A Roma gli eco-vandali, blitz sulla Tangenziale e Fontana di Trevi
L'ennesima protesta ambientalista di Ultima Generazione. Gli attivisti hanno prima bloccato il traffico a Roma sulla Tangenziale Est e poi hanno assaltato la fontana di Trevi imbrattandola di nero. Il Governo sta studiando le misure per punire gli eco-vandali.
Gli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione sono tornati a bloccare le strade di Roma, aggravando la situazione del traffico nella Capitale. La cronaca del 17 maggio 2023 ci racconta dell’ultimo blocco sulla Tangenziale Est, tra viale Somalia e viale Libia. Questa volta alcuni di loro si sono calati dal ponte delle Valli, mentre altri bloccavano la sede stradale, scatenando l’ira degli automobilisti inferociti.
Traffico a Roma sulla Tangenziale Est
La protesta plateale degli ambientalisti di Ultima Generazione mercoledì 17 maggio 2023, intorno alle 8:30 del mattino, ha paralizzato la Tangenziale Est di Roma, causando un traffico impazzito sulla strada in direzione San Giovanni.
Gli attivisti contro gli automobilisti romani hanno usato cime da rocciatori, per appendersi dal cavalcavia di via della Valli, tra viale Somalia e viale Libia.
Successivamente sul posto sono arrivate le Forze dell’Ordine e, intorno alle 10.00, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per portare via le persone che erano appese al ponte.
Gli attivisti, 14 in tutto, sono stati denunciati dal Commissariato Vescovio per manifestazione non autorizzata, attentato alla sicurezza dei trasporti e blocco stradale.
Protesta ambientalista Ultima Generazione
Questo è solo l’ultimo atto dimostrativo degli attivisti di Ultima Generazione. Pochi giorni fa avevano bloccato la Roma-Fiumicino, mentre qualche settimana fa avevano inscenato una protesta nudi in Via del Tritone, sempre a Roma. Dal dicembre 2021 ad oggi, sulla base delle istruttorie della Divisione Anticrimine, sono stati emessi 84 fogli di via obbligatori a carico degli attivisti, che però non fermano le loro azioni.
La protesta ambientalista colpisce soprattutto gli automobilisti inermi che devono andare a lavorare, o si muovono per questioni di salute, ma anche per semplice diletto. Le loro azioni sono eclatanti, nonché molto fastidiose per l’intera collettività.
Oltre ai blocchi stradali hanno colpito anche i monumenti, imbrattando la facciata della sede del Senato a Roma, quella del Palazzo Vecchio a Firenze, nonché diversi altri monumenti a Roma e Milano, tra cui il monumento equestre a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano, utilizzando degli estintori. Quest’azione è costata cara alla collettività perché per eliminare la vernice è necessario un restauro che potrebbe costare fino a 200mila euro.
Ultima generazione imbratta la Fontana di Trevi
Altro blitz di “Ultima Generazione” sulla Fontana di Trevi dove una decina di attivisti hanno versato un liquido nero, ovvero carbone vegetale esponendo uno striscione con la scritta “non paghiamo il fossile” e urlando “il nostro Paese sta morendo”. Sono intervenute le Forze dell’Ordine che li hanno estratti dalla vasca tra gli insulti dei passanti e dei turisti. Saranno buttati via 200.000 litri di acqua.
Provvedimenti contro gli eco-vandali
Il Governo si sta muovendo per punire gli eco-vandali. Nel Consiglio dei ministri è arrivato un ddl da Forza Italia che prevede l’arresto in flagranza per gli imbrattatori, e pene per chi infierisce sui basamenti e sulle teche; poi Fratelli d’Italia ha annunciato un disegno di legge che impone il divieto di avvicinarsi a una distanza inferiore a 10 metri dagli edifici sottoposti a tutela “per chi ha riportato una o più denunce, o è stato condannato – anche con sentenza non definitiva – per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali tutelati“.
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