Sciopero benzinai, revocato per l’emergenza Coronavirus
C'è l'intervento del Governo e dell'Autorità di Garanzia sugli Scioperi che hanno invitato ad un annullamento immediato dello sciopero con possibili soluzioni al problema
I benzinai hanno revocato lo sciopero scongiurando la chiusura totale delle stazioni di servizio, che doveva scattare dalla serata di mercoledì 25 marzo 2020, perché a causa dell’emergenza Coronavirus e conseguente riduzione della richiesta di carburante vanno in perdita ogni giorno che passa. I primi a chiudere sarebbero stati i distributori presenti in autostrada e successivamente tutti quelli sul territorio nazionale, raccordi, tangenziali e gradualmente anche tutti gli altri lungo la viabilità ordinaria.
⛽ Sciopero dei benzinai, le motivazioni
Lo sciopero dei benzinai inizialmente è stato ufficializzato da una nota congiunta diramata da Faib (Federazione autonoma benzinai italiani), Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini) e Figisc (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti).
I benzinai hanno puntato i piedi perché non ce la fanno più economicamente a seguito anche della riduzione pesantissima delle entrate sotto la quarantena del Coronavirus con i consumi di carburante ridotti ai minimi mentre le spese di gestione rimangono sempre alte.
Sciopero benzinai annullato: l’invito arriva dal Premier e dall’Autorità di Garanzia sugli scioperi
L’Autorità di Garanzia sugli Scioperi per i servizi pubblici essenziali ha invitato le organizzazioni sindacali (FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio) a revocare immediatamente questo sciopero annunciato dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione.
L’invito di annullare lo sciopero è arrivato prontamente anche dal premier Conte che ha esortato a non chiudere gli impianti di benzina perché rappresentano un servizio essenziale promettendo anche di trovare una soluzione con la ministra De Micheli.
Sciopero annullabile, ecco le soluzioni possibili
Affinché lo sciopero dei benzinai sia annullato, i concessionari autostradali sono disponibili ad agevolare i benzinai stessi con la sospensione momentanea del canone e di quello per la gestione della pulizia dei piazzali. L’altra soluzione, per ridurre i costi di strutture impegnative come le stazioni di servizio con pochissimo lavoro, è quella che i gestori delle stazioni di servizio autostradali potranno concordare aperture alternate anche in base ai flusso ed alle richieste.
Invito categorico di annullare lo sciopero
E mentre nel comunicato si annunciava uno sciopero ad oltranza finché il Governo non avesse trovato un accordo con la categoria l’Autorità di Garanzia degli Scioperi invita le organizzazioni sindacali a revocare immediatamente l’astensione ed ammonisce che avvierà l’apertura del procedimento di valutazione per ogni violazione che dovesse emergere.
Self service benzina aperti
In una nota, la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli e il Ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli invitano i gestori delle stazioni di servizio a concordare periodi di apertura alternata con i concessionari autostradali e che soprattutto dovranno essere, in ogni caso assicurati, i rifornimenti in modalità self-service.
Nonostante la difficoltà economica dei benzinai (ma come moltissime altre realtà aziendali ed industriali) in questo periodo di emergenza e diciamo crisi generale vanno assicurati i servizi essenziali anche per garantire la mobilità delle merci grazie ai trasporti.
Sciopero dei benzinai emergenza Coronavirus, perché?
Di seguito le motivazioni, il perché della chiusura delle stazioni di servizio, a seguito dello sciopero annunciato dai sindacati dei benzinai:
“Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria.
“In un Paese che – malgrado i limiti strutturali e l’assoluta drammaticità della situazione – cerca e spesso trova il modo per far scattare meccanismi di solidarietà, c’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone”.
“Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono”.
Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”.
I provvedimenti voluti dal Governo per contrastare l’emergenza Coronavirus hanno portato ad un forte calo del carico di lavoro dei benzinai, quantificato mediamente nell’85%, e a prezzi più bassi dei carburanti.
Conseguenze sciopero dei benzinai: a rischio i trasporti della merce di prima necessità
La chiusura dei benzinai a seguito dello sciopero mette seriamente a rischio i trasporti delle merci e dei beni essenziali, in questa delicata fase d’emergenza causata dal Coronavirus.
A lanciare l’allarme è anche il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che invita il Governo a fornire risposte alle richieste dei gestori degli impianti autostradali e stradali di carburante per evitare che l’autotrasporto sia costretto a fermarsi per l’impossibilità di far rifornimento interrompendo l’approvvigionamento delle merci.
Richiesto l’intervento del Governo
“Auspichiamo un immediato intervento del Governo perché, se le sigle dei gestori di carburante dovessero confermare il fermo, annunciato a partire da domani, si avrebbe come effetto il rischio della conseguente sospensione dei servizi essenziali già precari che oggi le imprese dell’autotrasporto stanno garantendo agli ospedali, alle farmacie, alle attività produttive e ai negozi di generi di prima necessità”.
Intervento del Governo sullo sciopero dei benzinai
“Confido che gli scioperi vengano ritirati, non ce lo possiamo permettere – ha dichiarato il presidente del Consiglio Conte nella Conferenza Stampa in cui ha presentato i punti dell’ultimo del Governo – stiamo facendo aggiustamenti coinvolgendo sindacati che a volte non sono rimasti soddisfatti. Mi auguro che non ci sia uno sciopero, il Paese non se lo può permettere. Vale anche per i carburanti, sarà assicurato il rifornimento.
Garantiamo filiera alimentare e carburanti e la ministra De Micheli adotterà un’ordinanza che consentirà di regolamentare l’orario di apertura in modo da assicurare il rifornimento di carburante in tutta la Penisola. In questo momento dobbiamo presidiare i settori fondamentali di una macchina che sta già viaggiando a motori rallentati”.
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