Restomod elettrico, sacrilegio o ultima spiaggia?
Installare un motore elettrico su una vettura storica è un sacrilegio? Oppure un’occasione per rimettere in moto vecchie automobili per le quali è difficoltoso (e costoso) ripristinarne la meccanica?
In questo periodo le pubblicità sono concentrate sulle auto elettriche, amate e odiate dai puristi del motore endotermico. C’è chi non le accetta per i costi maggiori e i tempi di ricarica lunghi, soprattutto chi è abituato ai 2/3 minuti di sosta per un rifornimento di benzina o gasolio.
Molti altri invece apprezzano un’auto con motorizzazione elettrica per il suo piacere di guida, la novità della tecnologia, il fatto di essere comunque “green” almeno nel punto di utilizzo del mezzo.
Retrofit elettrico
Detto questo, vorrei porre l’attenzione sul “retrofit elettrico” ovvero la trasformazione di una vettura a benzina/gasolio con motore elettrico e batteria. In sostanza, chi ha una vecchia auto (euro 0, 1, 2, 3, 4) può trasformarla in un veicolo elettrico sostituendo il propulsore endotermico (benzina o diesel) con uno elettrico acquistando un kit per la conversione.
Dunque, anziché demolirla, l’alternativa potrebbe essere la modifica tramite il “retrofit elettrico” con facilitazioni per l’omologazione e l’aggiornamento della carta di circolazione. E grazie alla Legge di Bilancio 2022 c’è anche la possibilità di ottenere un incentivo per il retrofit elettrico fino a 3.500 euro.
Motore elettrico su auto storica?
Installare un motore elettrico su una vettura storica è un sacrilegio? Oppure un’occasione per rimettere in moto vecchie automobili per le quali è difficoltoso (e costoso) ripristinarne la meccanica? Insomma, un’ultima spiaggia per le vecchie “storiche” che meritano di essere salvate?
Di sicuro può essere un sacrilegio su auto sportive di grande successo per le quali operazioni di restauro e revisione della meccanica sono all’ordine del giorno, senza problemi a reperire ricambi o senza lavorazioni particolari richieste. La conservazione di questi gioielli è importante e il valore storico di certi modelli, anche youngtimer, si mantiene elevato solo con l’integrità e l’originalità del mezzo senza stravolgimenti soprattutto della meccanica né trapianti di cuore.
Restomod elettrico
Realizzare un “restomod elettrico” è un’ultima spiaggia ed è consigliato solo su vetture “particolari” (es. Maserati biturbo, Morgan, ecc. ma anche qualche ex competizione per cui i ricambi sono introvabili) o per gli automobilisti (pochi) che strizzano l’occhio alla motorizzazione elettrica e per i quali potrebbe avere senso viaggiare in elettrico su un’auto storica.
Per tutti gli altri e tutte le altre lunga vita al motore a benzina!