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Multe contro spostamenti non consentiti e buon senso del padre di famiglia

Errori di interpretazioni della norma sugli spostamenti durante l'emergenza del Covid19? I Decreti Ministeriali e le ordinanze regionali hanno margini di indeterminatezza e si appellano al “buon senso civico” di ogni cittadino ma anche alla discrezionalità di chi è chiamato alla comminazione delle multe verso chi infrange i divieti. Serve buon senso e responsabilità del padre di famiglia da parte di tutti in attesa della fase 2.

E mentre sono tutt’ora in vigore misure di sicurezza sempre più stringenti per limitare gli spostamenti durante l’emergenza Coronavirus, in attesa della fase 2, si parla sempre più spesso di multe per chi non rispetta i divieti. C’è una grande dispiegamento di forze, anche con droni (ma durati pochi giorni), per controllare gli spostamenti dei cittadini, una una lotta ferrea contro il contagio da Covid-19 messa in atto dal Governo con il fine di impedire alle persone di andare in giro senza giustificati motivi.

Polizia verifica spostamenti sulla spiaggia di Rimini

Abbiamo assistito a tanta attività di controllo intensificata soprattutto in vista della Pasqua con maxi posti di blocco in tutta Italia e controlli di tanti veicoli diretti da Sud a Nord e viceversa, non solo nelle zone dichiarate “rosse”, ma anche su Raccordo Anulare di Roma.

Secondo i dati del Viminale durante la prima settimana erano state controllate un milione di persone con 43.000 denunciate per infrazione all’articolo 650 del Codice penale: sono stati trovati in giro senza motivazioni ritenute valide.

Posto di blocco sul Raccordo Anulare di Roma per controllo spostamenti
durante l’emergenza Coronavirus

Cosa si rischia effettivamente se i motivi dello spostamento non sono per necessità?

Se si viene pizzicati in giro “senza comprovati motivi”, sia nel Nord Italia (con focolai e numeri da capogiro) sia al Sud (dove la situazione delle morti per polmonite e malattie collegate è leggermente superiore alla media degli anni precedenti, dati Istat alla mano) dalle Forze dell’Ordine viene contestato l’articolo 650 CP che prevede da un minimo di 400 euro a un massimo di 3.000 euro con la multa. Ma su questo c’è un cambiamento di cui tratteremo cosa cambia.

Posso uscire dal mio Comune per fare acquisti?

Nell’ottica di limitare gli spostamenti, secondo la legge gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si ha la residenza o il domicilio sono vietati. Mala norma dice anche che è possibile spostarsi in altri Comuni solo ed esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o in casi di assoluta urgenza o per motivi di salute.

Ma si può uscire da casa e raggiungere un Comune diverso da quello in cui si abita, nel quale si ha la residenza o domicilio per acquistare beni alimentari ed altro? Ci riferiamo ai casi in cui il Comune di residenza non disponga di punti vendita, o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel proprio territorio.

Gli spostamenti devono ancora essere limitati e quelli entro consentiti solo entro tali stretti limiti devono essere autocertificati. Tradotto in altri termini, Mi posso spostare, senza essere sanzionato, per motivi di salute ed anche per acquistare il cibo per i miei animali che non trovo nel mio comune di residenza.

Spostamento non ritenuto giustificato e multe

Sono diversi i casi denunciati attraverso la rete e social nei quali alcune pattuglie delle Forze dell’Ordine hanno contestato spostamenti “senza comprovati motivi” ma in realtà secondo gli interessati anche legittimi. Anche molti agricoltori professionisti e hobbisti sono stati multati mentre si recavano nei propri fondi. Il problema non è a questo punto solo il Coronavirus o l’obbligo di restare a casa ma anche le situazioni spiacevoli che si stanno verificando in alcuni (e per fortuna limitati casi) controlli.

Posti di blocco e controlli da parte della Polizia Stradale per verificare gli spostamenti consentiti
Posti di blocco e controlli da parte della Polizia Stradale per verificare gli spostamenti consentiti

Contestazioni ai posti di controllo sugli spostamenti

Si tratta di eventi ostili con momenti di tensione, nella quarantena collettiva, dove in alcuni casi vengono contestati spostamenti “motivati che dovrebbero essere valutati con il punto di vista di un padre di famiglia e buon senso, considerando questo momento in cui siamo tutti sotto pressione perché di fatto agli arresti domiciliari con la testa tra incertezze, amarezze, confusione e problemi economici.

Sanzionata la famiglia di Grosseto, ma poi la Polizia torna sui propri passi ed annulla la multa

Una famiglia di Grosseto denuncia di aver ricevuto una sanzione di 533 euro da una pattuglia della Polizia Stradale mentre si recava all’ospedale di Santa Chiara di Pisa, per una visita di controllo post-trapianto della figlia di otto anni (trapianto dovuto ad una leucemia mieloide acuta).
I genitori dichiarano di essere stati fermati nei pressi di Romito, sull’Aurelia a pochi chilometri da Livorno e di essere stati multati per aver contravvenuto alle disposizioni sulle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria da coronavirus.

