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Roma, pedaggio dell’anello ferroviario

L’Amministrazione Capitolina ha intenzione di introdurre il pedaggio dell'anello ferroviario a Roma per mezzi più inquinati. Si pagherà non solo per il centro.

ROMA, pedaggio – La Città di Roma sulla scia di Londra per far fronte all’inquinamento, sta pensando di istituire un pedaggio all’ingresso della città per i mezzi più inquinati, precisamente il pedaggio dell’anello ferroviario: si dovrà pagare se si vuole con la propria auto per entrare a Roma e non solo al centro.
L’obiettivo è dimezzare il flusso di auto in ingresso e di conseguenza le emissioni inquinanti e nocive come la CO2.

Questa è l’idea dell’Amministrazione Capitolina che prova a seguire l’esempio della Capitale Britannica con la cosiddetta “congestion charge” (tassa di congestione).
Si tratta dunque di un vero e proprio pedaggio che devono pagare i conducenti di alcuni mezzi a motore per poter accedere alle parti di Londra designate come “Congestion Charge Zone” e situate nel centro della città.
Il suo scopo è di scoraggiare l’utilizzo dei mezzi di trasporto a motore privati in queste zone, ridurre la congestione e ricavare fondi per investimenti nel trasporto pubblico.Pedaggio Congestion Charging London come roma

Pedaggio a Roma Congestion Charge

Questa potrebbe essere la prossima realtà che dovranno anche vivere i cittadini romani. Un nuovo provvedimento che nelle intenzioni dovrebbe interdire alla circolazione i mezzi di locomozione più inquinanti in un’area che coincide con l’Anello ferroviario.

Ad annunciarlo Enrico Stefàno, Presidente della Commissione capitolina Mobilità.
Enrico Stefàno, Presidente della Commissione capitolina Mobilità pedaggio anello ferroviario“Insieme a Roma Servizi per la Mobilità, alla polizia locale, ad Atac e al dipartimento Mobilità abbiamo discusso della proposta di introduzione di una cosiddetta ‘Congestion Charge’, ovvero di un sistema di tariffazione per l’ingresso nel centro della città – ha scritto in un post su Facebook – la questione è fare un salto in avanti con le politiche della mobilità, ripartendo la quota modale a favore del trasporto pubblico e condiviso, e agganciare il modello proposto da altri capitali europee, come ad esempio Londra, o da altre città italiane, come Milano. Vogliamo introdurre un pedaggio, il cui ricavato andrebbe reinvestito sul trasporto pubblico.

Roma, pedaggio DOVE?

Come annunciato dal Presidente della Commissione capitolina Mobilità l’ipotetica Congestion Charge è di circa 30 km quadrati e coinciderebbe con quella dell’attuale Ztl ‘Anello ferroviario-VAM’, che conta circa 500 mila residenti e un flusso di 430 mila autovetture.

Pedaggio dell’anello ferroviario ROMA

Si pagherà il pedaggio dell’anello ferroviario, con agevolazioni per i veicoli meno inquinanti (elettrici, ibridi ecc) per i veicoli con più di 3 occupanti e per i residenti ed eventualmente un numero limitato di accessi gratis per tutti.anello ferroviario roma Pedaggio dell'anello ferroviario

Non sono tardate le prime critiche al ventilato pedaggio a Roma per entrare in centro:
“siamo contrarissimi – ha dichiarato all’Adnkronos Valter Giammaria, presidente di Confesercenti – non è più possibile andare avanti così, stanno uccidendo le imprese, i negozi del centro storico.
Valter Giammaria, presidente di ConfesercentiNon si comprende che è in atto nella Capitale una crisi economica enorme. Il centro storico non è un’area d’elite, Roma è la capitale mondiale per cultura, religione, turismo e il 35% delle imprese romane risiedono nel centro storico se lo chiudono, se prolungano la chiusura dei varchi e se istituiscono anche il pedaggio ma chi lo frequenterà più.
La sindaca Raggi dovrebbe fermare tutto questo
– ha concluso Giammaria e dovrebbe ascoltare le associazioni dei commercianti: i loro problemi e le loro idee. Non si può proprio andare avanti così e per questo mi appello a tutti i partiti politici in consiglio comunale perché facciano qualcosa, agiscano per la salvaguardia dei commercianti, perché il ‘commercio di vicinato’ non sparisca”.

Congestion Charge MILANO

Un provvedimento simile è stato istituito già a Milano, dal 16 gennaio 2012. La Congestion charge è stata istituita dall’amministrazione Pisapia con delle telecamere che sorvegliano i 43 accessi l’area della città compresa all’interno della Cerchia dei Bastioni e denominata “Area C”.
Questo provvedimento ha sostituito l’Ecopass e prevede il pagamento di 5 euro per entrare con l’auto in centro, dalle 7.30 del mattino alle 7.30 di sera, dal lunedì al venerdì.

Questo pedaggio, oltrepassata la soglia dei 40 ingressi, la devono pagare anche i residenti che hanno una tariffa agevolata speciale di 2 euro.
Nella congestion charge milanese godono di una tariffa agevolata i mezzi di servizio e di scarico e carico merci, che pagano 3 euro e hanno diritto a 5 ore di sosta gratuita. Non pagano il pedaggiio i mezzi elettrici, i veicoli a 2 ruote. L’accesso, infine, non è consentito agli automezzi diesel Euro 3 o inferiori e ai benzina Euro 0.Congestion Charge MILANO

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