Stellantis: risultati finanziari 2024 e piano di rilancio 2025
Per l'anno 2025 il gruppo punta su un piano ben definito di rilancio con dieci nuovi modelli e la nomina del successore di Tavares.
Stellantis ha chiuso il 2024 con un calo di ricavi e conseguentemente di utili, oltre a un consumo di cassa di 6 miliardi di euro. Nonostante ciò, il Gruppo ha dichiarato che i risultati sono in linea con le previsioni e prevede una ripresa della redditività nel 2025 attraverso i suoi 17 marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Leapmotor, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys.
Piano di rilancio Stellantis per l’anno 2025
Per il 2025, Stellantis punta a rilanciare i conti sotto la guida del presidente John Elkann, mentre è in corso la nomina del successore di Carlos Tavares, attesa entro metà anno. Nonostante le difficoltà del 2024, il Gruppo ha raggiunto traguardi strategici. Stellantis infatti sta portando avanti la transizione verso nuove piattaforme multi-energia per ampliare la propria offerta di modelli. La STLA Medium è già alla base di veicoli come la Peugeot E-3008, l’Opel Grandland e la DS N° 8, garantendo fino a 750 km di autonomia in versione elettrica.
La STLA Large, invece, è pensata per marchi come Dodge, Jeep, Alfa Romeo e Maserati, offrendo motorizzazioni ibride ed endotermiche. Per i veicoli di grandi dimensioni, la STLA Frame farà il suo debutto nel 2025 con il Ram 1500 Ramcharger, destinato ad autocarri e SUV full-size. Infine, la piattaforma Smart Car punta a rendere più accessibili i modelli europei, come la Citroën C3/ë-C3 e la Fiat Grande Panda.
Dieci nuovi modelli Stellantis nel 2025
In totale nel 2025, Stellantis lancerà dieci nuovi prodotti e continuerà a integrare l’Intelligenza Artificiale, collaborando con Mistral AI per lo sviluppo di un assistente avanzato per veicoli. Ha inoltre presentato STLA AutoDrive 1.0, il suo primo sistema di guida autonoma, che insieme a STLA Brain e STLA SmartCockpit migliorerà automazione ed esperienza utente.
“Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’Azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici – le parole di John Elkann, Presidente Stellantis – in particolare, abbiamo lanciato nuove piattaforme e modelli multi-energy, novità che proseguiranno nel 2025; abbiamo avviato la produzione di batterie per veicoli elettrici attraverso le nostre joint venture e abbiamo reso operativa la partnership con Leapmotor International.
Le persone di Stellantis, ricche di talento e dedizione, stanno lavorando con energia e determinazione protese al futuro, coinvolgendo i key-stakeholders e avvicinando il processo decisionale alle esigenze dei nostri clienti. Siamo fermamente intenzionati a guadagnare quote di mercato e a migliorare le performance finanziarie nel corso del 2025”.
Stellantis, analisi bilancio 2024
Stellantis ha chiuso il 2024 con ricavi in calo del 17% a 156,9 miliardi di euro, a causa di una riduzione delle consegne del 12%, dovuta anche a “gap temporanei nella gamma prodotti” e a strategie di riduzione delle scorte. L’utile operativo rettificato è crollato del 64% a 8,65 miliardi, con un margine sceso dal 12,8% al 5,5%, mentre i profitti sono diminuiti del 70% a 5,52 miliardi.
La redditività è stata penalizzata dall’aumento delle spese promozionali, dal peggioramento del mix di prodotto e dai maggiori costi di garanzia. Sul fronte finanziario, i flussi di cassa operativi sono scesi drasticamente, e quelli delle attività industriali sono risultati negativi per oltre 6 miliardi, a fronte di un dato positivo di 12,86 miliardi nel 2023.
La liquidità disponibile industriale è calata a 49,5 miliardi di euro, con una posizione finanziaria netta industriale più che dimezzata a 15,1 miliardi. Alla luce di questi risultati, il consiglio proporrà all’assemblea degli azionisti del 15 aprile un dividendo di 0,68 euro per azione, in calo del 56% rispetto all’anno precedente.
Stellantis vendite nel mondo
Stellantis ha subito un forte calo in Nord America, storicamente il suo mercato più redditizio, con consegne in calo del 25%, ricavi giù del 27% a 63,45 miliardi e utile operativo crollato dell’80% a 2,66 miliardi, con il margine sceso dal 15,4% al 4,2%. Anche l’Europa ha registrato una flessione, con consegne in calo dell’8%, ricavi giù dell’11% e utile operativo in calo del 63% a 2,42 miliardi. In Sud America, invece, le consegne sono cresciute del 4%, con ricavi in lieve calo (-1%) e utile operativo quasi stabile (-4%). Il peggioramento ha interessato anche Medio Oriente & Africa, Cina, India e Asia-Pacifico. La crisi della Maserati si è accentuata, con consegne dimezzate a 11.300 unità, ricavi scesi a 1,04 miliardi e una perdita operativa di 260 milioni, rispetto all’utile di 141 milioni del 2023.
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