Quantcast
GUIDE CONSIGLI AUTONotizie auto

Le smart car, auto connesse che scambiano dati con la rete

Cosa sono le smart car, quali dati scambiano in rete le auto connesse oltre a posizione, velocità, stato del veicolo, segnali stradali, condizioni del traffico, ecc.

Una smart car è un’auto connessa che può comunicare con altri veicoli, infrastrutture e dispositivi scambiando in tempo reale tutta una serie di dati ed informazioni tra cui, posizione, velocità, stato del veicolo, segnali stradali, condizioni del traffico, ecc. Le smart car sono le auto del futuro che saranno grandi protagoniste nella smart-mobility.

Smart car, dati ed informazioni condivise in tempo reale

A cosa serve scambiare con la rete i dati sulla posizione, velocità, stato del veicolo, segnali stradali, condizioni del traffico? La posizione è condivisa con altri veicoli e infrastrutture, consentendo loro di evitarsi a vicenda e di ottimizzare il flusso del traffico. L’informazione condivisa della velocità può aiutare a prevenire incidenti: ad esempio, se ci troviamo a viaggiare all’interno di un banco di nebbia a 80 km/h e dalla rete l’auto percepisce che c’è una vettura in prossimità che sta procedendo a 30 km/h, segnala al conducente di rallentare per evitare un tamponamento. Condividere lo stato del veicolo può essere importante per far conoscere lo stato di salute della smart car ad altri veicoli e infrastrutture, consentendo di identificare e risolvere potenziali problemi prima che causino un guasto.
La smart car può ricevere informazioni in tempo reale sui segnali stradali e sulle condizioni del traffico, aiutando il conducente a prendere decisioni sul percorso ottimale, cosa che avviene già in un certo senso con navigatori intelligenti come Google Maps o Waze.

Come scambiano i dati?

Le smart car utilizzano una varietà di tecnologie per comunicare e restare connesse alla rete, tra cui Wi-Fi (per comunicare con altri veicoli e infrastrutture nelle vicinanze), Bluetooth (per comunicare con dispositivi mobili e altri dispositivi in ​​prossimità) e Reti dati cellulari per comunicare con altri veicoli, infrastrutture e dispositivi su distanze maggiori.

Quando siamo alla guida e attiviamo gli indicatori di direzione, lo facciamo per rispettare il Codice della Strada e avvisare gli altri che stiamo svoltando. Se guidiamo un’auto smart, invece, la freccia non rappresenta più una semplice luce che si attiva al nostro input, ma un segnale digitale: un dato, per capirci che può essere condiviso. Questo dato, unito a tutti quelli che ricostruiscono una sessione di guida, parte dalla nostra auto e raggiunge anche in luoghi lontani, probabilmente aziende che conducono analisi di mercato, piani di marketing o simili.

Auto connesse smart-car

Si parla, in definitiva, di come funzionano le smart-car, moderne automobili superaccessoriate che permettono di ottimizzare la guida e vivere la mobilità con grande sicurezza. Parliamo di veicoli su cui montano le più recenti tecnologie di guida e di controllo su strada, ma anche di dispositivi in grado di accumulare enormi quantità di informazioni.

Perché queste auto monitorano ogni dettaglio circa la nostra guida? Lo spiegheremo a breve grazie anche all’articolo di ExpressVPN su come le auto raccolgono i nostri dati. Nel testo si legge che, secondo McKinsey, entro il 2030 il 95% dei veicoli venduti in tutto il mondo sarà interconnesso. Quindi si può ben dire che, sebbene le auto abbiamo avuto da sempre una qualche forma di computer di bordo, quelle attuali sono da considerare una categoria a parte, qualcosa di completamente diverso, nuovo ed innovativo.

I dati scambiati in rete dall’auto connessa

Si tratta molto semplicemente di auto dotate di una serie di funzioni avanzate, controllabili tramite schermi sensibili al minimo tocco, a gesti specifici e persino a comandi vocali. In pratica ogni interazione dell’automobilista con l’auto genera un record, cioè la registrazione dell’attività in una banca dati in cui sono contenute tutte le sessioni di guida. Dalle semplici manovre del volante all’apertura delle portiere, le informazioni vengono raccolte e archiviate dal produttore dell’automobile.

