Stellantis, ritorno di fiamma sul motore diesel (a gasolio)?
Secondo alcune indiscrezioni, Stellantis punterebbe sui motori a gasolio in vista di un possibile boom della domanda.
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Secondo voci di corridoio, Stellantis tornerebbe a scommettere sui motori diesel, chiaramente puliti, in linea con le normative Euro 7, da affiancare a elettriche e ibride. Indiscrezioni che si inseguono da mesi, con Jean-Philippe Imparato (Chief Operating Officer Enlarged Europe del Gruppo) che pare abbia fatto riferimento ai propulsori a gasolio per il futuro: “C’è ancora una domanda per questi motori, soprattutto tra coloro che percorrono lunghe distanze”. Mentre la società non conferma né smentisce, emerge anche che i 1.2 e i 1.5 BlueHDI diesel farebbero parte delle strategie aziendali da qui al 2030.
Stellantis ritorno al motore diesel
Al di là di questo gossip automotive, c’è una fake molto diffusa nel web: il motivo per cui il Gruppo tornerebbe ai propulsori a gasolio risiederebbe nel fatto che c’è un boom di domanda di macchine nuove diesel in Europa. È una bufala: in realtà, le vendite di auto di prima immatricolazione a gasolio crollano. E allora, perché Stellantis (come atre Case) punterebbe sul gasolio? Le vendite del diesel sono crollate in quanto l’offerta è scesa di pari passo e non segue minimamente la domanda: chi vuole una vettura di quel tipo va per forza sull’usato. Insomma, hanno reso difficile la vita al consumatore.
A briglie sciolte, il diesel sarebbe ancora il più venduto. In particolare, se l’azienda euroamericana intendesse fare buoni numeri in modo facile con le nuove Alfa Romeo, dovrebbe proporle diesel. Poco tempo fa, infatti, quando c’era la vecchia Peugeot 3008 a gasolio, la vettura riscuoteva successo: la nuova, senza diesel, cresce meno sul mercato.
Vendite auto diesel
Nell’UE, nel 2024, solo l’11,9% di quota mercato è occupata dalle diesel nuove. Contro il 13,6% del 2023. A dicembre dello scorso anno, consegne di vetture a gasolio giù del 15%, con fetta mercato del 9,8%, in costante declino. I tempi d’oro del 2014, pre Dieselgate di settembre 2015, sono un lontanissimo ricordo. In Italia, a gennaio 2025, la quota diesel per la prima volta da decenni è sotto il 10%.
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Addirittura, le targhe delle fallimentari elettriche superano quelle delle macchine a gasolio. Il diesel retrocede al 13,9% di quota nell’intero 2024 (-3,9 punti percentuali), con un dicembre 2024 in calo di 2,5 punti al 13,1%.
Diesel usate, è un discorso diverso
In Italia, vanno forte le auto a gasolio over 10 anni, specie al Sud. Un effetto Cuba. Ma Stellantis, se davvero vira sul diesel, vuole invadere il mercato del nuovo. Da non confondere il crollo del gasolio del mercato del nuovo nel nostro Paese con l’exploit delle second half.
Crociata anti diesel oggi
Oggi i consumatori UE sono costretti a non comprare auto a gasolio nuove per un preciso motivo: la crociata delle istituzioni centrali e locali anti diesel. Che prevedono restrizioni e stangate anti gasolio. Allora, fin quando ci saranno super tasse sul diesel, Ztl chiuse a quelle macchine, vincoli alla circolazione, pochi compreranno vetture diesel nuove. Ripiegando su benzina e ibrido.
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