Veicoli elettrici, aumentano del 69% i costi di ricarica
Dopo l’esponenziale aumento della benzina, adesso tocca anche all’elettrico. I prezzi della ricarica di auto elettriche sono saliti al 69%. Ecco i dati e la motivazione di questi incrementi.
Dall’inizio del 2024 il costo delle ricariche per i veicoli elettrici in Italia è aumentato notevolmente, salendo a +69%. Le ragioni che hanno portato a questo incremento potrebbero essere probabilmente legate all’aumento dei prezzi dell’elettricità a livello nazionale e internazionale.
Aumento ricariche auto elettriche, i dati
Le aziende, che gestiscono le stazioni di ricarica per veicoli elettrici sul territorio italiano, hanno inviato informazioni ai clienti firmatari di contratti ed abbonamenti, modificando spesso le condizioni delle tariffe precedentemente poste in essere. La denuncia è stata fatta da Federcarrozzieri (l’associazione delle autocarrozzerie italiane). Il “pay-per-use” sta vivendo una tendenza instabile, con alcune tariffe in aumento. Alcuni addirittura hanno eliminato tutte le offerte.
Federcarrozzieri afferma che per il servizio Be Charge di Plenitude (che possiede più di 20.000 stazioni di ricarica in Italia) ha incrementato i prezzi al consumo per la ricarica Quick, da 0,60 €/kWh a 0,65 €/kWh. Il prezzo della ricarica Ultrafast invece (fino a 150kW) è rimasto a 0,95 €/kWh. Tuttavia, da novembre dello scorso anno, è stato introdotto un nuovo piano tariffario che offre uno sconto invece del pagamento della solita tariffa mensile.
Per gli abbonamenti Enel e X Way si arriva a pagare fino a 69 centesimi al kWh per le ricariche veloci (per un massimo di 22kW). L’abbonamento “Small” di 25 euro è stato sostituito da quello “City”, che comprende la ricarica di 80 kWh a 49 euro.
Federcarrozzieri parla anche dell’incremento tariffario di A2A, dove il conto alle Isole digitali e Quick ha iniziato ad aumentare dallo scorso anno, da 0,56 euro/kWh a 0,65 euro/kWh. Di contro, il prezzo dei servizi Fast+ e Ultra è diminuito da 0,95 a 0,90 euro/kWh. Questa sorte è toccata anche agli abbonamenti:
- Small: da 23 a 25 euro
- Medium: da 51 a 57 euro
È stata inoltre abolita la tariffa Extra Large, che permetteva ai clienti di ricaricare fino a 320 kWh al mese a 122 euro per i consumatori standard, mentre per quelli domestici fino a 106 euro.
Il presidente Davide Galli, ha dichiarato:
“Da settimane riceviamo le proteste degli automobilisti che denunciano come i costi delle ricariche per le auto elettriche siano sempre più alti in Italia. Rincari che appaiono del tutto ingiustificati se si considera l’andamento delle quotazioni energetiche, e che si aggiungono agli altri aumenti che stanno interessando il settore dell’auto, dalle assicurazioni ai pezzi di ricambio”.
Società che hanno diminuito invece i prezzi delle ricariche
L’unica nota positiva è che vi sono aziende straniere operanti in Italia che non hanno aumentato i prezzi. Ad esempio l’operatore Ionity ha mantenuto stabile, e dunque uguale, la tariffa di consumo a 0,79 euro/kWh e ha ridotto del 50% il prezzo dell’abbonamento “Ionity Passport” (da 11,99 € a 5,99 € al mese).
Anche Tesla ha ridotto i prezzi di circa il 7% rispetto all’inizio del 2023, e quelli dell’abbonamento – sulle auto targate Tesla – del 2%.
Qual è la motivazione che ha spinto a questo notevole incremento?
Il motivo cardinale che ha spinto all’aumento dei prezzi, è la decisione della maggior parte delle aziende di distribuzione elettrica di eliminare le promozioni di tariffazione – le quali risultavano essere forse fin troppo convenienti –. Ma tale scelta sta facendo rapidamente calare la vendita dei veicoli elettrici in Italia rispetto allo scorso anno.
In sintesi, i consumatori sono tutt’oggi incerti sull’acquisto di veicoli elettrici in quanto costano di più rispetto a quelli con motore a combustione interna. Dunque, aumentare adesso anche il prezzo delle ricariche non gioverà sicuramente a loro favore.