Lavori in corso… lavori stradali tra manutenzioni e fondi
Lavori in corso e manutenzioni stradali in ripresa per strade ed autostrade più sicure dopo 10 anni di crisi: maggiori investimenti e prezzo ridotto del bitume non sono ancora sufficienti. Dove prendere nuovi fondi per la manutenzione delle strade? Dal piano PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lavori in corso e lavori stradali, come siamo messi? Sul fronte dei lavori stradali la ripresa in Italia è partita 2 anni fa dopo 10 anni di crollo degli investimenti nella rete stradale. Nel 2021 il consumo di bitume ha superato quota 35 mln di tonnellate (cifra record negli ultimi 10 anni): +10% rispetto al 2020 e addirittura +57% vs 2016.
Segnali positivi per la sicurezza della nostra rete stradale che evidenziano una netta inversione di tendenza rispetto all’ultimo decennio, in cui i mancati investimenti in questo settore hanno raggiunto i 10 mld di euro.
Meno lavori in corso e più degrado stradale
Negli ultimi dieci anni la riduzione degli investimenti in attività di manutenzione delle strade (si parla di 10 miliardi in meno per i “lavori in corso”) ha evidenziato un deterioramento dei manti stradali. Il degrado in questo stato di abbandono arriva anche negli strati più profondi delle pavimentazioni con danni che richiedono poi interventi di rifacimento strutturale molto costosi.
Manutenzioni stradali, in ripresa
Sono numeri che confermano la ripresa anche per le attività di manutenzione stradale delle strade dopo 10 anni ininterrotti di crollo degli investimenti. Questo dovrebbe confermare un miglioramento della sicurezza della nostra rete stradale, grazie a strade con sempre meno buche e fondo migliorato.
Nel 2021 la produzione di conglomerato bituminoso è stata di 35 mln di tonnellate, nuovo record assoluto dell’ultimo decennio: +10% rispetto al 2020 e +57% vs 2016. La produzione di bitume a settembre, stando agli ultimi dati disponibili, ha registrato un significativo +24% rispetto allo stesso mese del 2021.
A dispetto di quanto possa sembrare sono aumentate le manutenzioni stradali dell’ANAS e delle concessionarie autostradali dopo anni di abbandono della manutenzione delle strade. Anche i Comuni più virtuosi che avevano fondi a disposizione, ora li stanno impiegando sulle strade dopo l’allentamento del patto di stabilità.
2021 (stima) |
2020 | 2019 | 2018 | 2017 | 2016 | % 21/20 |
% 21/16 |
|
Conglomerato bituminoso (mln di tonn.) | 35 | 32 | 30,1 | 26,6 | 23,6 | 22,3 | 9,3% | 57% |
Valore della produzione e posa in opera (manutenzione)–mln di € | 2.800 | 2.470 | 2.260 | 1.865 | 1.608 | 1.476 | 13,3 | 90% |
Addetti | 35.000 | 34.000 | 32.000 | 31.000 | 31.000 | 33.000 | 3% | 6% |
Impianti di produzione | 400 | 390 | 380 | 380 | 380 | 400 | 2,5% | 0% |
Manutenzione delle strade importante per la sicurezza
Il mondo delle strade, dopo una prima leggera ripresa nel 2017, ha vissuto negli ultimi tre anni un significativo sviluppo. I fondi messi in campo dal PNRR, pur se destinati anche ad altre infrastrutture, potrebbero fare da volano per una ripresa anche di questi investimenti, come sostiene Michele Turrini, Presidente SITEB, l’associazione “Strade Italiane E Bitumi”.
Il mercato relativo alla produzione di conglomerato bituminoso potrebbe in un futuro non lontano tornare sui valori pre-2006 (ovvero quelli ante crisi economica) cioè sui 40 mln di ton. Fin qui le note positive – dichiara Michele Turrini.
Gli aspetti negativi riguardano l’inaspettato aumento delle materie prime che ha raggiunto valori mai registrati in passato e che potrebbero vanificare tutti gli sforzi finora compiuti per rilanciare un settore che da anni non vedeva una così massiccia dose di investimenti. Il settore delle costruzioni pubbliche non è soggetto a revisione prezzi, per cui le imprese non possono richiedere un aggiornamento sui costi dei materiali (acciaio, cemento e bitume hanno subito nel corso dell’anno aumenti non prevedibili). Per questo abbiamo chiesto al Governo di mettere in campo per il settore un meccanismo di compensazione simile a quello posto in essere nel primo semestre del 2021 per i materiali da costruzione che hanno subito un incremento superiore all’8%”.
Come rimettere in sicurezza strade, viadotti e gallerie
I fondi del PNRR sono fondamentali per rimettere in sicurezza le strade, i viadotti, i ponti e le gallerie e costituiscono un’occasione unica per riparare ai 10 miliardi di euro di mancati investimenti che hanno seriamente compromesso il nostro patrimonio stradale, provocandone il graduale deterioramento; in alcuni casi il degrado è entrato negli strati profondi delle pavimentazioni e ora sono necessari interventi di rifacimento strutturale molto costosi”.
Per recuperare il terreno perso si stima che occorrerebbero 22 mld di euro di investimenti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e gli altri strumenti finanziari resi disponibili dall’Europa, potrebbero contribuire a coprire.
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