Stop auto diesel, blocco Euro3 compresi al nord italia
Nelle Regioni della Pianura Padana da ottobre scatta lo stop alle auto diesel anche Euro 3. Salvi i veicoli a GPL e Metano. Guida completa su chi può circolare, chi no in base all'Accordo di Programma del bacino Padano per il miglioramento della qualità dell'aria.
STOP AUTO DIESEL – Guerra totale allo smog ed alle auto diesel, dalle parole si è passati ai fatti. Dal 1° ottobre al 31 marzo 2019 nelle regioni del Nord Italia come Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna scatta il divieto di circolazione nei giorni feriali per le auto più inquinanti, compresi i veicoli diesel Euro 3. Il divieto per le auto alimentate a gasolio, indipendentemente dai livelli d’inquinamento naturalmente, riguarda anche i mezzi benzina Euro 0, diesel Euro 0, diesel Euro 1 e diesel Euro 2.
Nessun problema per i veicoli alimentati a GPL e metano possono circolare liberamente.
Accordo di Bacino Padano per la qualità dell’aria
Lo stop al diesel è stato deciso in seguito all’accordo “Accordo Bacino Padano” per la qualità dell’aria tra il Ministero dell’Ambiente e numerose aree nel Nord come le regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto. E’ questo un vero atto di guerra senza fine contro l’automobile, di cui se ne parla anche a Roma dove dal 2024 dovrebbe partire un altro stop alle auto diesel.
Una guerra che spesso gli automobilisti si vedono costretti ad affrontare in autunno, quando in tutta Italia già in passato una serie di provvedimenti vedevano la limitazione al traffico e blocchi della circolazione.
Blocco auto diesel Pianura Padana
Nel provvedimento interregionale di blocco auto diesel in Pianura Padana è anche previsto l’istituzione di domeniche “ecologiche”: la prima è c’è il 7 ottobre, mentre la seconda il 4 novembre. In caso di situazioni d’emergenza, come lo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria per quattro giorni consecutivi, scatteranno misure aggiuntive: per le auto il divieto di sosta con motore acceso, per le abitazioni il limite al riscaldamento domestico alla temperatura di 19 gradi (ospedali e scuole escluse). Dal 2020, queste stesse Regioni della Pianura Padana, hanno già deciso che dall’ottobre del 2020 sarà limitata la circolazione degli Euro 4 e dal 2025 nelle città scatterà il blocco degli Euro 5.
STOP AUTO DIESEL, Pianura Padana
Il blocco alle auto inquinati con lo stop alle auto diesel in Pianura Padana, o comunque fuori dalle aree urbane già coinvolte, dovrebbe interessare oltre 2 milioni di automobili e 790.000 furgoni immatricolati.
In Emilia Romagna lo stop riguarda anche le auto diesel Euro 4. Ma non in tutti i comuni con più di 30mila abitanti, il divieto sarà applicato allo stesso modo, dato che in parecchi casi norme e modalità non sono state ancora decise.
Infatti tutti i Comuni sono uniti nell’affermare che la qualità dell’aria va migliorata ma ognuno può amministrare il divieto come meglio crede, con il risultato di creare ancora più confusione nei poveri automobilisti. In attesa di tutte le delibere dei Comuni quello che emerge che ci saranno orari discordanti fra Comune e Comune e varie deroghe a discrezione delle varie Amministrazioni.
Stop auto inquinati Lombardia
Provando a fare un po’ d’ordine quello che è certo che al Nord in Lombardia lo stop alle auto inquinanti, compresi i mezzi diesel Euro 3, è in vigore al lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle ore 19,30 (è l’orario più esteso). Questa regola verrà applicata nei 209 comuni di Fascia 1 e nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese).
Solo a Milano il divieto riguarda 12.500 furgoni e 32.500 automobili in più rispetto alle limitazioni di un anno fa. Esenti dallo stop ci sono: ambulanti, medici e veterinari in visita urgente, lavoratori con turni tali che sono impossibilitati a muoversi con i mezzi di trasporto pubblico, parroci e veicoli con a bordo almeno tre persone (cosiddetto car pooling).
In Lombardia tra i veicoli esclusi (possono circolare!) ci sono quelli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o GPL, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione.
Stop auto diesel Veneto
In Veneto il blocco al diesel è simile alla Lombardia ed in quasi tutte le città coinvolte scatta nei giorni feriali dalle 8,30 alle 18,30. Ad usufruire delle deroghe sono tutti coloro che hanno anche un Isee pari o inferiore a 16.700 euro e gli over 70.
