Guida autonoma, auto senza conducente fermata dalla Polizia
Due poliziotti a San Francisco hanno fermato un'auto mentre viaggiava di notte a fari spenti. Era un taxi a guida autonoma.
Parliamo di “guida autonoma” quando il guidatore entra nella propria auto e, invece di ingranare la prima e partire, può lasciarsi portare a destinazione dal veicolo stesso. La medesima cosa vale per i taxi, che si trovano, appunto, su strada senza conducente.
Questi veicoli sono ancora poco diffusi e facilmente scambiati per una macchina normale, come è accaduto negli Stati Uniti a San Francisco ad un posto di blocco dove la Polizia ha fermato una Chevy Bolt della Cruise senza conducente.
Posto di blocco Polizia auto senza guidatore
Che cosa succede se ad un posto di blocco la Polizia ferma un’auto senza nessuno alla guida? Sembra incredibile, ma questa notizia curiosa ci arriva dagli States e più precisamente da San Francisco e dal quartiere di Richmond.
La polizia ha fermato un taxi che stava viaggiando a fari spenti. Quando il poliziotto ha guardato dentro la Chevy Bolt della Cruise (filiale della General Motors) ecco la sorpresa: non c’era il guidatore.
Niente conducente e niente luci, quindi, per un’auto a guida autonoma “autorizzata” a viaggiare solo nelle ore notturne, dalle 22 alle 6 (ecco spiegata la gravità della situazione). E, oltre al danno, anche la beffa! Non appena il poliziotto si è allontanato, il veicolo si è rimesso in moto per allontanarsi dalla strada e si è fermato in un luogo più sicuro.
Una situazione decisamente surreale e curiosa, ma che ha aperto gli occhi su un problema che le Forze dell’Ordine si potrebbero trovare ad affrontare, tanto che la società costruttrice ha istituito un numero di telefono per i poliziotti, in caso di emergenza.
Taxi a guida autonoma in Europa
Quello di San Francisco non è stato l’unico caso di taxi a guida autonoma, quindi senza conducente. Il progetto della Intel, nota azienda informatica, prevede vere e proprie navette da 12-14 passeggeri che possano circolare in città a non oltre 55 km/h.
Anche TIM ha presentato un progetto simile con una navetta Autonom Shuttle realizzata dalla Navya, che viaggia grazie alla tecnologia 5G e alla piattaforma di TIM.
A Torino invece è partita la sperimentazione della navetta del progetto “Sperimentazione Italia”, con lo shuttle che si muove autonomamente su un percorso di 5 km, nella zona degli ospedali.
Tornando negli States anche la divisione Waymo di Alphabet Inc. ha già avanzato alcune proposte di auto a guida autonoma ai suoi clienti, nell’area di Phoenix, Arizona.
Senza contare l’obiettivo, sempre di Intel, di “esportare” i taxi a guida autonoma in Europa: dal 2022, potremo vedere i veicoli, sotto il marchio Moovit, circolare per Monaco di Baviera.
Auto a guida autonoma, come funziona?
I veicoli che viaggiano in autonomia sono “guidati”, in realtà, da radar, GPS, sensori, telecamere. Insomma, è l’intero apparato tecnologico dell’auto a farla avanzare da sola.
Nessun intervento umano, in modo che il conducente possa godersi il viaggio in tranquillità. Ma non avere il conducente significa davvero rendere l’auto più sicura? E se il veicolo viene fermato dalla polizia?
Molti sono gli interrogativi e gli sviluppi su questa tecnologia che in un futuro non troppo lontano rivoluzionerà la mobilità delle persone.
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