Niki Lauda, è morto il 3 volte campione del Mondo F1
Niki Lauda si è spento in una clinica privata Svizzera all’età di 70 anni, dov’era ricoverato per problemi ai reni
Niki Lauda si è spento all’età di 70 anni, un grave lutto ha colpito il Mondo della Formula 1. L’ex pilota Ferrari, tre volte campione del mondo, era da tempo malato e si è spento in una clinica privata in Svizzera dov’era ricoverato per problemi ai reni. Solo otto mesi fa aveva subito anche un intervento ai polmoni.
È morto Niki Lauda, la Formula 1 è in lutto
Putroppo una brutta notizia, quella della morte di Niki Lauda: era nato a Vienna il 22 febbraio del 1949 ed ha vinto due titoli mondiali con la Ferrari nel 1975 e nel 1977 ed uno al volante della McLaren nel 1984.
Nel circus della Formula 1 la sua figura era ancora molto influente: è stato il Presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1 dominatrice dal 2014 ad oggi.
La Ferrari con una nota su Twitter ha salutato cosi il decesso di Niki Lauda: “Oggi è un giorno triste per la F1. La grande famiglia della Ferrari apprende con profonda tristezza la notizia della morte dell’amico Niki Lauda, tre volte campione del mondo, due con la Scuderia (1975-1977). Resterai per sempre nei cuori nostri e in quelli dei tifosi.”
Niki Lauda, una leggenda della Formula 1
Niki Lauda è stata un’autentica leggenda della Formula 1. Nel suo palmares ci sono 171 Gran Premi disputati, 25 vittorie e 24 pole position e altrettanti giri veloci. In Carriera ha corso le stagioni dal 1971 al 1979 e dal 1982 al 1985 ed è stato pilota per March, BRM, Ferrari, Brabham e, infine, McLaren.
Niki Lauda nella storia della Formula 1 è stato uno dei più forti ed era soprannominato il “computer” dato che la su più grande capacità era quella di individuare tutti i difetti delle sue monoposto, anche i più piccoli. Caratterialmente era freddo e poco emotivo e molto determinato. La sua storia in Formula 1 è stata segnata dal terribile incidente il 1° agosto 1976, sul circuito del Nürburgring, dove la sua Ferrari 312 T2 andò a fuoco per la fuoriuscita di benzina e rimase intrappolato nella vettura in fiamme.
L’incidente di Lauda in F1
I segni di quel terribile schianto lo lasciarono sfigurato. Da quell’incidente ripartì con una grande forza di volontà che l’ha sempre contraddistinto e dopo soli 42 giorni ritornò all’interno dell’abitacolo della sua Ferrari per disputare il Gp d’Italia a Monza.
Niki Lauda imprenditore e dirigente sportivo Mercedes
Fuori dalla pista Niki Lauda si è distinto anche come imprenditore fondando e dirigendo e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air (1979) e la Niki (2003). È stato anche un apprezzato dirigente sportivo come dirigente sportivo, per due stagioni alla guida della Jaguar ed in Mercedes AMG nel ruolo di Presidente Onorario non esecutivo. Nel team tedesco deteneva anche una partecipazione azionaria (10%) e nel 2013 è stato uno dei principali artefici dell’ingaggio di Lewis Hamilton.
Lauda Air la compagnia area di Niki Lauda
Niki Lauda fondò la Lauda Air nel 1979 nel periodo del suo primo ritiro dalla Formula 1. La Lauda Air cominciò ad operare ufficialmente metà degli anni ottanta: inizialmente offriva solo voli regionali, con una flotta composta da Fokker F27 e BAC One-Eleven, ma quando fu stabilito che la Austrian Airlines non poteva mantenere il monopolio sulle rotte internazionali, la Lauda Air iniziò una politica di espansione molto aggressiva, approfittando anche dell’appoggio della tedesca Lufthansa, che aveva sempre mostrato un grande interesse per la compagnia austriaca.
Nell’aprile 2012 la Lauda Air è stata stata assorbita da Austrian Airlines Group e Niki Lauda nel 2013 fondò la Niki, conosciuta come FlyNiki ma che è fallita successivamente nel 2017.
Putroppo questa è una notizia inaspettata che ha colto di sopresa tutti gli appassionati del motorsport: la scomparsa di un grande pilota di F1.