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Marchionne malattia, lascia FCA. Manley nuovo AD

Sergio Marchionne a causa delle sue condizioni di salute lascia FCA. Al suo posto è stato nominato Mike Manley mentre Louis C. Camilleri assume la carica di AD Ferrari

MARCHIONNE MALATTIA – Sergio Marchionne, gravemente malato lascia la direzione di FCA: non è più l’amministratore delegato di FCA, Fiat Chrysler Automobiles. Al suo posto, con effetto immediato, è stato nominato Mike Manley.

FCA ha dichiarato in un comunicato stampa che Marchionne si stava riprendendo dall’intervento alla spalla ma le sue condizioni sono peggiorate in modo significativo, che non gli permettono più di tornare al lavoro.

FCA, il Nuovo CEO FCA è Mike Manley

Il successore di Sergio Marchionne è Manley, 54 anni, originario dell’Inghilterra che ha diretto il brand Jeep dal 2009 e il marchio Ram dal 2015 nel periodo di massimo sviluppo e crescita per Jeep.
Sabato 21 luglio si è tenuta una riunione di emergenza del consiglio di amministrazione della FCA, presieduta a Torino da John Elkann, presidente della FCA e azionista di controllo di Ferrari, FCA e costruttore di macchine per l’edilizia CNH Industrial.

In questa sede il Consiglio ha deciso di accelerare il processo di transizione per la carica di CEO in atto ormai da mesi e ha nominato Mike Manley Amministratore Delegato. Il Consiglio proporrà quindi alla prossima Assemblea degli Azionisti, che sarà convocata nei prossimi giorni, che Manley sia eletto nel Consiglio in qualità di amministratore esecutivo della Società
Nel frattempo, al fine di garantire pieni poteri e continuità all’operatività aziendale, Manley ha ricevuto dal Consiglio stesso le deleghe ad operare immediatamente come CEO. Manley assumerà anche la responsabilità dell’Area Nafta.
Manley e la squadra di management lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018- 2022 presentato a Balocco il 1° giugno scorso.Mike Manley nuovo CEO FCA

Marchionne malattia

Marchionne, 66 anni, ha subito un intervento chirurgico alla spalla destra e ha avuto bisogno di un breve periodo di convalescenza, ha detto un portavoce FCA al sito web aziendale italiano Lettera 43 il 5 luglio. Non è stato visto in pubblico dal 26 giugno, quando ha consegnato a Roma una Jeep Wrangler ai Carabinieri.

Marchionne, che è diventato amministratore delegato di Fiat nel 2004 e ha orchestrato la fusione con Chrysler Group un decennio dopo, aveva detto che il suo successore, originariamente programmato per essere nominato nell’aprile 2019 dopo l’approvazione dei risultati finanziari del 2018. Marchionne ha presentato il primo giugno il nuovo piano Fca per il periodo 2018-2022.
Manley ha prevalso su altri due veterani della FCA: il CFO Richard Palmer e Alfredo Altavilla, il COO della FCA in Europa, Medio Oriente e Africa.

Proprio quest’ultimo, dopo la nomina di Manley, ha deciso di lasciare FCA. L’Amministratore Delegato, Mike Manley, assume ad interim la carica di Chief Operating Officer della region EMEA. Alfredo Altavilla lavorerà con Mike Manley fino alla fine di agosto per assicurare il proprio supporto durante la transizione.Sergio Marchionne malattia AD FCA

Camilleri nuovo Amministratore Delegato Ferrari

Marchionne è costretto a lasciare anche la Presidenza della Ferrari. La carica di Presidente viene assunta da John Elkann, già n.1 di FCA, mentre Louis C. Camilleri è stato nominato nuovo Amministratore Delegato.

Il nuovo AD di Ferrari si è formato in Philip Morris International ed è amico personale di Marchionne.Camilleri nuovo Amministratore Delegato Ferrari

Dichiarazione ufficiale di John Elkann

John Elkann, presidente FCA“Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio – ha dichiarato John Elkann, presidente FCA – si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia.
Quello che mi ha colpito di Sergio fin dall’inizio, quando ci incontrammo per parlare della possibilità che venisse a lavorare per il Gruppo, più ancora delle sue capacità manageriali e di una intelligenza fuori dal comune, furono le sue qualità umane, la sua generosità e il suo modo di capire le persone.
Negli ultimi 14 anni
– continua Elkann – abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale, agendo sempre con senso di responsabilità per le aziende e per le persone che ci lavorano. Ci ha insegnato che l’unica domanda che vale davvero la pena farsi, alla fine di ogni giornata, è se siamo stati in grado di cambiare qualcosa in meglio, se siamo stati capaci di fare una differenza. E Sergio ha sempre fatto la differenza, dovunque si sia trovato a lavorare e nella vita di così tante persone. Oggi, quella differenza continua a farla la cultura che ha introdotto in tutte le aziende che ha gestito e ne è diventata parte integrante.
Le transizioni che abbiamo appena annunciato, anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore –
conclude – ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura. Per me è stato un privilegio poter avere Sergio al mio fianco per tutti questi anni. Chiedo a tutti di comprendere l’attuale situazione, rispettando la privacy di Sergio e delle persone che gli sono più vicine”.






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