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Rumori dall’Autodromo del Mugello, per il TAR è tutto a norma

Con la sentenza n. 418/2019 il T.A.R Toscana ha respito i tre atti di impugnazione ritenendoli illegittimi con i quali l'audromo era stato costretto a pagare ad una famiglia del posto un risarcimento danni per il troppo rumore proveniente dall'attività ordinaria

Le lamentele contro i rumori provenienti dall’Autodromo del Mugello sono state sollevate da una famiglia residente in una villa poco distante dal circuito acquistata nel 1981 (l’autodromo è estato costruito nel 1974) e che ne aveva dedicato una parte all’attività commerciale di Bed&Breakfast.

Con la sentenza n.721/2017 emessa dal Tribunale di Firenze si condannava la società che gestisce l’Autodromo del Mugello a pagare un risarcimento danni per il troppo rumore proveniente dall’attività ordinaria delle prove libere auto e moto, ma soprattutto dalla gare sia auto sia moto che disputano sul circuito di Scarperia.

Secondo i proprietari della villa, le emissioni sonore provenienti dall’Autodromo rendevano impossibile lo svolgersi delle attività quotidiane della famiglia e disturbavano gli ospiti del B&B.
Ma non solo, era stata avanzata anche una richiesta (poi respinta) per danni alla salute a causa di una presunta sordità parziale causata dall’inquinamento sonoro.

Dopo alcuni accertamenti da parte delle autorità competenti, il giudice in una prima fase ha dato ragione ai proprietari della villa considerato che, specialmente durante alcuni eventi, le emissioni sonore provenienti dalla pista superavano effettivamente i limiti consentiti dalla legge.

Nonostante il B&B potesse beneficiare dei vantaggi economici derivati dalla sua attività commerciale per la vicinanza proprio dall’Autodromo del Mugello e quindi molto frequentato da chi frquenta l’autodromo, la corte ha stabilito che i gestori del circuito dovevano pagare un indennizzo di 5.000 € all’anno (a persona per ogni membro del nucleo familiare) a partire dal 2013 (oltre alle spese legali).

Autodromi in pericolo per il rumore?

La preoccupazione degli appassionati e dei gestori degli altri autodromi era che, con un precedente di questo tipo, anche circuito potessero essere nel mirino di richieste simili con pericolo per l’impianto stesso.

Guarda caso anche l’Autodromo di Imola ora è protagonista di una “guerra al rumore” da parte della sindaca Manuela Sangiorgi che si sta prodigando a raccogliere tutte le lamentele degli abitanti delle zone limitrofe al circuito, stanchi di sorbirsi il rumore proveniente dalla pista tutto l’anno.

La sentenza 2019 del TAR di Firenze: buone notizie per l’Autodromo del Mugello

Ma per il Mugello e per il comune di Scarperia e San Piero ci sono buone notizie. Con la sentenza n. 418/2019 il T.A.R Toscana ha respito i tre atti di impugnazione ritenendoli illegittimi e inammissibili evidenziando come le autorizzazioni concesse nel rispetto dei principi di cui al D.P.R. n. 304/2001 e frutto di un equilibrio di interessi tra le controparti, non danneggino i residenti ma al contrario li favoriscono!

Specialmente per quanto riguarda la durata limitata e temporanea dei provvedimenti autorizzativi ed i paletti che la stessa Mugello Circuit S.p.a. ha piantato, quali il divieto di qualsiasi attività notturna e l’obbligo di monitorare in maniera permanente le emissioni sonore prodotte.

Il sindaco Federico Ignesti si ritiene soddisfatto delle decisioni prese dal T.A.R. perché con questa sentenza si da riconoscimento a tutti gli sforzi e il lavoro svolto con professionalità dal Comune anche a tutela di quei pochi cittadini che volevano la cessazione dell’attività della pista. Nessun pericolo dunque per le nuove autorizzazioni necessarie al proseguimento dell’attività dell’Autodromo e il corretto svolgimento delle prossime gare.

Questa dell’Autodromo del Mugello è una storia a lieto fine che speriamo possa far riflettere anche la sindaca del comune di Imola e che dia speranza ai gestori di circuito e agli appassionati di Motorsport.

Camera Car Autodromo del Mugello
sound (non rumori…)






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