Multe Roma, 300.000 sanzioni a 20.000 automobilisti
Dal 2 maggio al 15 settembre 2017, la corsia preferenziale di Via di Portonaccio a Roma portò a oltre 300.000 multe rilevate elettronicamente. Successivamente la Cassazione he rigettato tutti i ricorsi legittimando le sanzioni.
Multe a raffica a Roma Zona Portonaccio, dal 2 maggio al 15 settembre 2017 la telecamera che controlla la corsia preferenziale ha emesso 300.000 sanzioni a circa 20.000 automobilisti. Alcuni sono stati multati più e più volte. Gli automobilisti coinvolti hanno fatto ricorso, lamentando la mancanza di segnaletica, verticale e orizzontale, adeguata a segnalare la preferenziale di Portonaccio, attiva dal 20 aprile 2017 e protetta con telecamera dal 2 maggio successivo.
Sulla vicenda si è espressa anche la Cassazione che ha dichiarato legittime tutte le multe di Portonaccio, che perciò vanno pagate.
Multe Roma Via di Portonaccio
La telecamera a controllo della corsia preferenziale di Via di Portonaccio a Roma dal 2 maggio al 15 settembre 2017 ha rilevato oltre 300.000 sanzioni al Codice della Strada a più di 20.000 automobilisti.
Le multe andavano da 80 euro ma si saliva già a 94 euro dopo cinque giorni. In totale in quel periodo il Comune di Roma ha ricavato potenzialmente oltre 40 milioni di euro, arrivati quasi a 60 con gli interessi.
Cassazione su ricorso multe a Roma Zona Portonaccio
I ricorsi per mancanza di segnaletica sono stati rigettati dalla sentenza della Cassazione che ha dichiarato legittime le multe di Via di Portonaccio. La Suprema Corte infatti ha stabilito che la segnaletica era presente e segnalava correttamente l’esistenza della corsia preferenziale.
Per la Cassazione la corsia è stata riattivata previa l’installazione della segnaletica di preavviso, a 180 metri dall’inizio del tratto non consentito alle auto dei privati cittadini. Inoltre, si legge nelle motivazioni della sentenza, la riattivazione della corsia preferenziale è stata adeguatamente pubblicizzata, sia sul sito internet del Comune, sia attraverso due diversi comunicati stampa del 20 e del 21 aprile 2017, sia con svariati presidi per consentire agli utenti della strada di adeguarsi alla nuova disciplina del traffico nella zona. Sarebbe quindi da escludere un errore in buonafede da parte degli automobilisti.
Multa corsie preferenziali
Le corsie preferenziali sono strade riservate espressamente alla circolazione dei veicoli adibiti a servizi pubblici di trasporto (autobus di linea, tram e taxi, dei mezzi di emergenza e dei veicoli speciali) e sono regolamentate dall’articolo 7 comma 1 lettera i del Codice della Strada.
Le multe per chi le oltrepassa sono stabilite nel successivo comma 14, che prevede una sanzione amministrativa che parte da 83 e arriva fino a 333 euro. L’infrazione può essere rilevata da un agente oppure, come spesso accade, da una telecamera omologata, come previsto dall’art. 201 comma 1-bis lettera g del CdS.
Per riconoscere una corsia preferenziale bisogna fare ben attenzione alla segnaletica a terra perché, come ci insegna il caso romano, transitarvi anche in buona fede è un attimo. Si sfugge alla multa solo se la corsia non è sorvegliata da una telecamera. In questo caso non basta una foto dell’agente, ma serve che l’automobilista venga regolarmente fermato per la contestazione.
Segnaletica corsie preferenziali
Il caso della segnaletica delle corsie preferenziali sollevato dopo le multe di Via Portonaccio a Roma è stato precedentemente discusso anche in Parlamento, con il deputato di Forza Italia Simone Baldelli che ha posto la questione all’interno di una sua interrogazione in commissione Trasporti dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Il forzista ha sollecitato l’adozione di normative volte a prevedere misure di segnalazione straordinaria temporanea nei casi in cui, specie in presenza di rilevatori elettronici, vengano modificati in senso restrittivo i criteri di accessibilità e percorrenza di corsie preferenziali o in altro modo limitate, in particolare su strade caratterizzate da elevati volumi di traffico.
Il Ministero competente nella sua risposta ha accolto l’istanza di Baldelli dichiarando che “è in corso uno specifico approfondimento da parte delle competenti strutture del Ministero finalizzato ad elaborare una proposta di modifica del Codice della strada che regoli compiutamente le situazioni nelle quali è necessario ricorrere a misure di segnalazione straordinarie e le modalità (esemplificativamente: segnaletica luminosa, presenza obbligatoria degli organi di polizia, obbligo di comunicazione preventiva all’utenza) attraverso le quali la citata segnalazione deve essere effettuata.
Quanto all’installazione dei dispositivi automatici per il rilevamento delle infrazioni ai divieti di accesso o di transito, sia essa contestuale all’introduzione e/o modifica del divieto o successiva all’introduzione dello stesso, si sta valutando di inserire nel decreto recante l’aggiornamento del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, in corso di predisposizione da parte del Ministero, una previsione che, nel rivedere le condizioni di installazione e di esercizio di detti dispositivi, stabilisca anche l’obbligo di installazione di specifica segnaletica”.
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