Mazda MX-5 2024, provata la Miata ND 1.5 Soft Top tutta rinnovata
Test e primo contatto con la Mazda MX-5 2024 restyling. Come va la versione Soft Top con motore Skyactiv-G 1.5 litri da 132 CV, l'unica motorizzazione che resterà nel futuro sotto il cofano della Miata.
A 35 anni dal primo lancio commerciale, la Mazda MX-5 continua a mietere successi e strappare consensi in tutto il mondo. Una delle spider più amate in assoluto nel panorama automobilistico mondiale si rinnova piano piano e cerca di perfezionare sempre di più molteplici particolari, ormai a 10 anni dall’arrivo della quarta generazione, la ND. Noi abbiamo provato in anteprima il MY 2024 della MX-5.
Mazda MX-5 restyling 2024
Il concetto, l’essenza e l’aspetto della Mazda MX-5 2024 restano invariati, per non minare quella particolare ricetta che funziona egregiamente. La base e la volontà sono quelle di una piccola sportivetta due posti, con trazione posteriore, motore anteriore e peso estremamente contenuto.
Fattori che poi nel tempo hanno portato non solo Mazda a proporre eccezionali prodotti, concepiti per chi vuole vivere la guida nel suo aspetto più corposo e profondo, senza filtri. Per questo motivo le dimensioni del restyling restano pressoché invariate, con una lunghezza che tocca quota 3.915 mm in lunghezza, 1.918 mm in larghezza (specchietti compresi) e 1.230 mm in altezza.
Confermato in realtà anche il bagagliaio da 130 litri, che ad alcuni potrebbe far storcere il naso, ma fa parte del gioco e della natura di questa vettura. Le proporzioni, ancora una volta, non lasciano indifferenti. Abitacolo arretrato quasi sull’asse posteriore, linea di cintura alta che integra conducente e passeggero “dentro” l’auto.
La versione con soft top è studiata per dare il meglio di sé a capote abbassata, che si richiude o riapre a mano con un semplice gesto, mentre per un profilo più coerente in presenza del tetto bisogna puntare sulla RF, riconfermata anche per questo 2024.
Le luci di posizione anteriori sono ora integrate nel faro, facendo perdere dunque il baffo luminoso che illuminava la zona fendinebbia. Al netto del nuovo colore Aero Gray Metallic in sostituzione del Polymetal Grey.
Abitacolo ed interni visti da vicino
Alcune delle modifiche maggiormente tangibili “ad occhio” nella Mazda MX-5 sono riservate agli interni, seppure il format sia stato confermato anche in questo caso. Si ritrovano tutti gli elementi che hanno reso iconica anche questa quarta generazione di MX-5: dal cambio con leva cortissima al freno a mano posizionato in alto ed alla destra del tunnel, dal portabicchieri che può essere spostato fino al portaoggetti tra gli schienali dei sedili piuttosto che sulla plancia.
Ciò che cambia, ad esempio, è il display infotainment. Adesso sbuca dalla plancia un 8.8 pollici con fattore di forma molto orizzontale, quindi basso e largo. Molto piacevole da vedere e, soprattutto, non infastidisce durante la guida occupando una parte della vista dal parabrezza. Si comanda sempre da rotella e pulsanti sul tunnel centrale, ma adesso integra anche Android Auto ed Apple CarPlay completamente wireless.
Tra le varie modifiche spiccano il fondo strumentazione e le lancette che cambiano leggermente, poi compare un pulsante sulla batteria di comandi alla sinistra del volante che invece resta perfettamente uguale: sancisce l’arrivo del DSC-Track, un settaggio del controllo di stabilità riservato a chi vuole spingersi in pista e lasciare il posteriore un po’ più ballerino.
Impressioni di guida, come va la nuova MX-5 da 132 CV
Confermate le due opzioni di motore che già conosciamo anche per la Mazda MX-5 2024: un 1.5 litri da 132 CV e 152 Nm di coppia massima ed un 2.0 litri da 184 CV e 205 Nm di coppia. Per la prova abbiamo optato per il più piccolo “millecinque” perché, triste notizia per tutti gli appassionati, presto il 2.0 sarà dismesso e non aggiornato alla normativa Euro 6E.
