Soprannomi e pseudonimi di Enzo Ferrari, com’era chiamato?
Nella storia anche per l’indimenticato Enzo Ferrari sono stati coniati diversi soprannomi, pseudonimi come il Commendatore, il Drake, il Grande Vecchio, Al Mat in dialetto modenese, il Mago di Maranello, Saturno, il Cinico ed il Patriarca.
Enzo Anselmo Ferrari (Anselmo il suo secondo nome all’anagrafe) fu indubbiamente un uomo di grande personalità e, forse anche per questa ragione, nel tempo è stato denominato in vari modi sia dalla stampa sia nell’ambiente automobilistico, quasi ribattezzato con soprannomi e pseudonimi a volte roboanti, scherzosi e altre un po’ irriguardosi.
Un soprannome anche per Enzo Ferrari
Perché un soprannome? Sono in molti ai quali viene affibbiato un “soprannome“: lo scopo è esclusivamente ludico con l’imposizione di uno pseudonimo a fini scherzosi, ironici ma anche affettiva. Nell’ambiente scolastico o in quello del lavoro, tra amici spesso viene rifilato un soprannome a qualcuno che sia un politico, calciatore, cantanti, pilota di automobili e moto. Anche Enzo Ferrari aveva il suo soprannome, anzi i suoi soprannomi, vediamo quali erano.
Enzo Ferrari, “il Commendatore”
L’appellativo più usato e conosciuto per Enzo Ferrari è stato forse il Commendatore, quasi un secondo nome. Enzo Ferrari nel 1927 ricevette infatti l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia. Oltre a quella carica, il 21 dicembre 1952 fu insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro e il 25 luglio 1979 di quello di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
I suoi meccanici, vissuti nel periodo postbellico, storpiando il dialetto modenese lo chiamavano “Cumandatur“, quasi a far derivare il nome dalla parola comando. In tedesco, lingua conosciuta all’epoca almeno nelle parole principali, kommandatur significa comando, presidio militare.
Enzo Ferrari, “il Drake”
Un altro appellativo elogiativo di Enzo Ferrari è stato il Drake, ovvero il drago. Un mostro di bravura nel realizzare imprese straordinarie. Si riferisce al celebre corsaro Francis Drake e venne coniato dagli avversari inglesi nel secondo dopoguerra.
Un nome che è un misto di accusa e di ammirazione, per la dimostrata capacità e determinazione dell’uomo Ferrari nel perseguire e cogliere risultati sportivi di portata assai superiore alla sua piccola azienda, operando una gestione dittatoriale del suo team.
Enzo Ferrari, “l’Ingegnere”
Enzo Ferrari veniva anche chiamato in senso referenziale l’Ingegnere. Infatti, l’Università degli Studi di Bologna gli conferì, il 7 luglio 1960, la Laurea “honoris causa” in Ingegneria industriale meccanica.
Oltre a questo titolo accademico, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il 1° febbraio 1988, lo volle insignire della Laurea “honoris causa” in Fisica, con la seguente motivazione: “Autentico pioniere, ha svolto un’attività intensa e produttiva nella fisica dello stato solido con particolare riferimento alla produzione e alla sperimentazione di nuovi materiali metallici”.
Enzo Ferrari, “il Grande Vecchio”
Enzo Ferrari venne soprannominato anche il Grande Vecchio quando, pur in età avanzata, continuava a comandare con piglio autoritario i dipendenti della sua azienda. L’aggettivo grande stava a significare tutto quello che era riuscito a costruire, un vero e proprio impero, portando il suo nome all’apice del mercato automobilistico mondiale e facendo considerare le vetture prodotte a Maranello un vanto per nostra Italia.
Enzo Ferrari soprannominato “Al Mat” in dialetto (il matto)
I modenesi, suoi concittadini, definirono Enzo Ferrari in dialetto “Al Mat“, ovvero il matto. Infatti, solo un pazzo poteva pensare di impiantare una scuderia automobilistica in un Paese che era appena uscito dalla Seconda guerra mondiale con enormi ed evidenti difficoltà.
Un soprannome di Enzo Ferrari, “il Mago di Maranello”
Di contro, dopo i successi ottenuti in campo agonistico, sia nei Gran Premi di Formula Uno sia nelle competizioni che vedevano schierate le vetture Prototipo, in molti lo definirono il “Mago di Maranello”.
Mago perché era capace di far compiere ai piloti che correvano con le sue auto gesta e imprese leggendarie, quasi magiche.
Enzo Ferrari soprannominato “Saturno”
Un altro epiteto di Enzo Ferrari fu “Saturno“, come il Dio greco ritratto dal pittore spagnolo Francisco Goya in un suo dipinto, che secondo la mitologia divorava i suoi figli prima che lo privassero del potere. Questo soprannome fu attribuito a Ferrari dopo un periodo nero che ha segnato la storia dell’automobilismo italiano.
La morte dello spagnolo Alfonso de Portago e del suo copilota americano Eddie Nelson nel corso della Mille Miglia del 1957 fu dichiarata una tragedia annunciata perché, solo due mesi prima, sulla pista dell’autodromo di Modena perse la vita appena ventisettenne Eugenio Castellotti, forse il più popolare dei ferraristi, compagno della nota soubrette Delia Scala. Alla fine di quella triste primavera Ferrari fu definito appunto Saturno.
Enzo Ferrari, “Il Cinico” e “Il Patriarca”
Enzo Ferrari fu appellato, inoltre, come “Il Cinico“, ovvero insensibile ai sentimenti e alla morale comune, sfacciato, impudente, privo di sensibilità ostenta sprezzo e beffarda indifferenza, ma anche “Il Patriarca”, dal greco “padre-capo”, con riferimento al più antico ordinamento sociale quale capo di una grande famiglia che aveva piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti: forse uno dei soprannomi più calzanti e indovinati per Enzo Ferrari.
Potrebbero interessarti (anzi te lo consiglio!):
? Enzo Ferrari, aneddoti e storie da chi l’ha conosciuto
? Enzo Ferrari, citazioni, massime e frasi celebri
? Curiosità Ferrari, le vittorie e gli aneddoti legati alla Rossa
? Avviso: per restare aggiornato e ricevere le ultime news sulla tua mail iscriviti alla newsletter automatica di Newsauto QUI
? Lascia un commento sul nostro FORUM!