I clamorosi ritiri di Sainz e Loeb dalla Dakar 2025

Con tre dei favoriti più illustri fuori dalla corsa – Loeb ritirato, Sainz fuori gioco, e Al-Attiyah ormai quasi fuori dalla lotta per il podio – la Dakar 2025 si è trasformata in una competizione totalmente imprevedibile. I volti dei nuovi protagonisti stanno emergendo, ma ogni giorno è un’incognita, un nuovo capitolo scritto tra il sudore, la polvere e la determinazione. Il deserto non perdona, ma chi ha la forza di continuare a correre, chi ha il cuore abbastanza forte da rialzarsi dopo ogni caduta, può ancora sognare in grande e approfittare di questa ghiotta occasione.

La Dakar è molto più di una semplice corsa, è una battaglia tra uomo e natura, tra l’uomo e i suoi limiti, tra il coraggio e la paura. Ogni anno, inizia come una promessa di gloria, con la sabbia calda che brucia sotto le ruote dei veicoli, e il rombo dei motori che risuona tra le dune come un richiamo alla sfida. Ma nel cuore di questo deserto senza fine, dove ogni errore può costare tutto, nessuno è mai sicuro del proprio destino.

Il ritiro di Loeb dalla Dakar 2025

In questa edizione del 2025, il sogno della vittoria è stato strappato dalle mani di alcuni dei piloti più leggendari, lasciando un vuoto che riecheggia tra le sabbie infuocate.

Sébastien Loeb, il campione che ha conquistato nove titoli mondiali Rally di fila grazie alla sua innata abilità, ha visto la sua Dakar svanire all’improvviso. E’ stato costretto al ritiro dalla Dakar 2025 a causa di un incidente avvenuto durante la terza tappa. Il suo veicolo, un Dacia Sandrider, si è ribaltato al chilometro 12 della speciale tra Bisha e Al Henakiyah, riportando danni significativi.

Nonostante Loeb e il suo copilota, Fabian Lurquin, siano riusciti a effettuare riparazioni sul posto e a completare la tappa, la successiva ispezione tecnica della FIA ha rilevato deformazioni nella struttura di sicurezza (roll cage) del veicolo. Per motivi di sicurezza, la FIA ha deciso di non permettere a Loeb di proseguire la competizione, determinando così il suo ritiro anticipato. Questo incidente rappresenta un’ulteriore battuta d’arresto per Loeb, che ha espresso frustrazione per la decisione della FIA, ritenendo che la struttura del veicolo fosse ancora sicura.

Il ribaltamento della sua Dacia Sandrider, a causa di una compressione imprevista delle dune, lo ha messo fuori gioco all’inizio della terza tappa. Con la sua squadra già provata da un inizio difficile, il francese aveva ancora la speranza di risalire, ma il destino è stato più crudele. “C’era ancora molto per cui lottare“, ha detto Loeb, mentre guardava il suo sogno infrangersi. Un ritiro che, nonostante tutto, ha dimostrato la sua determinazione: lottare fino all’ultimo respiro. Ma non c’è pietà nel deserto. In un attimo, la sua corsa è finita.

Ritiro di Sainz dalla Dakar 2025

Carlos Sainz Sr. è stato costretto al ritiro dal Rally Dakar 2025 a causa di un incidente avvenuto durante la seconda tappa. Il suo veicolo, un Ford Raptor (aveva come sponsor tecnica l’azienda italiana BMC, leader nella produzione di filtri aria), si è ribaltato, causando danni significativi alla struttura di sicurezza (roll cage) del mezzo. Dopo un’ispezione tecnica, la FIA ha stabilito che i danni erano troppo gravi per garantire la sicurezza, impedendo così a Sainz di proseguire la competizione. Sainz ha espresso profonda delusione per questo ritiro anticipato, definendolo una delle maggiori delusioni della sua carriera. Nonostante l’incidente, ha manifestato l’intenzione di tornare a competere nella Dakar, puntando a una futura vittoria con il suo attuale team.

Così Carlos Sainz, un altro gigante del motorsport, che ha visto sfumare il suo sogno di conquistare la quinta vittoria della Dakar. Il pilota spagnolo, sempre pronto a sfidare il deserto con la sua forza mentale e la sua precisione chirurgica, ha dovuto fare i conti con le dure leggi della natura. Un errore fatale, il ribaltamento della sua Ford Raptor T1+ durante lo Stage 2A della Tappa Maraton, ha messo fine alla sua gara. Nonostante fosse riuscito a completare la seconda parte della prova cronometrata, i danni alla gabbia di sicurezza del veicolo hanno forzato la sua ritirata.

“Era davvero profonda e ho calcolato male quanto fosse profonda“, ha spiegato Sainz, con la delusione che traspariva dalle sue parole. Un altro sogno infranto, un’altra pagina che si chiude prematuramente.

E tra i big, quelli candidati alla vittoria c’è ancora chi soffre. Nasser Al-Attiyah, l’altro grande favorito, si è trovato ad affrontare un nemico silenzioso: un problema alla sospensione posteriore della sua Dacia Sandrider, che lo ha costretto a rallentare nella quarta tappa. Sebbene non abbia ancora ufficialmente abbandonato la gara, il suo ritardo dal leader è ormai significativo. Il suo cammino verso la vittoria sembra essere giunto a un punto di non ritorno, e il deserto lo sta lentamente escludendo dalla lotta per il primo posto.

Arrivati quasi a metà del viaggio, la Dakar 2025 ha preso una piega inaspettata vista la disfatta dei maggiori candidati al titolo, ma non per questo ha perso il suo fascino. La sfida è appena cominciata, e ora più che mai, ogni minuto può cambiare tutto. La domanda che aleggia nell’aria è: chi riuscirà a scrivere la storia di questa edizione, chi troverà la forza di affrontare l’inferno di sabbia e polvere, e chi, finalmente, avrà la gloria di domare il deserto e alzare il trofeo finale? La risposta è ancora nascosta tra le dune, e nessuno può dirlo con certezza. Ma una cosa è certa: la Dakar non è mai stata così incerta, così affascinante, così epica.

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