Passione motori, ieri oggi domani
Da cosa nasce la passione per i motori, la storia, l'adrenalina e le emozioni. Cosa amano gli appassionati di motori ed auto sportive, come cambia la passione nel tempo
La passione per i motori e le auto sportive è un fenomeno che accomuna milioni di persone in tutto il mondo, da quando è stato inventato il motore a scoppio. Questa passione può essere vista come una miscela di ammirazione per la tecnica automobilistica, eccitazione per l’adrenalina della velocità (e guida al limite) con un senso di appartenenza ad una comunità di appassionati.
Come nasce la passione per i motori
Il cuore di ogni auto sportiva (e non) è il suo motore. La potenza di questi propulsori “pepati” (della serie Turbo, GTI, ecc.) è il risultato di anni di innovazioni e progressi tecnologici. L’emozione che si prova nel sentire il rombo di un motore ad alte prestazioni è indescrivibile. Il suono di un motore da corsa con le sue fasature (valvole) estreme che borbotta è una musica elettrizzante per le orecchie degli appassionati.
Ma l’attrazione per la velocità è radicata nella storia umana, con le prime gare di carri quando l’uomo ha dimostrato già da allora un innato desiderio di competere con la velocità. Dai carretti alle supercar, questo desiderio si è sempre mantenuto molto forte.
Un altro aspetto fondamentale che scatena la passione per i motori e l’amore per le auto sportive è il loro design. Queste vetture non sono solo costruite per essere veloci, ma anche per apparire belle e straordinarie. Le linee aerodinamiche, gli spoiler, gli assetti ribassati, le ruote maggiorate trasformano completamente il design che, nella sua unicità, diventa così anche aggressivo, con un totale cambiamento dell’estetica dell’auto da far girare la testa. Per gli appassionati ed i più sensibili una vettura sportiva è come un’opera d’arte, un perfetto equilibrio tra estetica e prestazioni.
Passione motori condivisa
La passione per i motori e le auto sportive va oltre, poiché c’è un grande aspetto umano ad essa collegato, ovvero un forte senso di comunità tra gli appassionati di auto sportive. Raduni organizzati dai Club, giornate di track days, gare in pista e rally, eventi a tema motori in pista (vedi gli Elaborare Days) e forum online sono solo alcune delle modalità attraverso le quali gli appassionati condividono la loro passione.
Queste comunità offrono uno spazio per condividere conoscenze, esperienze e, naturalmente, per mostrare le proprie auto.
Adrenalina con la guida sportiva
La guida di un’auto sportiva o da competizione offre un’esperienza unica. La sensazione che ti avvolge quando si schiaccia tutto giù il pedale dell’acceleratore, con l’auto che accelera prendendo rapidamente velocità, è forte ed elettrizzante. L’auto sportiva risponde con molta precisione al controllo del guidatore (o pilota), accelera e frena rapidamente, cambia direzione in modo molto deciso e senza esitazioni; sono tutte sensazioni che fanno sentire chi è alla guida un tutt’uno con la macchina e regalano un’esperienza indimenticabile.
Infine, la passione per le auto sportive non è limitata ad una specifica fascia di età o background culturale. Attraversa generazioni e confini, unendo persone con un interesse comune. Che sia per la storia dietro ogni marca, per l’adrenalina della velocità, o per l’amore dell’ingegneria meccanica, la passione per le auto sportive rimane un fenomeno globale affascinante e sempreverde.
Tappe importanti per la passione dei motori
La passione per i motori e le auto sportive risale alla fine del XIX secolo. Proviamo a fissare le date importanti più importanti che hanno segnato lo sviluppo di questa passione:
- 1853 – Nascita del motore a scoppio.
- 1886 – Nascita dell’automobile: generalmente si considera il 1886 come l’anno di nascita dell’automobile moderna, con la Benz Patent-Motorwagen di Karl Benz. Questo veicolo ha segnato l’inizio dell’era automobilistica e ha aperto la strada alla nascita delle auto sportive.
- 1900 – prime gare automobilistiche: le prime gare automobilistiche, come la Parigi-Bordeaux-Parigi del 1895 e la Parigi-Madrid del 1903, hanno contribuito a stimolare l’interesse per le prestazioni e la velocità delle auto, ponendo le basi per lo sviluppo delle auto sportive.