Le auto moderne smart car connesse come la BMW i5 eDrive40 elettrica, sul display l'infotainment con Apple CarPlay
Le auto moderne smart car connesse come la BMW i5 eDrive40 elettrica, sul display l’infotainment con Apple CarPlay

L’intensità della frenata, l’accelerazione, l’uso dei fari, l’attivazione dei tergicristalli e persino l’apertura della portiera lato guidatore contribuiscono a creare un dettagliato profilo del conducente. Sono dati apparentemente “normali” ma che, com’è ovvio, rappresentano un ghiotto bottino per chi progetta auto, per chi studia campagne di marketing e per chi indaga sui comportamenti umani alla guida.

Questo modo di acquisire informazioni è già diffuso in tanti altri aspetti della nostra quotidianità ed è conosciuto a tutti con il nome di wereable device, cioè dispositivi che rilevano dati mentre li indossiamo. Ed effettivamente l’auto smart, oggi, è in grado anche di conoscere il nostro stato di salute, la velocità con cui rispondiamo ai pericoli e molto altro ancora.

Il perché della raccolta dati dalle smart car

Nel grande oceano dei dati tracciati dalle smart car ci sono anche quelli accessibili tramite il cruscotto dell’auto, come la sintonizzazione delle stazioni radio, i canali del sistema di infotainment o il navigatore GPS. Essi contribuiscono alla mole di dati raccolti e, talvolta, possono anche comunicare con i nostri smartphone connessi via Bluetooth.

L’obiettivo principale di questa raccolta di dati è migliorare l’esperienza di guida, personalizzandola il più possibile. Inoltre il mercato automotive mira ad offrire una guida più confortevole e piacevole e, per farlo, deve raccogliere dati per comprendere le preferenze individuali dei conducenti.

Sicurezza

La raccolta di dati permette di tutelare chi è nell’abitacolo in vari modi. Per esempio il monitoraggio del comportamento del conducente può aiutare a identificare pattern di guida rischiosi e a fornire feedback per migliorare le abitudini di guida. Questo significa che il guidatore può essere corretto attraverso messaggi d’allerta e guida assistita, soprattutto perché le auto sono in grado di leggere i segnali stradali e le indicazioni su asfalto.

Manutenzione predittiva

Le case automobilistiche possono utilizzare i dati raccolti per diagnosticare e prevenire guasti meccanici prima che si verifichino. Questo significa che le auto, oggi, sono in grado avvisare il conducente o il servizio di assistenza della necessità di interventi di manutenzione. Idealmente può aiutare il conducente a ridurre i costi di riparazione e, quindi, a mantenere l’automobile in condizioni ottimali di funzionamento.

Realtà già in atto

L’idea di condividere i dati delle automobili può far storcere il naso a molti, ma è una realtà che sta diventando sempre più diffusa e con la quale dobbiamo fare i conti. L’aspetto positivo del tracciamento, così come avviene per altri aspetti della nostra quotidianità, è il guadagno in sicurezza e in personalizzazione dei servizi di cui beneficiamo.

Honda e:Ny1 display touchscreen info ricarica
Dai display delle auto si possono gestire una serie di funzioni avanzate

Siamo certi che, trattandosi di una novità, sia necessario del tempo per conformare l’impianto normativo e individuare eventuali vuoti. Per ora il miglior punto di riferimento in materia di privacy è il GDPR e le relative norme di attuazione del nostro Paese: questo Regolamento detta i diritti del consumatore e le modalità con cui può proteggere informazioni sensibili e vietarne la divulgazione.






ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

per ricevere aggiornamenti da Newsauto.it

Seleziona lista (o più di una):

Informativa sulla privacy

Pulsante per tornare all'inizio

Disattiva l'AD Block

Gentile lettore, per navigare sul sito di NEWSAUTO ti chiediamo di disattivare l'AD Block. Ci sono persone che lavorano per offrire notizie sempre aggiornate, realizzare prove di auto su strada con un servizio puntuale e di qualità che ha bisogno di preziose risorse economiche che arrivano proprio dai banner disattivati. Grazie, siamo fiduciosi della tua comprensione. Il Team di Newsauto