Mahindra Thar, copia della Wrangler, Jeep blocca la vendita
Da Mahindra il 4x4 puro che fa il verso al Wrangler e che ha scatenato l’ira di Jeep che ne ha vietato la vendita dato che viola i diritti di proprietà intellettuale della Wrangler.
Proprio a Ferragosto del 2020 l’India ha celebrato i suoi 74 anni d’indipendenza dagli inglesi e il colosso industriale Mahindra (proprietario anche di Pininfarina e Ssangyong) ha presentato nello stesso giorno il suo nuovo 4×4 Thar destinato al mercato interno.
Mahindra Thar clone della Wrangler?
India indipendente sì, ma non dalla cultura “Jeep”, con la quale Mahindra incominciò l’avventura “integrale”, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, assemblando le Willys su licenza.
Oggi i rapporti con Stellantis sono tesi, avendo osato produrre i suoi cloni anche in USA. Per ora il Thar, molto simile alla Wrangler, è destinato al solo outdoor indiano, nel grande deserto nord-occidentale, appunto il Thar (da Thul, grande duna).
Jeep blocca la vendita di Mahindra Thar in Australia
Mahindra ha provato a vendere il Thar anche in Australia, scatenando subito l’ira di Jeep. Lo scontro questa volta è stato generato dal sito australiano della Mahindra, dove si chiedeva di sottoscrivere l’interesse d’acquisto della Thar. La replica di Jeep e di Stellantis non è tardata ad arrivare che ha vietato in tutti i modi di vendere il mezzo in Australia, dato che viola i diritti di proprietà intellettuale della Wrangler.
In caso di commercializzazione Jeep ha anche annunciato battaglia, annunciando di voler “perseguire tutte le vie disponibili a spacciare la Thar per una Jeep Wrangler e a violare i diritti di design industriale”.
La casa indiana si è difesa affermando di non essere intenzionata a commercializzare l’attuale versione della Thar in Australia. E come richiesto, fornirà a Jeep un adeguato preavviso di 45 giorni qualora dovesse lanciare un qualsiasi futuro modello della Thar.
Mahindra Thar 4×4 duro e puro, caratteristiche
Design e progettazione tutta indiana (niente di Pininfarina?) per un 4×4 “duro e puro”, come dicono i giornalisti generici: 4×4 part time con riduttore, IFS, blocco meccanico al differenziale posteriore, moderno controllo di trazione sui freni e ruote da 255/65 R18, che generano una luce a terra di 22,6 cm, per un guado di 65 cm, con angoli eccellenti (41,8° – 27° – 38,8°).
Motori sufficienti, come da tradizione indiana, con un benzina mStallion TGDi da 2 litri (150 BHP/320 Nm) e un turbodiesel mHawk CRDe da 2,2 litri (130 BHP/320 Nm), entrambi con cambio a 6 rapporti, automatico o meccanico. Molto buone le finiture e le dotazioni di sicurezza, che non lo farebbero sfigurare in Europa.
Sebbene un passo corto sia una scelta un po’ datata anche per il mercato indiano, il nuovo Thar è benvenuto nel nostro mondo integrale, testimoniando l’attenzione dei costruttori (ancora per un po’) verso i nostri 4WD-Low!
Foto Mahindra Thar
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