Il limitatore di velocità sulle auto, chi ha l’obbligo di montarlo e da quando, tutto sull’ISA
Come funziona l'ISA, l'Intelligent Speed Assistance, il limitatore di velocità, chi ha l'obbligo di montarlo e da quando
Il limitatore di velocità è un strumento installato sulle auto che ha il compito di entrare in funzione quando si supera il limite di velocità massima consentita. Il sistema che fa parte degli ADAS obbligatori (Advanced Driver Assistance Systems) non agirà meccanicamente sull’auto per ridurne la velocità.
Come opererà il limitatore di velocità
Il limitatore di velocità che verrà incorporato nelle nuove automobili, è un meccanismo all’avanguardia. Esso combina i dati forniti dal GPS con le informazioni raccolte dalle telecamere installate a bordo dell’auto e consente di determinare i limiti di velocità della strada leggendo la segnaletica e controllando l’andamento del veicolo. Emette una segnalazione al conducente – attraverso dei segnali sensoriali – ogni qual volta viene superato il limite di velocità previsto sulla strada che si sta percorrendo. Questo avviso potrà manifestarsi attraverso un suono, una vibrazione del volante oppure tramite altre tipologie di notifica, che consentiranno al conducente di mantenere il controllo e ridurre il rischio di decelerazione automatica e di emergenza del veicolo.
Malgrado l’utilizzo di tecnologie avanzate, alcuni test effettuati con il limitatore di velocità hanno rilevato degli errori da parte di questi dispositivi dovuti a difetti della segnaletica stradale – dunque non a causa del sistema stesso -. Nelle zone con segnali mancanti, confusi o danneggiati, l’apparecchio potrebbe impostare limiti errati; il che rischierebbe di rappresentare un problema per gli automobilisti.
Le politiche europee sulla sicurezza stradale saranno quindi stravolte dall’introduzione dei limitatori di velocità nei nuovi veicoli. Se attuato correttamente, questo sistema potrebbe ridurre notevolmente il numero di incidenti causati dall’eccesso di velocità.
Il limitatore di velocità è l’Intelligent Speed Assistance (ISA) come funziona
Ma come funziona precisamente l’ISA? L’Intelligent Speed Assistance è un sistema di assistenza alla velocità sempre più comune nei veicoli moderni. Questo dispositivo utilizza una tecnologia avanzata per aiutare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità e ridurre gli incidenti stradali al minimo.
L’ISA è caratterizzato da:
- Fotocamera anteriore: rileva i segnali stradali che indicano i limiti di velocità.
- Sistema GPS: determina la posizione esatta del veicolo e il limite di velocità applicabile per quel percorso.
- Software di riconoscimento: combina le informazioni della fotocamera e del GPS per determinare i limiti di velocità presenti sulla strada.
Una volta che l’ISA ha determinato il limite di velocità presente sulla strada che si sta percorrendo, può utilizzare diversi metodi per informare e assistere il conducente, come per esempio:
- Avvisi visivi ed acustici: quando il conducente supera il limite di velocità, l’ISA emana un segnale acustico ed un avviso visivo direttamente sul cruscotto.
- Riduzione automatica della velocità: nei sistemi avanzati, l’ISA può intervenire automaticamente al fine di far rispettare i limiti di velocità, come? Riducendo la potenza del motore.
Il limitatore di velocità è un sistema in realtà già installato in molte auto da diversi anni. Questo dispositivo fino ad oggi dava la possibilità di essere disattivato, adesso invece a partire da luglio 2024 non sarà più possibile farlo. Con l’entrata in vigore di un vero e proprio regolamento sarà dunque obbligatoria – solo ai nuovi veicoli che entreranno in circolazione – l’installazione dell’ISA.
Da quando è obbligatorio
Dal 6 luglio 2024 entra in vigore la legge europea (Regolamento (UE) 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019) che vincolerà tutti i produttori di veicoli ad installare il limitatore di velocità sulle nuove automobili, oltre ai nuovi sistemi e alle nuove tecnologie di sicurezza. Il fine ultimo di tale normativa è quello di diminuire al minimo il tasso di incidenti stradali dovuti, il più delle volte, alla violazione dei limiti di velocità su strade ed autostrade. Nel Regno Unito è già entrata in vigore da maggio 2023. Tutte le auto di nuova costruzione dovranno avere obbligatoriamente questo dispositivo.
A cosa serve?
Il fine ultimo di questo regolamento è quello di limitare al minimo gli incidenti stradali causati dalla velocità eccessiva. A onor del vero, secondo il Rapporto sugli infortuni stradali 2023 stilato da Aci ed Istat, ogni anno puntualmente vengono causati circa 20.000 incidenti proprio perché vengono superati i limiti di velocità imposti. Inoltre, secondo l’Istat, i costi sociali degli incidenti stradali sono molto elevati. Nel 2022, l’Italia ha speso circa 17,9 miliardi di euro per riparare i disastri, pari a quasi l’1% del Pil nazionale. Quindi, la riduzione del tasso di incidenti non solo incrementerà la sicurezza stradale, ma comporterà anche importanti vantaggi economici.
Ecco quanto si evince dal Rapporto sugli infortuni stradali dell’anno 2023, scritto dall’Aci ed Istat:
“Incidenti 79.124 (-1%), morti 1.384 (-2,5%), feriti 106.493 (-0,9%).
Le stime ACI-ISTAT – relative ai primi sei mesi del 2023 – evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2022, una diminuzione molto limitata del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone (79.124; -1,0%) e dei feriti (106.493; -0,9%), e una diminuzione più significativa delle vittime entro il trentesimo giorno (1.384, -2,5%).
In media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti.
Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 – anno di riferimento per il decennio 2021-2030 per la sicurezza stradale – si rileva un calo del 5,4% degli incidenti stradali, del 9,0% dei feriti e del 9,8% dei morti. Nel confronto con il primo semestre 2022, le vittime diminuiscono soprattutto sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%).
Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (-24,1%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato pari al 7 e 9%.
Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023, registra una crescita del 5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno.
Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri, la cui crescita rispetto al 2022, è stata del +7,1%, mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto registrare solo un lieve aumento (+0,6%).
Per quanto riguarda il traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in aumento, soprattutto nel primo trimestre. Mediamente, il traffico risulta aumentato di circa il 4% per i veicoli leggeri e dell’1% per i pesanti.
In riferimento, infine, al nuovo decennio 2021-2030 e all’obiettivo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030, il percorso è iniziato con difficoltà. Nel 2023, infatti, la variazione percentuale delle vittime è pari a solo il -9,8% rispetto al valore di riferimento del 2019.
Per dimezzare le vittime entro il 2030, dunque, occorrerebbe che, a partire dal 2022 e per i successivi otto anni, si raggiungesse una diminuzione media annua di poco più dell’8%”.