Camion sull’A1 fermato, la verità sul motore V12 da 1.500 CV
La Polizia Stradale di Frosinone ha fermato sull'A1 un tir truccato, nel quale il motore originale è stato sostituito con quello del carro armato Ariete "EVO", un Fiat-Iveco V-12 MTCA da 12 cilindri, 26.000 cc.
Sulla A1, all’altezza del casello di Ferentino, una pattuglia della Polizia Autostradale di Frosinone ha notato un tir “IVECO Turbostar” con una velocità sospetta e una notevole fumosità. Dopo averlo fermato per un controllo di routine dei documenti e cronotachigrafo, gli agenti hanno trovato il veicolo tutto elaborato, equipaggiato con un doppio scarico e componenti meccaniche anomale. Per fare chiarezza, hanno chiesto di visionare il motore sollevando la cabina di guida ed hanno scoperto che al posto del motore originale c’era un V12 accoppiato alla bellezza di 2 turbocompressori al posto dell’originale ad 8 cilindri. Il mezzo è stato portato poi presso un’officina ufficiale IVECO, dove i meccanici, increduli, hanno evidenziato le modifiche apportate difformi dall’originale. Successivamente sul banco prova potenza.
Il motore del camion fermato sull’A1
Sul tir fermato dalla Polizia Stradale è stato montato un motore V12 di notevoli dimensioni, non di fabbrica, ma sempre prodotto dalla Fiat-Iveco. Inizialmente è stata diffusa la notizia che fosse proveniente da un gruppo elettrogeno industriale, mentre in realtà è quello montato anche da un carro armato, l’Ariete.
Si tratta infatti del motore FIAT V12 MTCA, 12 cilindri a V di 90°, con cilindrata unitaria da 25.800 cc, doppio turbo (uno per bancata), raffreddato ad acqua, turbodiesel con intercooler ed iniezione diretta che sviluppa una potenza massima di 1.300 Hp (956 Kw) a 2.300 g/m e una coppia massima di 4.615 Nm a 1.600 g/m. Alcune misure caratteristiche: alesaggio 145 mm, corsa 130 mm. Per accenderlo è utilizzato un motorino d’avviamento da ben 12,2 cavalli (9 kW).
Probabilmente il motore V12 è stato acquistato presso un autodemolitore che tratta mezzi militari dismessi solitamente venduti alle aste.
Questo motore FIAT V12 è stato impiegato anche in campo nautico, prodotto dalla IVECO AIFO con la sigla 8291SRM12-85-75.
Il conducente per far posto al motore più grande rispetto a quello originale ha modificato il telaio del veicolo. Inoltre ha completato l’elaborazione con la sostituzione del cambio e dell’impianto frenante maggiorato per migliorare la frenata dell’autocarro.
Motore Iveco TurboStar 190-48 V8 originale
Il motore montato sull’Iveco Turbo Star stock è in due varianti: sei cilindri in linea da 13.798 cc con intercooler, che eroga circa 330 CV, ed una con motore otto cilindri a V turbo, doppia turbina (Kkk K27) da 17.174 cc, capace di erogare 480 CV ed una coppia di 209 kgm a 1.100 giri. La testata dell’otto cilindri a V monta quattro valvole per cilindro. Il motore dell’Iveco 190.48 V8 monta anche una ventola di raffreddamento azionata da un motore idraulico a velocità variabile (Behr). Questo motore del 190.48 consumava poco, ovvero 2,86 km/litro, rispetto alla media di quegli anni.
Il 190.48 poteva montare 2 tipologie di cambio della ZF, l’Eaton Fuller a 13 marce (non sincronizzate) e l’Ecosplit a 16 marce, mentre al ponte posteriore i componenti sono della Rockwell, fornitore dei freni Duo Duplex Stopmaster e del riduttore.
Prova potenza al banco a rulli
Il tir, messo sul banco prova, ha erogato una potenza di 1.500 CV e una velocità accertata sui rulli di oltre 130 km/h. Anche se non è stato possibile testare la velocità massima per motivi di sicurezza, si stima che potesse superare i 150 km/h. Sul profilo social del proprietario si può scoprire che il veicolo a pieno carico superava auto in movimento ad una velocità di 160 km/h.
Multa al tir elaborato
Dopo gli accertamenti tecnici, il conducente è stato sanzionato con una multa per un totale di circa 4.300 euro. Oltre alla sanzione, la Polizia ha predisposto il ritiro della carta di circolazione, l’obbligo di revisione straordinaria del veicolo, la sospensione della patente di guida fino a 3 mesi e la decurtazione di 23 punti dalla patente.
Omologazione possibile?
In Italia, purtroppo, non è consentita l’omologazione di modifiche alle parti meccaniche e costruttive di questa tipologia. Molta più libertà al “tuning” è sempre stata concessa in Germania grazie al TUV (ente omologatore) che ha omologato tantissime modifiche anche alle “caratteristiche costruttive” del mezzo di veicoli italiani.
In Inghilterra, tutto queste modifiche potrebbero essere anche legalizzate e ovviamente riportate a libretto. Qui il mezzo in questione, a seguito di revisione, prova e collaudo finale avrebbe avuto un libretto di circolazione con il numero seriale del nuovo motore, nuova assicurazione in base alla cilindrata.
Ma siamo in Italia e per la revisione obbligatoria, il proprietario sta ripristinando il mezzo nella configurazione originale con il V8 al posto del V12. Smontaggio motore in corso….
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