Quantcast
Notizie auto

Rottamazione auto obbligatoria, d’Ufficio dalla UE

La decisione di rottamare un'automobile non sarà più del proprietario, ma sarà imposta dalla legge. Il regolamento proposto dalla Commissione Europea stabilisce i criteri per determinare se un veicolo può essere considerato "fuori uso" e se è "tecnicamente irreparabile", suscitando dibattiti.

La decisione di rottamare un’auto non potrà più essere presa dal proprietario, ma potrebbe essere imposta per legge. La Commissione Europea ha proposto un regolamento riguardante la fine della vita dei veicoli (ELV), con l’intenzione di rivedere le regole sulla gestione dei veicoli da considerarsi “fuori uso” ed il presunto obbligo di rottamare le vetture segnate dal tempo che verrebbe comunicato agli automobilisti mediante una lettera recapitata a casa.

Rottamazione auto obbligatoria, in base a cosa?

La proposta della Commissione sull’obbligo di rottamare un’auto prevede 13 criteri di valutazione sulla riparabilità di un veicolo per decidere se un veicolo è “fuori uso” e determinare se è “tecnicamente irreparabile“.

Quando un veicolo non è riparabile ma è da rottamare, ecco i casi:

  • veicolo ridotto a pezzi
  • veicolo saldato o chiuso con schiuma isolante
  • veicolo bruciato
  • veicolo alluvionato immerso in acqua, con componenti non riparabili
  • almeno uno dei componenti non può essere riparato o sostituito: sospensioni, sterzo, freni e relativi comandi; sospensioni, sterzo, freni airbag;
  • danni permanenti al motore o al sistema elettrico
  • portiere non fissate
  • perdita di carburante con rischio di incendio,
  • fuoriuscita di gas liquido con rischio di incendio ed esplosione
  • perdita di liquidi con rischio di inquinamento
  • eccessivo usura dei freni e componenti dello sterzo.
  • i componenti strutturali e di sicurezza hanno difetti tecnici irreversibili e non sostituibili, invecchiamento del metallo, spaccature degli strati di vernice o corrosione perforante eccessiva;
  • quando la riparazione del veicolo richiede la sostituzione del motore, del cambio, della carcassa o dell’insieme del telaio, con conseguente perdita dell’identità originale del veicolo;

La non riparabilità è anche stabilita se i componenti strutturali e di sicurezza mostrano difetti irreversibili, o se la riparazione richiede la sostituzione di parti fondamentali con perdita dell’identità originale del veicolo. Inoltre, un veicolo non è economicamente riparabile se il suo valore di mercato è inferiore al costo delle riparazioni necessarie per ottenere un certificato di conformità nel Paese di immatricolazione.

Obbligo di rottamazione
La Commissione Europea ha individuato 13 criteri per determinare se l’auto è “tecnicamente irreparabile”

Per tali situazioni, la bozza di legge stabilisce che il proprietario deve consegnare obbligatoriamente il veicolo a un impianto di trattamento autorizzato o a un punto di raccolta immediatamente dopo essere stato informato che il veicolo soddisfa uno dei criteri di non riparabilità.

Per determinare se un mezzo usato è fuori uso, possono essere considerati anche altri criteri supplementari come l’assenza di mezzi di identificazione, proprietario sconosciuto, trascorsi più di due anni dall’ultimo controllo tecnico obbligatorio, mancanza di adeguata protezione contro danni durante stoccaggio e trasporto, o consegna a un punto di raccolta autorizzato per il trattamento o a un impianto di trattamento rifiuti autorizzato.

Chi lo decide se un mezzo è irreparabile?

L’Europa specifica comunque che in presenza di una di queste condizioni, si deve eseguire una preventiva valutazione tecnica per determinare se il veicolo può ottenere un certificato di conformità.

Sono i proprietari sempre a decidere

La proposta della Commissione, soggetta all’approvazione del Parlamento e del Consiglio, preserva il diritto dei proprietari di scegliere il destino dei loro veicoli. Contrariamente alle preoccupazioni sollevate, la proposta non conferisce all’UE il potere di “sequestrare e rottamare” un’auto che non soddisfa i criteri definiti. Ma non finisce qui.

Il problema nasce al momento della vendita

Le nuove misure non colpiscono i proprietari di auto possessori dell’auto considerata “da rottamare”, ma entrano in gioco al momento della vendita del veicolo. Secondo il portavoce della Commissione Ue per i trasporti, il regolamento non impedisce ai proprietari di qualsiasi tipo di auto di ripararla o farla riparare, indipendentemente dal suo stato.

Le norme diventano rilevanti solo quando si decide di vendere l’auto, dando alle autorità il potere di determinare se il veicolo è idoneo per la vendita o è giunto al termine della sua vita utile. In breve, è possibile mantenere la propria vecchia auto finché si desidera, ma l’applicazione delle nuove norme è attivata nel momento della vendita. Queste misure sono progettate per prevenire frodi specifiche, come la vendita di veicoli fuori uso all’estero come auto usate, anche se non sono più in grado di circolare in modo sicuro.

Obbligo anche ai costruttori di automobili

Il regolamento, tra l’altro, impone ai costruttori l’uso di precise percentuali di materiali riciclati (soglia minima di 25% di plastica riciclata sul totale di quella utilizzata), causando un potenziale aumento dei prezzi delle auto e una diminuzione del valore delle vetture usate vicine alla rottamazione, con costi di fabbricazione sicuramente maggiori. Per questo l’Acea (lobby dei produttori auto) è subito intervenuta contestando la proposta.

Leggi anche:

Come rottamare un’auto

→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!






ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

per ricevere aggiornamenti da Newsauto.it

Seleziona lista (o più di una):

Informativa sulla privacy

Pulsante per tornare all'inizio

Disattiva l'AD Block

Gentile lettore, per navigare sul sito di NEWSAUTO ti chiediamo di disattivare l'AD Block. Ci sono persone che lavorano per offrire notizie sempre aggiornate, realizzare prove di auto su strada con un servizio puntuale e di qualità che ha bisogno di preziose risorse economiche che arrivano proprio dai banner disattivati. Grazie, siamo fiduciosi della tua comprensione. Il Team di Newsauto