo è costituito da ghiaia e sabbia ed è perfettamente pianeggiante, scavato tra colline di terra brulla e la secca e bassa vegetazione.
Percorriamo il polveroso letto del fiume per chilometri fino a deviare per prendere uno sterrato e poi l’asfalto che ci porterà sul mare nei pressi di Almeria. A sud della città, nel Parque Natural Cabo de Gata-Níjar, affacciate sul mare, ci sono le rovine di un antico insediamento romano per la salatura e la conservazione del pesce, la Torre García di avvistamento del XVI secolo e la Cappella dell’Eremita Torre García.
Cose da vedere nel Desierto de Tabernas
Trascorsa la notte in un confortevole hotel riprendiamo la via dell’entroterra, raggiungendo la cittadina arabeggiante di Níjar. Da qui inizia la salita che ci porta al Paraje Natural Sierra Alhamilla, che attraversiamo percorrendo una polverosa pista sterrata che si snoda sulle brulle colline. Entriamo così nel Desierto de Tabernas, un susseguirsi infinito di calanchi pelati oppure coperti da una bassa vegetazione, un paesaggio tanto particolare da essere stato scelto per ambientare film western e non solo, divenuti famosi in tutto il mondo.
Le temperature in estate sfiorano i 50°C all’ombra e le piogge sono rarissime in tutte le stagioni. Così possiamo percorrere l’affascinante letto di un altro “oued” che serpeggia tra alte muraglie di roccia friabile. Siamo dentro un canyon con le pareti scolpite dalla forza del vento, con il letto del fiume a volte ampio e altre stretto o tortuoso. Questa via d’acqua particolarmente lunga prende il nome di Rambla de Tabernas e la percorriamo fino a riprendere l’asfalto che ci riporterà all’hotel.
In 4×4 nel Desierto de Gorafe
Oggi la nostra guida ci condurrà sulle piste che attraversano il Desierto de Gorafe, nella provincia di Granada. Meno conosciuto di Tabernas, Gorafe prende il nome dall’omonima cittadina e offre un paesaggio ancora più affascinante e davvero unico in Europa, con profondi canyon dalle pareti rosse, stratificate e dalle venature multicolori. Arrivati al belvedere Los Coloraos lo spettacolo è incredibile, soprattutto con la luce del tramonto, quando le pareti si caricano di colore e sembra di essere teletrasportati in Arizona, nel Grand Canyon.
Giù in fondovalle però non scorre il fiume Colorado, ma c’è il letto di un altro “oued”, una via d’acqua in secca che percorriamo fino a una deviazione tanto stretta da divenire tortuosa e quasi impraticabile: è il letto asciutto di un torrente secondario, tanto che si fatica a guidare sfiorando le pareti verticali. Il piccolo “oued” ci porta all’attacco di una ripida mulattiera, sconnessa e scavata sul fianco della montagna, che conduce direttamente al villaggio di Gorafe e all’asfalto.
Direzione Calar Alto
Finora abbiamo viaggiato su terreni prevalentemente aridi e attraversato paesaggi desertici, mentre ora puntiamo sulle montagne dell’entroterra. Adesso lo sterrato ci porta in alta quota, fino a raggiungere il famoso osservatorio astronomico internazionale di Calar Alto, a 2.171 metri di altitudine, dove lo sguardo spazia fino al mare in lontananza. Dopo il consueto pranzo pic-nic, la nostra guida riprende il tracciato offroad, mantenendosi sulla cresta delle montagne.
La pista serpeggia in alta quota e per una quarantina di chilometri restiamo sempre oltre i 1.700 metri s.l.m., con punte oltre i 2.000 e 2.200 metri, per ritornare in serata al fondovalle, dove ci attende un confortevole golf club resort.
Arrivo a Valencia
L’ultimo giorno lasciamo l’Andalusia per tornare nella Region de Murcia, sulla via del ritorno. La tappa odierna è impegnativa, con oltre quattrocento chilometri da percorrere, entrando nella regione Castilla-La Mancha e poi nella Comunitat Valenciana. Dopo un tratto di trasferimento su asfalto ci aspetta un paesaggio nuovo, totalmente differente da quelli incontrati finora. Dopo le regioni desertiche con i fiumi in secca e dopo le montagne oltre i 2.000 metri, ecco un’inaspettata regione collinare che si perde all’orizzonte.
Il suolo è duro e la vegetazione è rada, con qualche albero a basso fusto. Così lo sguardo può spaziare all’infinito e ammirare il colore dorato che prende il paesaggio, fino al tramontare del sole e all’arrivo a Valencia. Qui in serata termina questo sorprendente itinerario, un viaggio che offre paesaggi davvero rari da trovare nella nostra Europa.
Foto viaggio in 4×4 in Andalusia
Leggi anche:
→ Attività in fuoristrada e 4×4
Se sei appassionato di fuoristrada, trazione integrale ed avventure in fuoristrada non perdere il magazine ELABORARE4x4 elaborare.com/4×4-abbonamento
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!