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Truffa dello specchietto, come difendersi dal finto incidente

In mezzo al traffico caotico delle città italiane si consuma sempre più spesso la truffa dello specchietto rotto. Chi sono le vittime e come difendersi dai truffatori che hanno evoluto la tecnica e quale reato rischiano i truffatori dei finti incidenti

Roma ma anche tutte le grandi città italiane e quelle piccole di provincia, sono in balia dei truffatori. È sempre più frequente la “truffa dello specchietto retrovisore della quale si può essere vittime quando si è alla guida soprattutto in città quando c’è traffico.

Truffa dello specchietto retrovisore rotto cosa è

La truffa dello specchietto è una forma comune di frode che si verifica solitamente nel traffico. Di solito, coinvolge due parti: l’automobilista vittima della truffa e l’autore della frode.

Ecco come funziona la truffa dello specchietto:

  1. L’autore della frode individua un potenziale bersaglio che sta guidando. Segue la vittima o si posiziona in modo strategico nelle vicinanze.
  2. L’autore della frode esegue una manovra per provocare un incidente stradale con la vittima. Una delle tattiche comuni è quella di fermarsi bruscamente o effettuare un cambio di corsia improvviso, costringendo la vittima a frenare o a tamponare l’auto dell’autore.
  3. Dopo l’incidente, l’autore della frode afferma che la vittima è colpevole dell’accaduto. Potrebbe affermare, ad esempio, che la vittima non ha tenuto la distanza di sicurezza o che ha cambiato corsia senza segnalazione. L’obiettivo è far apparire la vittima come il responsabile della rottura dello specchietto agendo in modo aggressivo o minaccioso nei confronti della vittima, cercando di costringerla a pagare per i danni o a fornire un risarcimento immediato in contanti. La vittima potrebbe sentirsi intimidita o sotto pressione e potrebbe essere indotta a pagare per evitare conflitti o ulteriori complicazioni.

Questa truffa è finalizzata a ottenere un vantaggio finanziario ingiustificato dall’incidente, facendo apparire l’innocente come colpevole. È importante essere vigili e prudenti sulla strada e seguire le regole di guida per evitare di diventare vittime di truffe del genere.

In caso di sospetta truffa dello specchietto o qualsiasi altra truffa legata a incidenti stradali, è consigliabile segnalare immediatamente l’incidente alle autorità competenti e informare la propria compagnia assicurativa. Inoltre, potrebbe essere utile consultare un avvocato specializzato in diritto delle assicurazioni o in responsabilità civile per ottenere consigli legali specifici sulla tua situazione.

La dinamica della truffa dello specchietto retrovisore rotto è questa: quando si è molto vicini ad un’altra vettura si avverte prima un colpo secco e subito le rimostranze del truffatore che lamenta il danno allo specchietto della propria auto (ovviamente rotto) e pretende contestualmente la risoluzione bonaria del sinistro con una richiesta di risarcimento in contanti. Le vittime in buona fede credono al raggiro e si ritrovano con il portafoglio vuoto.

La truffa dello specchietto è un classico e spesso si consuma nella confusione del traffico cittadino. Spesso i truffatori viaggiano su auto danneggiate o con graffi compatibili ad un eventuale urto accidentale.

Specchietto rotto
Uno specchietto rotto

Approfittando del caos questi truffatori simulano bene il rumore di contatto tra le due auto (anche sferrando un pugno sulla portiera della vittima) ed intimano all’automobilista “vittima” di accostare.
Spesso il punto è anche scomodo, potrebbe essere in prossimità di una corsia di emergenza delle strade a scorrimento veloce o in prossimità di incroci in città. La regola impone che la truffa si consumi il più velocemente possibile.

Truffa dello specchietto, la richiesta di soldi

Dopo che il truffatore ha lamentato la rottura dello specchietto sollecita la vittima per chiudere celermente il sinistro in maniera bonaria con rimborso immediato sul loco, senza stipulare CID (Constatazione amichevole di incidente) o una denuncia che implichi l’intervento dell’assicurazione o delle Forze dell’Ordine. La regola è chiara, prendere tutto il possibile e scappare.

