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Piano di riarmo europeo UE, la probabile conversione dell’industria auto verso il settore difesa

Il piano europeo per rilanciare l'industria tedesca dell'auto: opportunità di riconversione verso la produzione militare anche in Italia.

Il settore auto è in crisi e le imprese saranno incentivate a riconvertirsi verso settori in crescita quali difesa, aerospazio, blue economy e cybersicurezza, come ha dichiarato il ministro Adolfo Urso al Tavolo Nazionale Automotive. Il Governo, impegnato a tutelare imprese e lavoratori, istituisce un tavolo specifico per gestire la transizione e la riconversione industriale, mirando a sviluppare filiere produttive con l’aiuto di campioni nazionali ed europei.

Riarmo europeo per convertire l’industria dell’auto?

Il piano di riarmo europeo ReArm Europe serve principalmente per rilanciare l’industria tedesca, in crisi a causa del Green Deal, che ha messo in difficoltà anche colossi come Volkswagen. Ma anche l’Italia vede in questo progetto un’opportunità per riconvertire le fabbriche alla produzione militare. Infatti la Rheinmetall, azienda tedesca del settore difesa e componente auto, è pronta a comprare lo stabilimento di Osnabrück da Volkswagen, se aumenterà la domanda di carri armati.

Rheinmetall fabbrica di carri armati
Rheinmetall vuole acquistare gli impianti Volkswagen per produrre carri armati, se cresce la domanda

In Italia, Fiat (ora parte di Stellantis) ha una lunga tradizione nella difesa, con Iveco Defence Vehicles che produce veicoli blindati. Ad ottobre 2024, è stata costituita una joint venture tra Rheinmetall e Leonardo, la Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV), per sviluppare veicoli militari avanzati, con sede a Roma e centro operativo a La Spezia.

In Italia incentivi alla filiera automotive

La direzione sembra questa anche perché il vecchio Ecobonus non sarà più destinato ai consumatori, ma per incentivare la produzione. Questa posizione è stata ribadita anche nell’incontro al Ministero, dove Urso ha confermato che l’Ecobonus non sarà rinnovato, ritenendolo “inefficace su scala nazionale”. Ha invece sottolineato l’importanza di un piano di incentivi a livello europeo per veicoli ecologici, non necessariamente elettrici. Come detto in precedenza, il Governo si concentrerà sul sostegno alla componentistica, con 2,5 miliardi di euro destinati dal 2025 al 2027.

E’ giusto o meno? C’è chi protesta e chi è d’accordo al piamo di riarmo. Vedremo e seguiamo gli sviluppi che riguarderanno la filiera automotive.

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