Controlli su strada dell’Esercito, “Operazione Strade Sicure” e Covid-19
I militari dell'Esercito Italiano impegnati nel l'Operazione Strade Sicure hanno aumentato i controlli sul territorio con aiuti sempre maggiori negli ultimi mesi. Il contingente autorizzato fino al 31 dicembre 2020 è di oltre 7.050 militari che, attualmente, coprono 56 province.
Nel corso degli ultimi mesi, i militari dell’Esercito appartenenti all’Operazione Strade Sicure hanno lavorato ininterrottamente sul territorio italiano per contrastare l’epidemia del nuovo virus Covid-19.
I controlli su strada sono aumentati soprattutto al Nord Italia, nelle zone più colpite dal Covd-19, ove i militari dell’Esercito Italiano hanno garantito un monitoraggio certosino delle entrate ed uscite dei cittadini nei confini delle città del Bel Paese.
Ma non solo questo: i militari si sono prestati in missioni di distribuzione di scorte alimentari e DPI (Dispositivi di protezione individuale) nei vari ospedali per facilitare la difficoltosa missione che ha gravato (e continua tuttora) sui medici ed infermieri italiani.
Strade Sicure e controllo militare del territorio
Sono stati veramente tanti i controlli militari sul territorio italiano nel corso degli ultimi 7 mesi di attività che hanno garantito strade più sicure. I circa 450 uomini e donne del Raggruppamento “Piemonte-Liguria” sono stati schierati nelle città di Vercelli, Saluggia, Torino, Caselle, Genova, Ventimiglia, Saluzzo e nella provincia di Novara, in supporto alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine per il mantenimento dell’ordine pubblico, la sicurezza del territorio e la gestione dell’emergenza sanitaria nazionale causata dal COVID-19.
Inoltre, coordinati dal Comando Truppe Alpine, i soldati dell’Esercito hanno condotto molteplici attività di supporto alla popolazione, assistendo il Banco Alimentare di Milano e la Croce Rossa Italiana di Vercelli, contribuendo alla distribuzione di oltre 6.000 tonnellate di alimenti, pari a circa 11 milioni e 500 mila pasti a persone e famiglie in difficoltà.
Ordine pubblico, garantito dall’Esercito
I militari di “Operazione Strade Sicure” hanno tutelato i cittadini grazie ai numerosi controlli Covid-19 ed hanno supportato il progetto “Pronto Spesa” e “Pronto Farmaco” della Croce Rossa, con oltre 2.500 consegne di farmaci, generi alimentari e vestiti. Un’ulteriore aliquota di militari ha lavorato in sinergia con realtà filantropiche locali per la distribuzione gratuita di oltre 300.000 dispositivi di protezione individuale su tutto il territorio piemontese.
Operazione Strade Sicure, cos’è?
L’operazione “Strade Sicure” consiste in un’attività di sostegno alla pubblica sicurezza avviata in Italia nel 2008 dal governo Berlusconi IV e prorogata più volte nel corso degli anni, consistente nell’impiego delle Forze armate nella tutela dell’ordine pubblico
L’Operazione Strade Sicure venne stabilita con il decreto legge 23 maggio 2008, n. 92 – successivamente convertito in legge 24 luglio 2008, n. 125. Le prime attività iniziarono il 4 agosto dello stesso anno. Dal 7 febbraio 2011, per effetto della legge n. 220 del 13 dicembre 2010 (legge di stabilità 2011), è stata posta sotto sorveglianza anche l’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Questa attività è stata prorogata diverse volte con decreto legge n. 78 del 1º luglio 2009, fino al 31 dicembre 2013 (legge n. 135 del 7 agosto 2012) ed anche per tutto l’anno 2014.
L‘Operazione Strade Sicure è stata successivamente prorogata fino al 30 giugno 2015, con un aumento degli organici dell’esercito impiegati – da 3.000 a 4.500 unità – e di 600 per Expo 2015, e successivamente fino al 31 dicembre dello stesso anno e poi ulteriormente prorogata per gli anni successivi.
Il contingente autorizzato fino al 31 dicembre 2020 è di oltre 7.050 militari che, attualmente, coprono 56 province.
L’operazione è svolta in massima parte dall’Esercito, con contributi di Marina Aeronautica e Carabinieri, questi ultimi soprattutto in funzione di comando e controllo nelle sale operative.
Esercito Italiano e Covid-19
Per l’Esercito questo rappresenta, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso in termini di uomini, mezzi e materiali. A seguito dell’insorgere dell’emergenza COVID 19 i militari impegnati nell’operazione “Strade sicure” sono stati chiamati a svolgere, oltre ai tradizionali compiti assegnati al dispositivo, anche una serie di attività volte a fronteggiare il diffondersi del virus (si veda, in particolare, il comma 9 dell’articolo 4 del Dl n. 19 del 2020 e l’articolo 74-ter del dl n. 18 del 2020). In considerazione di questi nuovi compiti il dispositivo è stato, da ultimo, integrato di ulteriori 253 unità per novanta giorni, a decorrere dal 17 marzo.
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