ZTL Fascia Verde Roma, il Comune boccia il Referendum
Il comitato promotore ha depositato il quesito per un referendum consultivo contro l'allargamento della ZTL Fascia Verde a Roma.
I romani entrano in battaglia contro la ZTL Fascia Verde allargata, che dal 1° novembre 2024 vieta l’ingresso alle auto più vecchie fino a Euro 3 diesel ed Euro 2 benzina nella capitale. Il comitato NO ZTL Fascia Verde a Roma ha annunciato la subito la bocciatura dal Comune del referendum consultivo contro l’ordinanza del sindaco Gualtieri.
Referendum contro la ZTL Fascia Verde
I romani hanno provato a contrastare la ZTL Fascia Verde con il referendum ma la commissione capitolina ha dichiarato non ammissibile il referendum consultivo sulla Ztl Fascia verde, ritenendo che le materie di inquinamento e salute coinvolgano anche enti esterni a Roma Capitale.
Il comitato promotore sta considerando perciò un ricorso al Tar e ha criticato la decisione, sottolineando che i cittadini romani non possono esprimere la loro opinione su questo tema. Andrea Bernaudo, presidente dei Liberisti italiani e parte del comitato, ha accusato la commissione di avere una motivazione dogmatica per la bocciatura
Il referendum era l’arma a disposizione dei cittadini per bloccare un provvedimento che da più parti viene considerato una follia. Un provvedimento che andrà a vietare l’accesso a 600mila veicoli di proprietà delle famiglie romane meno abbienti e a tutti i pendolari, lavoratori e turisti che non possiedono un’auto nuova, ibrida o elettrica.
Referendum ZTL fascia Verde bocciato
Il quesito referendario avrebbe coinvolto i romani in merito al provvedimento che, a partire dall’1 novembre 2024, vieterebbe la circolazione delle auto più inquinanti, grazie anche all’attivazione delle telecamere già installate ma attualmente spente. Questo cambiamento riguarderebbe circa 600.000 veicoli. Tuttavia, la commissione comunale ha respinto la proposta, sostenendo che il Comune non ha competenza esclusiva sulla Ztl.
Andrea Bernaudo, presidente dei Liberisti italiani e membro del comitato promotore, ha criticato la decisione, evidenziando che Roma Capitale ha autonomamente modificato la propria delibera sulla Ztl, escludendo dalla circolazione circa 700.000 romani e numerosi pendolari e turisti non in possesso di veicoli moderni. Nonostante il supporto di mille firme per il referendum, la commissione ha concluso che i cittadini non possono esprimere la loro opinione su questo tema, suscitando ulteriori polemiche.
Ricorso contro il Comune
Andrea Bernaudo, rappresentante dei Liberisti Italiani, ha annunciato l’intenzione di opporsi alla decisione della commissione comunale riguardo al referendum sulla Ztl Fascia verde. In collaborazione con Fabio Tidei, ha firmato un mandato per depositare un ricorso al Tribunale di Roma, a nome del comitato promotore e delle famiglie, pendolari e turisti meno abbienti, che rischiano di essere esclusi dalla circolazione a Roma.
Bernaudo ha dichiarato che questa iniziativa rappresenta una battaglia significativa contro le politiche ambientali estreme, sostenendo che la richiesta di referendum è stata respinta con motivazioni giuridicamente discutibili. Ha sottolineato il diritto dei romani di esprimersi su un provvedimento che ha un impatto diretto sulla loro vita e sul loro budget, affermando che Roma Capitale ha effettivamente competenze nella gestione del traffico, avendo già adottato e prorogato la Ztl.
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