- 1920 e 1930 – Prime auto sportive: questi decenni hanno visto l’ascesa di marchi leggendari come Bugatti, Alfa Romeo e Bentley. Queste aziende hanno prodotto auto che combinavano lusso e prestazioni, attirando un’élite appassionata di velocità e design.
- 1940 e 1950 – Dopoguerra e rinascita: dopo la Seconda Guerra Mondiale, marchi come Ferrari (fondata nel 1947) e Porsche (fondata nel 1948) hanno iniziato a produrre auto sportive che hanno segnato la storia. Questo periodo ha visto anche l’ascesa delle corse automobilistiche come la Formula 1 (inaugurata nel 1950).
- 1960 – Muscle car: negli Stati Uniti, questo decennio ha visto l’ascesa delle muscle car, auto potenti e accessibili, con modelli iconici come la Ford Mustang (introdotta nel 1964) e la Chevrolet Camaro (1966).
- 1970 – Crisi petrolifera e cambiamenti: la crisi petrolifera degli anni ’70 ha avuto un grande impatto sull’industria automobilistica, portando a un crescente interesse per l’efficienza del carburante e influenzando il design delle auto sportive.
- 1980 e 1990 – Tecnologia e prestazioni: questi decenni hanno visto un’enfasi crescente sulla tecnologia, con l’introduzione di innovazioni come l’iniezione elettronica di carburante e sistemi di controllo elettronico avanzati, migliorando ulteriormente le prestazioni delle auto sportive.
- 1996 – Nasce il primo magazine in Italia dedicato alla passione per i motori, alle auto sportive e alla tecnica automobilistica, ELABORARE GT Tuning & Sport Magazine. Dopo quasi 30 anni è l’unico e tuttora in edicola.
- 21° secolo – Auto sportive ibride ed elettriche: con l’ingresso nel nuovo millennio, l’industria automobilistica principalmente per decisioni a livello europeo ha iniziato a esplorare motori ibridi con soluzioni elettrificate e totalmente elettrici. Auto sportive ibride ed elettriche come la Tesla Roadster (2008) e la Porsche 918 Spyder (2013) hanno iniziato a fare la loro comparsa, con prestazioni elevate ed un impatto ambientale ridotto dove vengono utilizzate.
Perché piace la velocità e ci piace andare forte
La guida ad alta velocità offre un senso di euforia e liberazione. È una sfida che coinvolge sia la mente che il corpo, richiedendo concentrazione, riflessi rapidi e una rapida capacità decisionale per mantenere il controllo dell’auto in una condizione di guida al limite, estrema che può essere anche pericolosa.
La guida sportiva potrebbe essere una terapia perché permette di sfuggire dalla routine quotidiana e di sperimentare una forma di eccitazione e libertà che è difficile da trovare altrove.
Esperienza di guida
La guida sportiva non è solo una questione di velocità. Riguarda anche la padronanza del veicolo e la capacità di gestire la vettura con precisione in situazioni estreme. Gli appassionati di motori investono tempo ed energia nell’apprendimento di tecniche di guida sportiva in pista, come la gestione della traiettoria in curva (fondamentale per essere veloci in pista), il controllo nella frenata. Oltre all’esperienza di guida per andare forte (e non fare danni) è richiesta comunque prudenza ma anche affiatamento e conoscenza della propria auto. Solo con l’esperienza si riescono a gestire le diverse situazioni che possono incontrarsi nella guida su strada ed in pista.
Come ingegnere meccanico, da sempre appassionato di motori, nonché pilota che ha macinato km e km sulle piste, posso dire che la passione per il mondo dell’auto, per la meccanica, per la velocità e la guida sportiva è più di un semplice hobby: è uno stile di vita, dove la conoscenza della tecnica, l’abilità di guida e la passione si fondono insieme per creare un’esperienza profonda e indimenticabile.
Se sei un vero appassionato di motori ti consiglio (se ancora non lo hai fatto) di regalarti (e farti regalare!) un abbonamento al magazine ELABORARE!