Revisione auto, nuovi controlli e prove dal 2023?
Secondo il Parlamento e la Commissione europea va aggiornato l’attuale sistema della revisione auto, introducendo nuovi controlli e prove, ad esempio sugli ADAS.
La procedura della revisione auto potrebbe cambiare dopo il 2023. Il Parlamento e la Commissione europea si sono messi al lavoro sul futuro dei controlli periodici sui veicoli a motore, dato che il regime attuale è stato elaborato e messo a punto una decina di anni fa e nel frattempo molto è cambiato.
Revisione auto controlli previsti, nuovi
Quali sono i controlli per la revisione auto? In futuro le nuove prove potrebbero riguardare innanzitutto i sistemi ADAS di sicurezza alla guida, dato che alcuni di essi stanno per diventare dotazione obbligatoria nei veicoli.
Oltre agli ADAS, le nuove verifiche da introdurre, secondo i punti individuati dagli esperti sulla revisione all’interno della Commissione Europea, comprendono anche il test delle sospensioni, nuovi test dei fari aggiornati alle nuove tecnologie di illuminazione e test aggiuntivi di inquinamento che includano i fluidi refrigeranti, l’NOx e il particolato.
La nuova revisione auto, inoltre, potrebbe introdurre nuove disposizioni per prevenire la frode del dato degli effettivi km e per la digitalizzazione della documentazione.
Dati revisione auto collegati fra officine
Nel futuro della revisione auto, la Commissione Europea per garantire controlli più efficienti vuole rendere disponibili tutti i dati tecnici collegati alle officine.
Infatti non solo i centri di revisione, ma anche le autofficine devono poterli utilizzare e consultare per consentire al parco circolante di essere quanto più possibile conforme alle normative.
Riforma della revisione auto, perché?
La possibile riforma della revisione auto è stata richiesta dal Parlamento europeo, che considera superato l’attuale sistema di controllo, analizzando i dati che ci hanno mostrato per prima cosa che tra il 2010 e il 2019 la riduzione della mortalità è rimasta ben al di sotto di quella del decennio precedente. A questo si è aggiunto il fatto che la difettosità e la cattiva manutenzione sono ancora causa, anche se non primaria, di incidenti.
La conclusione a cui è arrivato il Parlamento è che c’è ancora molto da fare per raggiungere i livelli di sicurezza stradale necessari per avvicinarsi quantomeno all’ambizioso obiettivo di mortalità zero. Per questo motivo le istruzioni europee impongono di adeguare le revisioni periodiche in frequenza e qualità, implementando nei veicoli il progresso tecnologico, la connettività, la guida assistita e la mobilità condivisa.
Inoltre il Parlamento, chiedendo nuovi controlli, aspira a cancellare la pratica della manipolazione del contachilometri e la scarsa attenzione all’assicurazione del carico sui veicoli per trasporto merci.
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