Nuova ondata Covid-19, imprese a rischio fallimento nell’automotive
In caso di nuovo lockdown per Coronavirus è a rischio di default il 15,5% delle imprese nel mondo dell’auto dove un’azienda su 5 potrebbe essere a rischio fallimento.
Una nuova ondata del Covid-19, insieme ad un altro lockdown, potrebbe avere effetti devastanti sopratutto sull’economia compresa quella italiana. Se la nuova chiusura dovesse durare altri sei mesi il 15,5% delle imprese italiane potrebbe essere a rischio di fallimento. La probabilità di questo scenario è “bassa”, secondo gli analisti di Cerved Rating Agency, ma gli effetti potenzialmente molto pesanti: con un peggioramento così marcato dello scenario macroeconomico e un elevato rischio Paese, la probabilità di default triplicherebbe (dal 4,9% attuale al 15,5%), con punte del 22% nelle costruzioni, del 19,1% in hotel e ristorazione, del 18,9% nei servizi turistici, del 18,6% nell’automotive.
Nuova ondata Covid-19, rischio fallimento anche per le aziende dell’auto
Secondo gli analisti, una nuova ondata di Covid-19 potrebbe causare il fallimento di 1 impresa su 5 nell’automotive. Sono i risultati dello studio “Evolution and impacts of the COVID-19 pandemic emergency on Italian non-financial corporates” di Cerved Rating Agency, agenzia di rating del Gruppo Cerved tra le prime in Europa che attribuisce il merito creditizio alle imprese sul territorio nazionale, su un campione di 30 mila società.
Un’analisi che aggiorna in senso peggiorativo la precedente, rilasciata a febbraio, in cui a rischio fallimento nel caso più drastico era un’azienda italiana su dieci.
Rischio economico nuova ondata Covid-19 con scenario più pessimistico
Secondo lo scenario più pessimistico il rischio economico per la nuova ondata del Covid-19 potrebbero colpire le costruzioni (22%), i servizi di alloggio e ristorazione (19,1%) e le attività di supporto al settore turistico (18,9%). Viceversa, quelli più resilienti, dunque con un rischio più basso, risulterebbero farmacie (6,5%), l’industria alimentare (6,8%), il commercio al dettaglio alimentare (7,9%).
La percentuale aumenterà in misura maggiore per le imprese piccole (dal 10,7% al 21% per le microimprese) e meno strutturate (28% per le imprese individuali); dal punto di vista geografico, la probabilità di default è attesa in forte crescita in tutta la Penisola, con un picco del 17,8% nel Mezzogiorno (dal 9,3%).
Il Covid19 si è rapidamente diffuso in tutto il pianeta e gli effetti economici di questa emergenza sono già evidenti. Il conto finale dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia: molti esperti paventano l’eventualità di nuove ondate del contagio in autunno e non è ancora chiaro se (e quando) sarà disponibile un vaccino.
Crisi economica post Coronavirus, come sarà?
Per tenere conto di questa incertezza, gli analisti di Cerved Rating Agency hanno elaborato tre diversi scenari correlati allo sviluppo della pandemia e dello scenario macroeconomico. Secondo lo scenario “soft”, al quale gli analisti attribuiscono una probabilità “alta”, non ci saranno nuove ondate di contagi e l’economia italiana riprenderà anche grazie a un’efficace azione di politica economica.
Probabilità | Soft case scenario: Alta | Intermediate case scenario: Media | Hard case scenario: Bassa |
Impatto | Medio | Medio-Alto | Alto |
Periodo di lockdown complessivo | 1.5 mesi (non più chiusure dopo Maggio 2020) | Dai 2 ai 4 mesi (seconda ondata COVID-19) | Fino a 6 mesi (due o più ondate COVID-19) |
Effetti delle misure anti COVID-19 | Significativi | Moderati | Limitati |
Contesto macroeconomico | Pronto recupero dell’attività economica; limitato aumento del rischio Paese | Lento recupero dell’attività economica; considerevole aumento del rischio Paese | Depressione economica e elevato incremento del rischio Paese |
In base a quello “intermediate” (probabilità media), il sistema produttivo potrebbe affrontare una seconda ondata di contagi, che richiederebbe ulteriori lockdown (fino a 4 mesi) e che frenerebbe il recupero dell’attività produttiva. Infine, stando allo lo scenario più pessimistico, “hard” con una probabilità bassa, i lockdown potrebbero durare fino a sei mesi, con effetti depressivi sull’economia e un aumento del rischio Paese.
Gli scenari sono stati applicati al portafoglio di simulazione, costituito da circa 30.000 rating emessi recentemente da Cerved Rating Agency e sufficientemente rappresentativo del comparto delle aziende italiane, tramite l’adozione di un approccio di natura quali-quantitativa. Partendo da questi assunti, Cerved Rating Agency, insieme con il Dipartimento di Economia dell’Università di Genova, ha sviluppato un framework per la valutazione del merito creditizio dei soggetti valutati, che integra fattori legati alla domanda, all’offerta e alla struttura produttiva delle singole imprese con fattori di “new normal”, drivers che si ritiene potranno avere un impatto sulla resilienza delle aziende di fronte all’emergenza Covid19.
L’innalzamento del rischio si traduce in un aumento dei default attesi. In base alla gravità dello scenario, e stimando alle condizioni attuali una probabilità di default pari a 4,9%, si sale, nell’ipotesi soft, al 7,7%, al 9,7% in quella intermedia e arriva al 15,5% nello scenario hard.
CORONAVIRUS, Covid-19 cambia e diventa meno innocuo nella prossima stagione?
La speranza è che il Coronavirus sia mutato e si sia addolcito in vista dell’arrivo della prossima stagione: come tutti i virus anche il Covid-19 si evolve continuamente e secondo fonti diverse la versione mutata che ci ritroveremo potrebbe apportare all’uomo solo un semplice raffreddore.
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