Taxi, nuove licenze e incentivi con la riforma nel Decreto Asset
Nuove licenze, licenze temporanee e incentivi per l'acquisto di taxi ibridi o elettrici con la riforma prevista nel "Decreto Asset" del Governo Meloni
L’Aula della Camera ha approvato in via definitiva il Decreto Legge Asset con 155 voti favorevoli, 108 contrari e due astenuti. Il decreto del governo Meloni, che conta 41 articoli, affronta varie questioni economiche e finanziarie, inclusa le richieste dei taxi. I comuni capoluogo di regione, città metropolitane o aeroporti ora possono aumentare il numero delle licenze taxi fino al 20% di quelle esistenti, attraverso un concorso speciale. Inoltre, possono rilasciare licenze temporanee o stagionali ai titolari esistenti.
Nuove licenze taxi con la riforma
Il provvedimento introduce modifiche alla regolamentazione delle nuove licenze per i servizi taxi. Grazie al decreto i comuni ora hanno la possibilità di rilasciare in via sperimentale licenze temporanee per affrontare un significativo aumento della domanda di taxi causato, ad esempio, da eventi di grande portata come il Giubileo 2025, le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e un possibile Expo 2030 a Roma. Queste licenze temporanee possono ammontare a 1.500 a Roma e oltre 1.000 a Milano e sono richiedibili per coloro che già possiedono una licenza taxi.
Inoltre i comuni capoluogo di regione, città metropolitane e comuni con aeroporti internazionali possono aumentare il numero di licenze taxi fino al 20% di quelle già esistenti tramite un concorso straordinario. Queste nuove licenze richiedono l’uso di veicoli a basse emissioni fino a 135 g/km di CO2.
Taxi con doppia guida
Le licenze temporanee consentono la presenza di una seconda guida e hanno una durata massima di 12 mesi, con la possibilità di essere prorogate per altri 12 mesi se necessario. La sostituzione del conducente può avvenire autonomamente durante l’orario del turno aggiuntivo o durante l’orario del turno assegnato.
Incentivi acquisto taxi dal Decreto
Il decreto introduce incentivi per l’acquisto di auto destinate a taxi ai vincitori del concorso, ai titolari di licenze taxi che sostituiscono i loro veicoli e ai soggetti autorizzati al noleggio con conducente. Questi incentivi sono in vigore fino al 31 dicembre 2024 e possono essere estesi fino al 31 dicembre 2026. Tali incentivi sono applicabili all’acquisto di veicoli a basse emissioni nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 g/km di CO2 destinati all’uso come taxi.
L’importo del bonus è il doppio rispetto all’ecobonus disponibile per i cittadini privati. Ad esempio, per l’acquisto di un veicolo elettrico nella fascia 0-20 g/km di CO2, l’incentivo passa da 3.000 a 6.000 euro senza la necessità di rottamazione, o da 5.000 a 10.000 euro con rottamazione di un veicolo precedente.
Per l’acquisto di veicoli ibridi plug-in nella fascia 21-60 g/km di CO2, i taxi ricevono un incentivo di 8.000 euro con rottamazione o 4.000 euro senza. Per veicoli adibiti a taxi con motori full e mild hybrid, benzina, diesel e GPL/metano nella fascia 61-135 g/km di CO2, l’incentivo è di 4.000 euro, ma solo in caso di rottamazione di un veicolo precedente.
Infine, è prevista un’intesa tra il governo e le autorità locali per regolare il traffico e istituire corsie preferenziali e aree di sosta con ricariche per veicoli elettrici nei centri urbani.
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