Specchietti retrovisori di auto in colonna
Massima attenzione a chi si avvicina allo specchietto mentre si è immersi nel traffico.

Da qui parte la richiesta di soldi in contanti, intimando alla vittima di consegnargli tutto quello che ha nel portafoglio. Attenzione, perché il truffatore cerca di creare confusione e con un eventuale complice ne approfitta anche per rubare oggetti preziosi all’interno dell’abitacolo del malcapitato, spesso una borsa appoggiata sul sedile del passeggero.

Come si è evoluta la truffa dello specchietto

Nella truffa dello specchietto i malviventi hanno attuato nuove modalità di raggiro. Ad esempio vengono mostrati cellulari, tablet ma anche orologi danneggiati, che sarebbero caduti dal finestrino a causa di una manovra azzardata della vittima individuata.

E’ bene fare attenzione perché ci sono diverse modalità di truffa: dalla più classica, simulando il contatto tra le due vetture fino al lancio di bulloni, sassi o l’utilizzo di carta vetrata per creare un segno nella vettura della vittima. Non viene preso di mira solo lo specchietto.

Vetro smartphone rotto truffa
I truffatori lamentano il danneggiamento anche di dispositivi elettronici come lo smartphone

Spesso vengono colpiti i punti ‘ciechi’ della vettura, come la fiancata nel lato destro posteriore, dalla parte del passeggero, dove il conducente dal posto di guida ha meno visuale.

Come i truffatori individuano una potenziale vittima dello specchietto rotto

La vittima della truffa dello specchietto è facile preda soprattutto quando mostra esitazione ed incertezza alla guida.

La richiesta economica varia a seconda dello “status” della vittima che i truffatori individuano facilmente. Se ad esempio è a bordo di un’auto di grande valore, i malviventi chiedono ovviamente un “risarcimento” maggiore; se invece guida un’utilitaria o un veicolo economico si “accontentano” di un bottino più esiguo.

Come difendersi dalla truffa dello specchietto, consigli

Il modo migliore per difendersi dalla truffa dello specchietto è quello di tenere sempre gli occhi aperti e nel caso in cui si presenti la richiesta del risarcimento in contanti per il fantomatico danno da parte del malintenzionato chiamate subito le Forze dell’Ordine per effettuare tutte le verifiche del caso.

Polizia che controlla lo specchietto rotto
Polizia che controlla lo specchietto rotto

E’ opportuno ricordare che in caso di contatto tra 2 specchietti retrovisori di due auto affiancate che viaggiano alla stessa velocità difficilmente avviene una rottura, ma semplicemente uno dei due (o entrambi) specchi si richiude.

Un altro consiglio è quello di non fermarsi immediatamente, soprattutto se si è soli, ma in un punto in cui la strada presenta un largo e possibilmente con altre persone presenti.

Se si è sicuri di aver provocato il danno richiedere la compilazione del CID, la constatazione amichevole che permette anche di valutare le reazioni di chi avete di fronte.

Se sei arrivato qui in fondo e sei una persona onesta, speriamo che questi consigli possano aiutarti.
Se invece sei un truffatore dello specchio rotto, continua a leggere perché ti riguarda personalmente.

Avviso ai truffatori dello specchio rotto, occhio al reato e all’aggravante

Al truffatore ricordiamo cosa rischia con questo tipo di truffa punita ai sensi dell’art. 640 c.p commessa da “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.” La truffa dello specchietto può comportare per il truffatore anche il sequestro del mezzo, ai sensi dell’art. 253 c.p.p e s.s., come corpo del reato: tanto per essere chiari, c’è il sequestro dell’auto ammesso che il suo veicolo abbia pure un minimo di valore e che non sia stato oggetto di furto. Occhio perché c’è anche l’aggravante della minorata difesa: visto che i truffati sono considerati soggetti “deboli”, al truffatore, denunciato e portato a processo, potrebbe essere contestato il reato di truffa, aggravato dalla minorata difesa in presenza di strade trafficate, una persona anziana alla guida, con rischio anche dell’ARRESTO.

Ecco alcuni casi di truffatori incastrati dalle Forze dell’Ordine a PISA, Vercelli, Roma

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