Aumento prezzi carburanti, taglio accise fino al 31 dicembre 2022
Il taglio delle accise sui carburanti scade il 31 dicembre 2022. I prezzi dei carburanti e soprattutto quelli del diesel potrebbero tornare a sfiorare i 2 euro al litro.
Per contrastare il caro carburanti e dare respiro agli italiani a marzo 2022 è stato deciso il taglio momentaneo delle accise su benzina e diesel, che termina il 31 dicembre 2022. Nell’ultimo mese di validità tale misura ha subito degli aggiustamenti con lo sconto che è passato da 30,5 centesimi/litro (25 centesimi + IVA) a 18,3 centesimi (15 centesimi + IVA).
Taglio accise benzina fino a quando
Il taglio delle accise su benzina e diesel termina ufficialmente il 31 dicembre 2022, ma nell’ultimo mese di dicembre, di validità, l’entità dello sconto governativo è stato di 18,3 centesimi, invece di 30,5.
Dal 1° al 31 dicembre 2022 l’accisa sulla benzina è salita da 478,40 euro per 1.000 litri a 578,40 euro con l’incremento alla pompa che è di 10 centesimi al litro. L’accisa sul diesel invece è salita da 367,40 euro per 1.000 litri a 467,40 euro, con un aumento sempre di 10 centesimi al litro. Infine per il Gpl, il valore è passato da 182,61 euro per 1.000 litri a 216,67.
Aumento prezzi benzina e diesel
In termini pratici il ritorno alle accise piene dal 1° gennaio 2023 potrebbe riportare i prezzi dei carburanti vicino alla soglia dei 2 euro al litro, soprattutto per quanto riguarda la quotazione del diesel. La benzina invece dovrebbe costare circa 1,9 euro al litro, mentre il prezzo del Gpl salirebbe di 2,3 centesimi al litro.
Tra fine marzo e fine dicembre 2022, il taglio delle accise è costato allo Stato circa 7,3 miliardi di euro, quasi 730 milioni al mese.
Caro carburanti, perché?
In ogni caso sui carburanti è in atto una forte speculazione perché le quotazioni del petrolio sono tornate ai livelli del 2021 pre-guerra in Ucraina, cioè a circa 80 dollari al barile. Ma allora i prezzi medi di benzina e diesel in modalità self erano poco superiori ai 1.500 euro al litro, mentre ora sono arrivati a quasi 2 euro al litro.
Il taglio sulle accise ha riportato per un breve periodo i prezzi al distributore sotto la soglia dei 2 euro al litro, ma con il crescere delle tensioni internazionali e l’annunciato embargo al petrolio russo, benzina e diesel stazionano vicino alla soglia dei 2 euro al litro.
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