La spiderina con il piccolo motore da 132 CV è però semplicemente giusta. Giusta perché è una motorizzazione che non ti mette in difficoltà in alcun modo, che ti permette di guidare rilassato così come dovrebbe essere, quando affronti le curve a bordo di un’auto così.
Puoi divertirti tra una curva e l’altra senza pensare di poter improvvisamente perdere il controllo o esagerare, perché il mix di arco di giri ampio più la progressione e regolarità con cui sale la lancetta sono l’apoteosi del concetto di guida analogica, non filtrata. Certo, non è una motorizzazione idonea a chi vuole lanciarsi in pista, anche perché l’assenza del differenziale autobloccante si fa sentire. Ecco, quest’ultima è una differenza importante con la versione più potente, che sfrutta un differenziale meccanico a slittamento limitato ed asimmetrico.
L’impostazione DSC-Track aiuta a concedersi la libertà di una guida più spinta con il piacere di sentir scivolare il posteriore sotto al sedere, ma in ogni caso interviene se gli angoli di imbardata iniziano a diventare eccessivi e si rischia una perdita di controllo. E bisogna ammettere che è anche piuttosto libertino, calibrato bene.
Cosa cambia su strada, differenze tra la vecchia e la nuova MX-5
A dirla tutta, il feeling di guida della nuova Mazda MX-5 è leggermente diverso e lo abbiamo avvertito rispetto al modello uscente. Non per il cambio perché, neanche a dirlo, si conferma di una bontà unica per meccanica degli innesti, corsa e dimensione della leva, quanto piuttosto per l’assetto.
Leggermente più duro al posteriore, con l’auto che avverte un po’ di più le alte frequenze delle asperità ed è più stabile quando l’asfalto è invece piatto e liscio. Alcune modifiche hanno interessato lo sterzo, con il motorino dell’attuatore che è stato spostato e permette di avere reazioni più dirette.
Vi lasciamo con una curiosità, tanto per chiudere in bellezza: il sensore di coppia al volante è stato cambiato, così da poter “leggere” meglio qualora si usino gomme stradali o semislick ed avere sempre la stessa servoassistenza.
Prezzo, quanto costa la MX-5
Per portare a casa la nuova piccola di casa Mazda occorrono 32.400 euro per la versione con motore 1.5 litri in allestimento Prime-Line, mentre per lo stesso allestimento ma in versione RF, il costo è di 34.900 euro.
La motorizzazione più grande ha anche altri prezzi: si parte dai 37.350 euro per l’allestimento Exclusive-Line con Soft-Top, che diventano 39.850 euro con l’hard top.
Foto Mazda MX-5 2024
Il video della prova con la MX-5 2024 TEST
Caratteristiche tecniche MX-5 Skyactiv-G 1.5 132 CV
CARATTERISTICHE | VALORI |
---|---|
Lunghezza | 391 cm |
Larghezza | 173 cm |
Altezza | 122 cm |
Passo | 231 cm |
Bagaglio | 130 L |
Serbatoio | 45 L |
Peso | 1.003 kg |
Motore | |
Alimentazione | benzina |
Trazione | posteriore |
Cambio | manuale |
Cilindrata | 1,5 L / 1496 cm³ |
Potenza | 132 CV / 97 kW |
Coppia massima | 152 Nm a 4500 giri/min |
Prestazioni | |
Velocità massima | 204.0 km/h |
Accelerazione | 8,3 s (0-100 km/h) |
Classe ambientale | EU6.4 |
Emissioni CO₂ | 140 g/km |
Autonomia | 800 km |
Consumo combinato | 6,2 L/100 km |
→ SCHEDA TECNICA Mazda MX-5 2.0 litri da 184 CV
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POSITIVO
→ Progressione del motore
→ Insospettabilmente alta da terra con il muso
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