Multati dalla Polizia per errore mentre la famiglia di Grosseto andava all'Ospedale
Multati dalla Polizia per errore mentre la famiglia di Grosseto andava all’Ospedale

A meno di 24 ore dalla denuncia è arrivato il lieto fine, il dietro front, la multa è stata annullata. La famiglia è sollevata per il buon esito della vicenda e la Polstrada fa arrivare le sue scuse alla famiglia. “Il più profondo rammarico per l’increscioso episodio, nella speranza che questo errore non faccia venir meno la fiducia nel nostro operato“.

Sanzionato a Rieti il giovane uscito dal suo Comune per acquistare prodotti irreperibili sul suo territorio

Una multa per non aver rispettato i provvedimenti di contenimento del contagio da Convid-19 è stata notificata ad un giovane di Roccasinibalda, in provincia di Rieti, uscito di casa per necessità. Per scrupolo aveva chiesto informazioni e chiarimenti anche al Sindaco Stefano Micheli e al Maresciallo Antonio Santilli della stazione dei Carabinieri del suo paese Roccasinibalda in provincia di Rieti nella valle del Turano che avrebbe dovuto uscire dal suo Comune di residenza e raggiungere Rieti (dista circa 10 km) per acquistare cibo per cuccioli di gatto, presidi sanitari, (guanti) e pellet da riscaldamento.

A Rieti la Polizia Stradale gli notifica una multa di 500 euro e lo sfortunato giovane (senza lavoro), è quindi costretto a fare ritorno a casa senza aver avuto la possibilità di acquistare i beni sopraindicati per lui indispensabili.

Giovane del reatino multato perché pizzicato fuori Comune (articolo giornale locale)
Giovane del reatino multato perché pizzicato fuori Comune (articolo giornale locale)

Ovviamente il Sindaco di Roccasinibalda non ci sta. Denuncia il fatto e scrive in un comunicato: “è inaccettabile che i miei cittadini vengano penalizzati in questo modo: stiamo cercando di affrontare insieme questa emergenza con la massima serietà e senso di responsabilità civile. Simili atteggiamenti repressivi da parte delle autorità non fanno altro che allontanare dalla istituzioni la popolazione, facendola sentire più sola, alla mercé di regolamenti incomprensibile, oltre che di modalità applicative palesemente contraddittorie“.
Il giovane farà ricorso al Prefetto e chiederà l’annullamento della multa.

Anziano va a fare la spesa con la moglie disabile: multa da 933 euro, poi il malore.

Una coppia di anziani va a fare la spesa, sono una coppia insparabile
Una coppia di anziani va a fare la spesa, sono una coppia insparabile

Un verbale salatissimo da 933 euro è costato ad una coppia di anziani di Nuoro che era uscita a fare la spesa. Erano in auto, lei, 72 anni, disabile al cento percento con accompagnamento insieme al marito di 74 anni.
Sono stati fermati dalla Polizia che li ha sanzionati entrambi con multa di 533 euro all’uomo e 400 alla donna. Avrebbero violato il decreto che impone l’uscita per necessità ad un solo membro per famiglia al giorno.
«Io non so fare la spesa e certo non potevo lasciare mia moglie sola a casa» ha detto l’uomo agli agenti. Non è bastato. Subito dopo l’anziano ha accusato un grave malore tanto da far arrivare l’ambulanza.

Cercando sulla rete si trovano altri casi analoghi ma molti altri nei quali le Forze dell’Ordine questi giorni combattono contro furti o aiutano persone anziane: vanno tutti gratificati per l’impegno profuso in questo momento di difficoltà in cui versa l’intera nazione.

Tutti possono sbagliare: appello alla responsabilità e buon senso da parte di tutti, cittadini e Forze Dell’Ordine come un padre di famiglia

Adesso che è il momento di ripartire dobbiamo continuare con il rispetto delle norme fino all’ultimo, sperando in una chiarezza maggiore onde evitare di indurre in errore il cittadino ed evitando anche interpretazioni soggettive da parte degli organi di controllo.

Sono comprensibili da parte di tutti gli errori di interpretazioni sulla norma che regola gli spostamenti durante l’emergenza del Covid19.
I Decreti Ministeriali e le ordinanze regionali hanno lasciato margini di indeterminatezza: per questo è tanto più importante attendersi il “buon senso civico” di ogni cittadino ma anche alla discrezionalità nella comminazione delle multe per chi infrange i divieti.

Tra poco si avvia la fase 2, mancano pochi giorni in un momento particolare nel quale c’è necessità di massima responsabilità e buon senso da parte di tutti, sia cittadini, sia Forze dell’Ordine: l’auspicio per tutti è quello di ispirarsi alla condotta di buon padre di famiglia che opera con diligenza, lealtà, impegno, rigore e onestà. 

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Come fare ricorso al Prefetto e contestare le multe sugli spostamenti ritenuti non autorizzati

Le multe ricevute durante gli spostamenti nel periodo del Coronavirus, si possono contestare? Si possono contestare le multe per violazione delle misure restrittive anti-coronavirus con ricorso al Prefetto se ritenute ingiuste, ma va dimostrato e provato che la sanzione sia stata “sproporzionata”.

Dati in diminuzione da fine marzo sui malati di Coronavirus
che ricorrono alla terapia intensiva
Dati in diminuzione da fine marzo sui malati di Coronavirus
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