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Intelligenza artificiale in auto, applicazioni future

La ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, in collaborazione con Honda, rivela che oltre la metà degli italiani si sente pronta a diventare un “Automobilista Sapiens” e ad adottare veicoli avanzati con intelligenza artificiale.

Più della metà dei potenziali automobilisti si dichiara pronta a guidare un’auto dotata di intelligenza artificiale. Sebbene permangano dubbi sui possibili costi imprevisti e sulla delega completa delle decisioni, l’IA è considerata una tecnologia rivoluzionaria, percepita come familiare e facile da utilizzare. Questo dato emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, che analizza la percezione dell’IA nel settore automobilistico, i fattori che ne influenzano l’accettazione e la diffusione dei software-defined vehicles (SDV).

Intelligenza artificiale in auto

Lo studio sull’Automobile Sapiens, condotto dall’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, approfondisce l’accettazione delle tecnologie avanzate di intelligenza artificiale nei veicoli, partendo da un concept teorico innovativo. L’Automobile Sapiens è immaginata come un veicolo autonomo, progettato per migliorare la sicurezza stradale, ottimizzare l’esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane.

Intelligenza artificiale Automobile Sapiens
L’Automobile Sapiens con intelligenza artificiale è immaginata come un veicolo autonomo

Il campione coinvolto nello studio comprende automobilisti tra i 18 e i 60 anni (età media 34), equamente distribuiti per genere e altamente qualificati (57% laureati). La maggior parte dei partecipanti (91,5%) possiede o utilizza regolarmente un veicolo e il 32,4% ha già familiarità con sistemi di guida assistita. Prima di compilare il questionario, gli intervistati hanno visionato un video esplicativo, creato con il supporto dell’IA, per introdurre il concept del veicolo.

Intelligenza artificiale e guida autonoma

I risultati dello studio indicano che il 55,2% degli intervistati intende utilizzare un veicolo come l’Automobile Sapiens, mentre il 67,9% dimostra una familiarità medio-alta con tali tecnologie, descritte come altamente innovative dall’80%. La sicurezza emerge come elemento chiave: il 53,5% si fida delle capacità del veicolo di prevenire incidenti e il 62,3% si sente rassicurato dall’attenzione progettuale nel ridurre il rischio di collisioni.

Persistono anche preoccupazioni rilevanti. L’83,2% degli intervistati infatti teme costi elevati di manutenzione o aggiornamenti legati a problemi tecnici e vulnerabilità informatiche, mentre solo il 28% è favorevole a delegare completamente le decisioni al sistema.

Guida autonoma
L’automobile Sapiens piace agli italiani

Lo studio dell’Automobile Sapiens non solo evidenzia opportunità e ostacoli per l’adozione di sistemi avanzati di IA nel settore automobilistico, ma suggerisce anche il potenziale per applicazioni in altri ambiti, sottolineando l’importanza del ruolo attivo e consapevole dell’utente nella transizione tecnologica.

Applicazioni IA già presenti in auto

Il World Economic Forum evidenzia una crescita esponenziale nell’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA), con la capacità di calcolo globale destinata all’IA che raddoppia ogni cento giorni.

Tra le applicazioni IA più diffuse nell’automotive spiccano i chatbot e gli assistenti vocali, ormai presenti su tutti i marchi analizzati: tredici integrano Alexa per il controllo delle funzioni di bordo, sei utilizzano Alexa built-in, cinque Google Assistant built-in, e quattordici marchi hanno già adottato ChatGPT. Quattro case automobilistiche hanno associato ai loro assistenti vocali un avatar.

Intelligenza artificiale in auto, ChatGPT
Attualmente l’IA in auto è utilizzata come assistente vocale avanzato

Inoltre, la crescita dell’IA sta rivoluzionando i sistemi di sicurezza a bordo, con un focus particolare sull’In-Cabin Sensing, tecnologia il cui mercato è destinato a crescere dagli attuali 2,5 miliardi a 6-8 miliardi di dollari entro il 2030, spinto anche da standard normativi sempre più stringenti.

Leggi anche:

→ Differenza dei livelli di guida autonoma 0, 1, 2, 3, 4, 5

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