Prezzi gasolio in aumento e razionamento
Non si ferma la corsa al rialzo del diesel, che costa di più della benzina. Da febbraio potrebbe essere razionalizzato a causa dell’embargo del gasolio dalla Russia.
Con il ritorno delle accise i prezzi dei carburanti dal 1° gennaio 2023 sono tornati a sfiorare i 2 euro al litro. Soprattutto la quotazione del gasolio da mesi ha superato quella della benzina e nelle prossime settimane si rischia un’ulteriore impennata. Più precisamente dal 5 febbraio 2023 i prezzi alla pompa potrebbero salire ancora a causa dell’entrata in vigore dell’embargo sui prodotti raffinati provenienti dalla Russia. Questo scenario di guerra causerebbe anche un razionamento del diesel, con la vendita al distributore che potrebbe essere centellinata.
Prezzi gasolio in aumento
I prezzi del diesel superano quelli della benzina a causa della maggiore domanda di gasolio sul mercato internazionale. La quotazione è salita alle stelle dal 1° gennaio 2023 con il ritorno delle accise, ma già da febbraio il prezzo del diesel potrebbe subire un nuovo rialzo a causa di possibili contingentamenti, soprattutto in vista dell’entrata in vigore dell’embargo sui prodotti raffinati provenienti dalla Russia.
Uno dei motivi che ha fatto schizzare all’insù il prezzo del gasolio rispetto a quello della benzina è che la produzione è minore rispetto alla domanda, soprattutto negli Stati Uniti. In un mercato globale quello che succede Oltreoceano si ripercuote anche nel Vecchio Continente.
Produzione gasolio
Durante la pandemia per Covid 19 la domanda di diesel si è abbassata notevolmente, con le raffinerie (soprattutto negli USA) che hanno deciso di chiudere alcuni impianti e di ridurre gli investimenti per la transizione energetica.
La ripresa dopo il Covid ha fatto schizzare all’insù la domanda di gasolio, ma nel frattempo la capacità di raffinazione degli Stati Uniti si è ridotta di oltre un milione di barili al giorno, con le scorte ai minimi storici.
Questa situazione, insieme alle ripercussioni dovute alla guerra in Ucraina, sta mettendo in difficoltà anche l’Europa che vede le petroliere dei grandi commercianti dirigersi verso gli USA, dove possono realizzare un profitto maggiore.
Secondo MarineTraffic, la petroliera Thundercat, originariamente destinata ai Paesi Bassi dopo essere stata caricata in Medio Oriente con circa 650mila barili di gasolio, è andata a New York. Destino simile anche per la neve Proteus Jessica, caricata nell’area di Singapore per l’Europa ma diretta negli Stati Uniti.
Gasolio, arriva un probabile razionamento
Il diesel scarseggia ed è molto più caro rispetto al passato. Non c’è abbastanza gasolio per soddisfare la domanda mondiale, con conseguente rialzo dei prezzi al distributore.
Nel futuro si potrebbe palesare anche la peggiore delle ipotesi cioè quella del razionamento, soprattutto in vista dell’entrata in vigore dell’embargo sui prodotti raffinati provenienti dalla Russia, il 5 febbraio 2023. La Ue dovrà sostituire in media 2 milioni di tonnellate di diesel importato dalla Russia.
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