Qui c’è una deroga per veicoli alimentati a benzina o gasolio dotati di impianti omologati che consentono il funzionamento del veicolo esclusivamente a GPL o Metano, nel caso di veicolo a benzina, o a GPL (mixed fuel) o metano (dual fuel) nel caso di veicolo a gasolio.
Video del TG VICENZA dove dal 1° ottobre al 31 marzo divieto di transito dalle otto e mezzo del mattino alle sei e mezza di sera, senza interruzioni, per macchine a benzina euro 0, 1 e 2 e per le vetture a gasolio euro 0,1, 2, 3 I Vicentini troveranno cartelli come questi, con il colore verde.
Stop auto diesel Piemonte
In Piemonte lo stop alle auto diesel si registra la situazione più ingarbugliata perché quasi tutti i Comuni hanno posticipato l’entrata in vigore delle misure anti-smog. I Sindaci infatti si sono dati appuntamento in Regione per trovare una mediazione dopo che la giunta Chiamparino ha approvato limitazioni più blande rispetto a quelle decise dai sindaci di Torino e area metropolitana.
Stop auto diesel Emilia Romagna
In Emilia Romagna invece il blocco è ancora più stringente perché lo stop alle auto diesel riguarda anche gli Euro 4, dalle 8.30 alle 18.30 dei giorni feriali, più la prima domenica di ogni mese. Una decisione che lascia fermi almeno 309 mila mezzi, che si vanno a sommare alle 184 mila vetture diesel Euro 3, 208 mila di classe ambientale inferiore e 244 mila veicoli commerciali.
Anche in Emilia Romagna dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 è confermato il via libera per veicoli a metano e GPL, oltre che per elettrici e ibridi.
Verifica classe ambientale
Chi non rispetta il divieto va incontro a delle sanzioni previste dal Codice della Strada, con multe che possono arrivare fino a 658 euro. Ma come di può verificare la propria classe ambientale di apparenza? Per farlo basta consultare la Carta di Circolazione dell’auto, più precisamente nel secondo quadrante (come fare link QUI). Più in generale le auto Euro 3 sono quelle immatricolate fino al 2006. On line lo si può verificare dal Portale dell’Automobilista e dall’Aci, inserendo il numero di targa.
No a demonizzazioni auto
Quando si parla di qualità dell’aria non si può sempre demonizzare il mondo dell’auto. L’accordo non riguarda infatti solo le auto e prevede investimenti (16 milioni di euro) anche per ridurre le emissioni zootecniche e favorire la rottamazione dei mezzi più vecchi. Un passo in vanti perché è sbagliato demonizzare esclusivamente le auto.
Secondo uno studio Acea infatti la scarsa qualità dell’aria solo il 13% dipende da auto e veicoli commerciali. Un valore simile è a carico dei riscaldamenti delle abitazioni e degli altri mezzi di trasporto (navi, aerei, treni etc), mentre il 10% delle emissioni viene proprio dal settore agricolo. Dai dati dunque si evince che la scarsa qualità dell’aria è causata maggiormente dalla produzione dell’energia (30%) e dall’industria (19%).
Insomma questo STOP FORZATO del diesel farà arrabbiare molti automobilsti, già vessati in fatto di tassazione con bolli, superbolli ed accise sui carburanti che non potranno utilizzare la propria auto liberamente. E’ una decisione fortemente criticata perché allo stop non sono seguite forme di incentivi per rottamare ed acquistare una nuova auto. E non solo questo. C’è il discorso dell’inquinamento….
SOLUZIONE ANTISMOG?
Una delle soluzioni più convenienti per inquinare meno e circolare anche in caso di limitazioni al traffico in caso di blocco della circo colazione per i veicoli più vetusti viene suggerita dal Consorzio Ecogas: la trasformazione a GPL e metano, che può essere effettuata presso oltre 6.000 officine specializzate in tutta Italia.
“L’investimento affrontato per la trasformazione – sottolinea Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – potrà essere recuperato in tempi brevi: il risparmio sul pieno è molto elevato e può arrivare anche fino al 60%. Abbiamo calcolato che un’auto che percorre 20.000 km all’anno con un consumo di 10 km/litro, ammortizza la maggior spesa in meno di 12 mesi.”
Secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, “le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro 6.”
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Video che spiega come funziona il sistema di abbattimento delle emissioni di un nuovo motore diesel