Salone di Ginevra, la storia del GIMS che chiude i battenti
La mancanza di interesse da parte dei costruttori, la concorrenza di Parigi e Monaco, e i costi elevati hanno portato alla decisione di cancellare per sempre il GIMS.
Si chiude un’era: l’edizione 2025 del Salone di Ginevra è stata cancellata e non ci saranno altre edizioni. L’evento parallelo in Qatar, invece, si terrà a novembre come previsto, vista la crescente attrattiva dei mercati del Medio Oriente e dell’Asia. In Europa invece la mancanza di interesse da parte dei costruttori, la concorrenza di Parigi e Monaco, nonché i costi elevati hanno portato alla definitiva cancellazione del Salone di Ginevra.
Salone di Ginevra cancellato
Il Salone di Ginevra, il Salone dell’auto più importante d’Europa e tra i più importanti del mondo, è entrato in crisi con il Covid, con le edizioni dal 2020 al 2024 cancellate. Dopo l’annullamento dell’edizione 2020, il Salone è stato fermo per altri tre anni, tornando ad aprire i battenti nel 2024 in forma ridotta.
Un evento che fino a cinque anni fa era imperdibile per quasi tutti i costruttori, nel 2024 ha visto appena 29 espositori, con assenze di gruppi come Volkswagen, Stellantis, Mercedes, BMW e Hyundai. La partecipazione è stata limitata a pochi marchi europei come Renault e alcuni brand cinesi.
Salone di Ginevra storia
La storia del Salone di Ginevra si conclude dopo 119 anni. Nel 1905, le porte del Salone dell’Auto di Ginevra si aprirono per la prima volta, in un’epoca in cui le automobili erano considerate una novità, un lusso riservato a pochi privilegiati. Ma quel modesto inizio avrebbe presto dato vita a uno degli eventi più prestigiosi nel mondo dell’automobile.
Nel corso dei decenni successivi, il Salone di Ginevra si trasformò da una mostra locale a un appuntamento internazionale imperdibile per gli appassionati di auto e per l’industria automobilistica stessa. È come se ogni marzo, per oltre un secolo, Ginevra diventasse il palcoscenico principale dove le case automobilistiche di tutto il mondo si riunivano per presentare le loro ultime creazioni, dai modelli di produzione alle futuristiche concept car.
I suoi anni d’oro, dagli anni ’50 agli anni ’80, sono stati un periodo di fervente innovazione e di prime mondiali. Ginevra era il luogo in cui si scoprivano le automobili del futuro, dove si sperimentavano nuove tecnologie e si esploravano nuovi orizzonti stilistici.
Ma poi, come un’auto che deve fermarsi al semaforo rosso, anche il Salone di Ginevra ha subito una frenata brusca. La pandemia di Covid-19 ha messo in pausa questo glorioso evento per tre anni consecutivi, lasciando vuoto quel palazzo che un tempo risuonava di motori ruggenti e di discussioni appassionate.
E quando finalmente il Salone è tornato nel 2024, è stato come vedere un’ombra sbiadita di quello che era stato. Molte case automobilistiche avevano voltato le spalle a Ginevra, preferendo altri eventi o canali di presentazione più digitali e globali. E così, nel 2025 il Salone di Ginevra non ci sarà, è stato cancellato definitivamente. È come assistere alla fine di un’era, un addio struggente a un’icona dell’automobilismo mondiale.
Considerazioni
La chiusura definitiva del Salone dell’Auto di Ginevra, dopo 119 anni di storia, rappresenta la perdita di un evento storico e prestigioso: era uno degli eventi automobilistici tra più importanti al mondo, un punto di riferimento per le case automobilistiche per presentare le loro ultime novità e concept car.
L’evento attirava ogni anno circa 600.000 visitatori, generando un impatto economico significativo per la città di Ginevra in termini di alberghi, ristoranti, trasporti e altri servizi, e questo sicuramente avrà delle ripercussioni negative sull’economia locale.
Video dal Salone di Ginevra 2019 playlist
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